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L’'''''Arbëria'''''<ref>Antico toponimo dell'Albania, in uso fino al 1700 circa, derivante dalla tribù illirica degli "Arbër"; da cui deriva "Arbanon", "Albanoi" ("Arbanum" in latino, "Árvanon"/Ἄρβανον in greco antico) e direttamente da ''"Arbëria"'', nome medievale della ''Shqipëria'' (Albania).</ref><ref>[https://ambtirana.esteri.it/ambasciata_tirana/it/ambasciata/news/dall_ambasciata/2012/11/antica-arberia-per-la-nuova-albania.html ''L’antica Arbëria per la nuova Albania: omaggio culturale degli Arbëreshë d’Italia al centenario dell’Indipendenza albanese'', Ambasciata d'Italia a Tirana]</ref><ref>[http://www.arbitalia.it/cultura/arberia.htm ''L'Arbëria'', su Arbitalia]</ref>, talvolta detta erroneamente "Arberia" dagli [[Italofonia|italofoni]], è un'[[isola linguistica]] d'Italia, comprendente l'insieme delle aree geografiche dell'[[Italia meridionale]] alla quale appartiene la minoranza etno-linguistica arbanon [[italo-albanesi|d'Italia, essa definisce e circoscrive quella che gli studiosi definiscono Regione storica diffusa degli arbëreshë]] .
 
Essa non ha una vera e propria conformazione territoriale omogenea e comprende comunità site in sette regioni: [[Abruzzo]], [[Basilicata]], [[Calabria]], [[Campania]], [[Molise]], [[Puglia]] e [[Sicilia]]. L'estensione in macroareemacro aree ne conta 21, che accumuna ben 109 tra farazioni, e Katund, ripopolati da arbanon, arberi e Kalabanon, una vera e propria Regione storica diffusa che interessano tutta l'Italia meridionale e insulare.
 
Tale area geografica cominciò a costituirsi dal [[XV secolo]], in ''primis'' con l'insediarsi di alcuni [[mercenari]] [[albanesi]] ([[stradioti]]), chiamati con [[Giorgio Castriota Scanderbeg]] in aiuto dal re [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso I d'Aragona]] durante la guerra di successione del [[Regno di Napoli]] nel 1399. Questi finirono per stanziarsi in zone abbandonate o disabitate, dando origine alle prime [[colonia (insediamento)|colonie]] albanesi in Italia<ref>Vedi [[Contessa Entellina]], in Sicilia (1450), fondata da militari ed esuli albanesi provenienti da [[Andro (Grecia)|Andro]], [[Ciamuria]] e [[Morea]].</ref>. Queste colonie accrebbero successivamente in occasione della [[diaspora]] albanese dall'[[Albania]], dall'[[Epiro]] e in generale dalla [[penisola Balcanica]] causata dall'invasione [[Turchi|turca]], in cui vennero fondate dagli [[Esule|esuli]] un centinaio di nuovi centri, costituenti la [[comunità]] albanese in Italia. La [[diaspora]] delle popolazioni albanesi perdurò sino al [[XVIII secolo]]<ref>Vedi [[Villa Badessa]], in Abruzzo (1743), fondata da esuli albanesi provenienti dalla [[Ciamuria]].</ref>.