Clan Akita: differenze tra le versioni

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Durante il [[periodo Sengoku]] il clan Andō fu scacciato dalle loro terre dal [[clan Nanbu]] e si spostarono nella vicina [[Dewa (provincia)|provincia di Dewa]]. [[Andō Kiyosue]] viene ricordato per aver mediato una lunga disputa tra gli [[Ainu]] e i giapponesi mentre suo figlio [[Andō Chikasue|Chikasue]] cambiò il nome del clan in ''Akita''. Fu [[Akita Sanesue]] il primo [[daimyō]] Akita all'inizio del [[periodo Edo]]. Tuttavia Sanesue perse le sue terre e fu mandato a [[Shishido]], nella [[Hitachi (provincia)|provincia di Hitachi]], nel 1602 dallo [[shogunato Tokugawa]] per il suo scarso impegno durante la [[battaglia di Sekigahara|campagna di Sekigahara]].
 
Gli Akita sopravvissero come ''daimyō'' durante il periodo Edo e [[Akita Toshisue]] divenne il primo signore del [[dominio di Miharu]] (provincia di Mutsu, 50.000 ''[[koku]]''). Furono tra i firmatari del patto d'alleanza [[Ōuetsu Reppan Dōmei]] nel 1868, ma cambiarono sponda e assistettero le forze imperiali nella sottomissione dei domini del nord. Dopo la [[Rinnovamento Meiji|restaurazione Meiji]] gli Akita, così come tutti gli altri daimyō, furono sciolti e i loro territori tramutati in prefetture. Akita Akisue, l'ultimo ''daimyō'', prese il titolo di ''visconte'' (shishaku) con il nuovo sistema ereditario di nobiltà ''[[Kazoku]]''. (vi voglio bene akita-shi member).
 
== Bibliografia ==