Servizio di maggior tutela: differenze tra le versioni

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==Passaggio dal mercato libero alla maggior tutela==
Qualsiasi utente domestico che abbia un contratto attivo con un fornitore sul mercato libero può passare o tornare ad un contratto di energia elettrica in maggior tutela, qualora ne abbia diritto. L'iter da seguire non è diverso da quanto vale per ogni altro operatore. Il cambio di contratto verso la maggior tutela è possibile presumibilmente sino al termine del 2023 (prevedendo anche un anticipo in considerazione dei tempi tecnici di attuazione di 1-2 mesi) a meno che non vengano emanate nuove disposizioni legislative a riguardo. L'unica categoria ammessa sono gli utenti domestici. Per le piccole-medie imprese e le microimprese il servizio di tutela è già cessato rispettivamente il 3130 giugno 2021 e il 31 marzo 2023.
 
La possibilità di ''tornare in maggior tutela'' non viene pubblicizzato sui media, dato che non riveste alcun interesse commerciale: né le società assegnatarie del servizio né lo Stato ricavano utili. L'assistenza al cliente per il passaggio in maggior tutela, seppur non assente, è minimale: ad esempio gli sportelli fisici del Servizio Elettrico Nazionale sono stati dismessi su tutto il territorio italiano. Per prima cosa occorre determinare quale sia l'assegnatario del servizio di tutela nella propria zona geografica a cui ci si deve rivolgere. Nella maggioranza dei casi ciò è in relazione con l'operatore locale di distribuzione dell'energia elettrica, ossia chi negli anni passati ha installato il contatore elettronico sul cui frontale è stampigliato il suo nome. Se tale soggetto è ''e-distribuzione'' (società di distribuzione del gruppo ENEL), che è di fatto il caso più frequente, allora va contattato il Servizio Elettrico Nazionale (società del gruppo ENEL che eroga il servizio di maggior tutela) tramite numero verde.