Partito Democratico (Stati Uniti d'America): differenze tra le versioni
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Fondato col nome moderno nel 1828 dai sostenitori di [[Andrew Jackson]], il Partito Democratico è il più antico del mondo tra quelli attivi, originando dal [[Partito Democratico-Repubblicano]] fondato da [[Thomas Jefferson]], [[James Madison]] e altri influenti anti-[[Partito Federalista (Stati Uniti d'America)|Federalisti]] nel 1792. Dopo la spaccatura dei Democratici-Repubblicani nel 1828 si è posizionato alla destra dei centristi [[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|Whig]], partito predecessore del Partito Repubblicano, che si può considerare con termini odierni di sinistra per quanto riguarda la questione della [[Schiavitù negli Stati Uniti d'America|schiavitù]]. Il Partito Democratico dominò la politica statunitense dagli anni 1840 fino agli anni 1860, quando prese il sopravvento il recente Partito Repubblicano, formato nel 1854 da ex esponenti dei Whig e del [[Free Soil Party|Suolo Libero]] nonché da militanti di preesistenti [[Abolizionismo|movimenti antischiavisti]], per contrastare la temuta [[West|espansione a ovest]] del sistema schiavistico degli [[Stati Uniti meridionali|Stati meridionali]], dominati dai Democratici.
L'elezione del Repubblicano [[Abraham Lincoln]] nel 1860 portò a una cruenta [[Guerra civile americana|guerra civile]] tra i Democratici secessionisti schiavisti sudisti che formarono gli [[Stati Confederati d'America]] e i Repubblicani, che erano a favore dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]]. Ciò causò diversi dissidi interni al partito, con fazioni in favore dell'Unione e fazioni schiaviste intransigenti (già alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni presidenziali del 1860]] vinte da Lincoln i Democratici proposero due candidati, uno del nord e uno del sud). Il Democratico [[Andrew Johnson]], favorevole all'Unione, fu scelto come
Nonostante la questione schiavista, il Partito Democratico proponeva certe politiche [[Egualitarismo|egualitarie]], era a favore della [[Democrazia jacksoniana|democrazia]] e si proclamava partito della gente comune. Si spostò più a sinistra nelle questioni economiche dopo la vittoria dell'ala populista di [[William Jennings Bryan]] nel 1896 e con il [[New Deal]] («nuovo corso»), conservando tuttavia nelle proprie fila fino agli anni 1980 molti Democratici conservatori e [[Populismo|populisti]] degli Stati meridionali ancora favorevoli alla [[Segregazione razziale negli Stati Uniti d'America|segregazione razziale]]. Il supporto dei sudisti favorevoli a politiche economiche di sinistra fu importante nell'attuazione del New Deal di [[Franklin Delano Roosevelt]]. La filosofia attivista a favore della [[classe lavoratrice]] di Roosevelt ha infatti rappresentato gran parte del programma del partito sin dal 1932. A partire dal 1948, con la [[desegregazione]] delle [[United States Armed Forces|Forze armate statunitensi]] attuata dal presidente [[Harry S. Truman]], i Democratici si sono spostati a sinistra anche sulle questioni sociali. L'azione a favore dei diritti civili della [[presidenza di Lyndon B. Johnson|presidenza di Lyndon Johnson]] negli anni 1960 ruppe la fedeltà di partito dei Democratici del sud, ancora segregazionisti, che iniziarono ad abbandonare il partito per votare Repubblicano a livello nazionale a partire dalle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1968|elezioni presidenziali del 1968]], continuando a votare Democratico per le elezioni locali fino agli anni 1980.
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