Giancarlo Siani: differenze tra le versioni

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Da [[Torre Annunziata]] si occupò principalmente di cronaca nera e quindi di [[camorra]], studiando e analizzando i rapporti e le gerarchie delle famiglie camorristiche che controllavano il comune e i suoi dintorni. Fu in questo periodo che iniziò anche a collaborare con l'Osservatorio sulla Camorra, periodico diretto dal sociologo [[Amato Lamberti]]. Al quotidiano ''Il Mattino'' faceva riferimento alla redazione distaccata di [[Castellammare di Stabia]]. Pur lavorando come corrispondente, da giornalista frequentava stabilmente la redazione del comune stabiese: il suo sogno era strappare il contratto da praticante giornalista per poi poter sostenere l'esame e diventare giornalista professionista. Un titolo che gli verrà riconosciuto ad honorem, nel giorno del 35º anniversario dall'uccisione, da parte dell'Ordine dei giornalisti che ha consegnato il tesserino ai suoi familiari, durante una cerimonia a Napoli.
 
Lavorando per ''Il Mattino'', Siani riuscì ad approfondire la conoscenza del mondo della camorra, dei boss locali e degli intrecci tra politica e criminalità organizzata, scoprendo una serie di connivenze che si erano stabilmente create, all'indomani del [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto in Irpinia]], tra esponenti politici oplontini e il boss locale, [[Valentino Gionta]], che, da pescivendolo ambulante, aveva costruito un business illegale. Gionta era partito dal [[contrabbando]] di sigarette, per poi spostarsi al traffico di stupefacenti, e infine controllando l'intero mercato di droga nell'area oplontina-stabiese.stabiese…
 
=== Le inchieste sulla camorra ===