Rastrellamento del ghetto di Roma: differenze tra le versioni

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m Achille Afan de Rivera il collegamento era ad un personaggio morto nel 1904 che non ha nulla a che vedere con la vicenda...forse fa riferimento ad un parente con lo stesso nome...è da verificare.
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|motivazione = Esecuzione dell'[[Olocausto]] e [[Mancata difesa di Roma|occupazione tedesca di Roma]]
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Il '''rastrellamento del ghetto di Roma''' fu una retata effettuata da truppe [[Germania nazista|tedesche]] appartenenti alle [[Schutzstaffel|SS]] o alla polizia d'ordine ([[Ordnungspolizei]]), con la collaborazione dei funzionari del regime fascista della [[Repubblica Sociale Italiana]] tra le ore 05:30 e le ore 14:00 di sabato 16 ottobre 1943 (da cui il ricordo di questo giorno come '''Sabato nero'''), che portò all'arresto di {{formatnum:1259}} persone, di cui 689 donne, 363 uomini e 207 tra bambini e bambine, quasi tutti appartenenti alla [[ghetto di Roma|comunità ebraica romana]]. Gli arresti vennero attuati principalmente in via del [[Portico d'Ottavia]] e nelle strade adiacenti ma anche in altre differenti zone della città di Roma<ref name=musu1>Marisa Musu, Ennio Polito, ''Roma ribelle. La resistenza nella capitale. 1943-1944'', Teti Editore, Milano, 1999, p. 91</ref><ref>Robert Katz, ''Roma Città Aperta. Settembre 1943-Giugno 1944'', Il Saggiatore, Milano, 2004, p. 130.cflo</ref>.
 
Dopo il rilascio di un certo numero di componenti di famiglie di sangue misto (''[[mischlinge]]'') o stranieri, {{formatnum:1023}} rastrellati furono deportati direttamente al [[campo di sterminio]] di [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]<ref name=katz2>Robert Katz, ''cit.'', p. 140</ref>. Soltanto 16 di loro sopravvissero (15 uomini e una donna, [[Settimia Spizzichino]] morta nel 2000)<ref>Robert Katz, ''cit''., p. 429</ref>.