Campagna dello stretto della Sonda del gennaio del 1794: differenze tra le versioni

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==L'impiego della Compagnia britannica delle Indie Orientali==
Con la [[Royal Navy]] incapace di fornire forze adeguate a proteggere il commercio delle Indie Orientali, le autorità della Compagnia britannica delle Indie Orientali decise di formare uno squadrone di navi proprie per salvaguardare la regione. Due [[East Indiamen]], la ''William Pitt'' e la ''Britannia'', e la nave locale ''Nonsuch'' vennero dirottate dalle loro rotte regolari di servizio e, accompagnate dal bricco ''Nautilus'' (o forse ''Viper'') si posero tutte sotto il comando del commodoro Charles Mitchell, capitano della ''William Pitt''.<ref name="WLC483"/> Il 2 gennaio 1794 queste forze passarono SingaoreSingapore ed entrarono nello [[Stretto di Malacca]], salpando ad est alla ricerca dei pirati francesi. Quando lo squadrone si portò presso la costa settentrionale di Sumatra, due navi corsare francesi attaccarono l'avamposto commerciale inglese di [[Bengkulu|Bencoolen]] sulla costa sud. Le navi pirata erano la ''Vengeur'' (30 cannoni) al comando del capitano Corosin e la ''Résolue'' (26 cannoni) al comando del capitano Jallineaux, ed il 17 gennaio si avvicinarono all'imbocco dell'Isola dei Ratti presso Bencoolen dove la nave inglese ''Pigot'' aveva posto l'ancora. La ''Pigot'', al comando del capitano George Ballantyne, aveva a bordo un equipaggio di 102 uomini, ma era completamente impreparata a combattere.<ref name="EPB219">Brenton, p. 219</ref> Alle 08:15 la ''Vengeur'' aprì il fuoco mantenendo battaglia per un'ora e tre quarti prima di decidere che la ''Résolu'' avrebbe proseguito il combattimento. Ballantyne difese il suo vascello in maniera intelligente, posizionando la ''Pigot'' di modo che i francesi avessero un solo punto di attacco. Questo permise a lui di occuparsi di ogni nave nemica singolarmente ed i nemici si ritirarono infatti alle 10:20 con pesanti danni.<ref name="WJ197"/> La ''Pigot'' ebbe un uomo morto a bordo e sufficienti danni da richiedere diverse settimane per le riparazioni. Dopo le riparazioni, Corosin abbandonò Bencoolen e si ritirò verso lo Stretto della Sonda alla ricerca di bersagli più deboli da attaccare.<ref name="WLC483">Clowes, Vol. 4, p. 483</ref>
 
Il 22 gennaio, lo squadrone di Mitchell, rafforzato dall'[[East Indiaman]] ''Houghton'', fermò un mercantile per un'ispezione ed in quel momento vide altre due navi presso Shown Rock nelle Isole Zuften. Sospettoso circa l'identità dei nuovi arrivati, Mitchell inviò la ''Britannia'' e la ''Nonsuch'' per controllare.<ref name="WJ197"/> Le navi vennero indicate come le francesi ''Vengeur'' e ''Résolu''. I vascelli inglesi si misero ad inseguire le navi nemiche ed i francesi aprirono il fuoco. Il capitano Thomas Cheap della ''Britannia'' battagliò con la ''Vengeur'' mentre il capitano John Canning della ''Nonsuch'' attaccò la ''Résolu'' alle 10:45, col supporto poco dopo della ''William Pitt'' e della ''Houghton''.<ref name="EPB219"/> Il numero e la potenza dello squadrone inglese convinse ben presto Corosin e Jallineaux che un'ulteriore resistenza sarebbe risultata inutile e dopo 45 minuti di combattimenti entrambi si arresero. Corosin morì poco dopo la battaglia dopo aver perso una gambe, come pure morirono altri 11 marinai della sua ciurma e 25 furono i feriti, mentre le perdite inglesi furono di un sol uomo e due feriti a bordo della ''Britannia''.<ref name="WJ197">James, p. 197</ref> Secondo i resoconti francesi la ''Résolu'' ebbe numerose perdite.<ref>Demerliac (1804), N°2903, p. 309.</ref>