Socialismo liberale: differenze tra le versioni

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{{L|Politica|giugno 2021|La voce tratta solo ed esclusivamente dell'utilizzo di questo termine in Italia, quando invece (vedasi en.wiki) è utilizzato anche in altri paesi.}}
{{P|metà della voce parla di Rosselli; in più fonti e noti insufficienti e chiaro localismo, possibili parti RO|politica|giugno 2017}}
Il '''socialismo liberale''' (o '''liberalsocialismoliberal socialismo'''), è una corrente ideologica e politica che unisceconiuga il pensiero [[Socialismo|socialista]] (e nella fattispecie ildel [[socialismo democratico]]) con lealle istanze del [[liberalismo classico]].,<ref name="Gerald F. Gaus 2004. p. 420">Gerald F. Gaus, Chandran Kukathas. ''Handbook of Political Theory''. SAGE Publications, 2004. p. 420.</ref> il cui fine non è la totale conversione della società [[Capitalismo|capitalistica]] in una di stampo [[Stato socialista|socialista]]<ref name="Adams1998">Ian Adams. ''Ideology and Politics in Britain Today''. Manchester University Press, 1998. p. 127.</ref>, bensì il conseguimento di un efficiente [[Economia mista|sistema economico misto]], caratterizzato da una qualche forma di regolamentazione, coniugata a una mera [[economia di mercato]]<ref name="ref72">Steve Bastow, James Martin. Third way discourse: European ideologies in the twentieth century. Edinburgh, Scotland, UK: Edinburgh University Press, Ltd, 2003. p. 72.</ref>.
 
RispettoIn altal socialismomodo classico,si il fine ultimo, per i socialisti liberali, non èpersegue la totale conversione della società [[Capitalismo|capitalistica]] in una di stampo [[Stato socialista|socialista]]<ref name="Adams1998">Ian Adams. ''Ideology and Politics in Britain Today''. Manchester University Press, 1998. p. 127.</ref>, bensì il conseguimento di un [[Economia mista|sistema economico misto]], caratterizzato da una qualche forma di regolamentazione e [[Dirigismo|pianificazione economica statalizzata]] coniugata a una mera [[economia di mercato]]<ref name="ref72">Steve Bastow, James Martin. Third way discourse: European ideologies in the twentieth century. Edinburgh, Scotland, UK: Edinburgh University Press, Ltd, 2003. p. 72.</ref>, in cui siano equamente contemplate la presenzacoesistenza di proprietà privata e proprietà statale, sotto forma sia di [[Impresa pubblica|imprese pubbliche]] [[Nazionalizzazione|nazionalizzate]] o, sia di [[Società cooperativa|società cooperative]] ([[Autogestione dei lavoratori|autogestite]] o meno), dei beni strumentali, e in cui ille processodinamiche politico-economicopolitiche ed economiche della società siasiano maggiormente democratizzatodemocratizzate ed etiche.<ref>{{Cita web|url=https://books.google.com.br/books?id=l3m0CwAAQBAJ&pg=PT61&lpg=PT61&dq=liberal+socialism+polanyi&source=bl&ots=PvsiUEGTQg&sig=PS0zqDW1gQAmXDxniPKF7qquJTk&hl=pt-BR&sa=X&ved=0ahUKEwikouzyzLHUAhVGFpAKHTM3AlEQ6AEIRTAE#v=onepage&q=liberal+socialism+polanyi&f=false|titolo=Karl Polanyi: A Life on the Left|nome=Gareth|cognome=Dale|data=14 giugno 2016|editore=Columbia University Press|accesso=4 aprile 2018|via=Google Books}}</ref><ref>https://www.pandorarivista.it/articoli/attualita-del-socialismo-liberale/</ref><ref>http://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/1470594x03002002004</ref><ref>https://www.avantionline.it/il-socialismo-liberale-come-nuovo-paradigma/</ref>
 
== Storia ==
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Uno dei precursori del socialismo liberale è [[John Stuart Mill]], secondo il quale le società capitaliste avrebbero dovuto sperimentare graduali processi di socializzazione tramite imprese [[Autogestione dei lavoratori|autogestite]] coesistenti con imprese private<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|autore=Dale E. Miller|titolo=Mill's 'Socialism|pubblicazione=Politics, Philosophy & Economics|volume=2|numero=2|anno=2003|pp=213–238|doi=10.1177/1470594x03002002004}}</ref>. Si può considerare tra i precursori del socialismo liberale anche [[Pierre-Joseph Proudhon]], teorizzatore del [[Mutualismo (economia)|mutualismo]], il quale vedeva delle reali connessioni tra i concetti di libertà e uguaglianza<ref>{{Cita web|autore=[[Monique Canto-Sperber]]|url=https://stacks.stanford.edu/file/druid:sv472mf2714/canto.pdf|titolo=Proudhon, the First Liberal Socialist}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://fondazionenenni.blog/2011/06/09/proudhon-un-anarchico-che-prospetta-un-socialismo-nella-liberta/|titolo=Proudhon: un anarchico che prospetta un socialismo nella libertà}}</ref>.
 
In Italia, il precursore del socialismo liberale è considerato da alcuni [[Gaetano Salvemini]], che ebbe tra i propri allievi, tra gli altri, [[Carlo Rosselli]], [[Ernesto Rossi]] e [[Camillo Berneri]]<ref name="biblib">{{Cita web|url=http://www.bibliotecaliberale.it/glossario/s/socialismo-liberaleliberalsocialismo/|titolo=Socialismo liberale/Liberalsocialismo « Biblioteca liberale}}</ref>https://www.avantionline.it/il-socialismo-liberale-di-carlo-rosselli/</ref>.
 
Salvemini, nel 1920, si pose il problema del nesso tra [[democrazia]], [[socialismo]] e [[riformismo]]<ref name="biblib" />, ritenendo che il [[capitalismo]] dovesse essere riformato per opera del movimento operaio, in modo da migliorare le condizioni materiali di tutti; inoltre egli postulò il superamento del [[marxismo]] e sostenne, come [[Filippo Turati]] (deputato del [[Partito Socialista Italiano]] dell'epoca), che i socialisti dovessero andare al potere per salvare la democrazia.