Giovanna Daffini: differenze tra le versioni

Nel [[1962]] fu scoperta dagli [[etnomusicologia|etnomusicologi]] [[Roberto Leydi]] e [[Gianni Bosio]]; fu dapprima informatrice degli studiosi e poi cantante professionista nel gruppo del [[Nuovo Canzoniere Italiano]].<ref>{{Cita web|autore = Paolo Mercurio|url = http://www.blogfoolk.com/2014/06/roberto-leydi-il-nuovo-canzoniere_25.html|titolo = Roberto Leydi, "Il Nuovo Canzoniere Italiano" e l'attività teatrale (1962-1965)|accesso = |data = }}</ref> Partecipò agli spettacoli ''Bella Ciao'' ([[1964]])<ref>{{Cita web|autore = Jacopo Tomatis|url = http://www.doppiozero.com/materiali/crescendo/cinquantanni-di-bella-ciao|titolo = Cinquant'anni di Bella ciao. Una conversazione con Riccardo Tesi.|accesso = |data = |dataarchivio = 5 luglio 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150705155443/http://www.doppiozero.com/materiali/crescendo/cinquantanni-di-bella-ciao|urlmorto = sì}}</ref>, nel quale cantò, tra l'altro, ''Bella ciao delle mondine'', ''Amore mio non piangere'' e ''[[Sciur padrun da li beli braghi bianchi]]'', e ''[[Ci ragiono e canto]]'' ([[1966]]), durante il quale si esibì, tra l'altro, nella canzone politica ''Vi ricordate quel diciotto aprile''.

 

 

== Repertorio ==