Bella Fromm: differenze tra le versioni

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=== Carriera giornalistica ===
In qualità di corrispondente diplomatico per i giornali Ullstein, Fromm divenne una personalità ben nota nell'alta società berlinese. Tra coloro con i quali lei potrebbe esser venuta a contatto vi eraerano Frederick Birchall (editore e corrispondente per il [[The New York Times|New York Times]]), [[Aristide Briand|Aristide Briant]] (Primo Ministro francese), [[Vittorio Cerruti]] (ambasciatore italiano), [[William E. Dodd]] (ambasciatore statunitense)., [[André François-Poncet|André Francois-Poncet]] (ambasciatore francese), [[Ernst Hanfstaengl]] (amico di Adolf Hitler e suo primo campocapo stampa estero), [[Louis P. Lochner]] (veterano corrispondente americano), [[Otto Meißner|Otto Meissner]] (capo della CancelleraiCancelleria Presidenzialepresidenziale, e in seguito della Cancelleria di Hitler), [[Konstantin von Neurath]] (Ministero degli esteri tedesco), Sir [[Eric Phipps]] (ambasciatore britanniscobritannico), [[Leni Riefenstahl]] (produttrice filmograficacinematografica), [[Hjalmar Schacht|Hialmar Schacht]] (Ministero dell'Economia) e [[Kurt von Schleicher|Kurt von Scheicher]] (Cancelliere prima di Hitler). Secondo il suo racconto personale. Fromm incontrò Hitler, [[Hermann Göring]], [[Rudolf Hess]] e [[Joseph Goebbels]] molte volte ad eventi diplomatici, ma non fu amichevole con nessuno di loro.
 
Fromm si raffigurò come una figura importante nella società politica berlinese; ebbe intimi rapporti con ministri, editori e diplomatici, e fu al corrente di informazioni confidenziali per molti di loro. Fece molte delle sue più strette amicizie con ScleicherSchleicher e sua moglie e scrisse dei molti tentativi di quest'ultima nell'avvisare ScheilcherSchleicher a proprositoproposito del fatto che il Presidente [[Paul von Hindenburg]] fosse in procinto di rimuoverlo dalla carica di Cancelliere in favore di Hitler. È notevole, comunque, che due dei meglio conosciuti resoconti politici e la stampa a Berlino in quel periodo non mentionasseromenzionassero Fromm. Questi includono ''Berlin Diar''<ref name=":0">{{Cita libro|autore=William Lawrence Shirer|titolo=Berlin Diary: The Journal of a Foreign Correspondent|url=https://archive.org/details/in.ernet.dli.2015.178047|anno=1941|editore=A. A. Knopf}}</ref> di [[William Shirer]] e le memorie del capo stampa di Hitler [[Otto Dietrich]], ''Zwölf Jahre mit Hitler'' <ref name=":1">{{Cita libro|autore=Otto Dietrich|titolo=The Hitler I Knew|anno=1957|editore=Methuen}}</ref>.
 
In quanto nota liberale (in virtù della sua eredità ebraica), la posizione di Fromm sugli affari tedeschi divenne sempre più precaria dopo che i nazisti salirono al potere nel 1933. Fu protetta in una certa misura dalla sua amicizia con importanti diplomatici stranieri e anche con membri conservatori di Il governo di Hitler come Schacht e von Neurath. Nel 1934 mandò sua figlia negli Stati Uniti. Dopo il 1934 non poté più scrivere con il proprio nome, ma il suo giornalismo continuò ad apparire in forma anonima. Ha continuato a essere invitata a eventi diplomatici e sociali.