Giovanni Battista Piazzetta: differenze tra le versioni

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[[File:Piazzetta Beggar boy.jpg|thumb|olio su tela di Giovanni Battista Piazzetta dell'[[Art Institute of Chicago]]]]
 
Tornato a Venezia, nel [[1711]] figura iscritto alla “[[Fraglia]] dei Pittori”. Qui ottenne le prime importanti commissioni come la pala della ''Madonna e l'Angelo Custode'', eseguita tra il [[1717]] e il 1718 per la Scuola omonima, della quale sopravvivono un frammento conservato al [[Detroit Institute of Art]] e il fine bozzetto del [[Los Angeles County Museum of Art]]. Degli stessi anni è probabilmente il ritratto della pittrice [[Giulia Lama]] che, secondo la tradizione romantica, per il suo timbro sensuale e appassionato evidenzierebbe un legame tra i due artisti più intimo di quanto emerga dai documenti. L{{'}}''Arresto di san Giacomo'' segnò l'inizio di un momento della carriera del Piazzetta ricco di importanti commissioni religiose. La tela è considerata, al pari del ''Martirio di san Bartolomeo'', dipinto negli stessi anni da [[Giambattista Tiepolo]] (1696 - 1770) e anch'esso destinato alla [[chiesa di San Stae]], uno dei capolavori chiave della pittura della prima metà del [[XVII secolo]] e testimonia quanto l'artista prediligesse il contenuto drammatico e il chiaroscuro violento. Il 22 novembre 1724 Piazzetta sposò Rosa Muzioli nella chiesa dei Padri Cappuccini alla Giudecca, e nello stesso anno cominciò la collaborazione con l'editore veneziano [[Giambattista Albrizzi]], che culminò tra il 1736 ed il 1757 (dopo la morte dell'artista) con la pubblicazione in dieci volumi delle ''Oeuvres de Jacques-Bénigne Bousset'', corredate da incisioni disegnate del Piazzetta.
 
In questo periodo realizzò la sua prima opera monumentale, la ''Gloria di san Domenico'' per la [[Basilica dei Santi Giovanni e Paolo (Venezia)|basilica dei Santi Giovanni e Paolo]]. Cosciente dei pericoli insiti in quel suo deciso chiaroscuro, eseguì una composizione con un cielo aperto senza barocchismi architettonici, smorzando i bruni con i toni freddi e giungendo a una luminosità più pacata. La sua notorietà, che aveva ormai varcato i confini veneziani, raggiunse l'apice nel [[1727]] quando fu eletto membro dell'[[Accademia di belle arti di Bologna|Accademia Clementina di Bologna]].
 
Con l{{'}}''Estasi di San Francesco'', dipinta per la [[Chiesa di Santa Maria in Araceli|chiesa dell’Araceli]] di [[Vicenza]], Piazzetta introdusse elementi inusuali, soprattutto sul piano [[iconografia|iconografico]]. All'interno di un consolidato schema compositivo - ripreso dalla pala con la ''Visione di San Filippo Neri'' di Santa Maria della Fava - l'artista rappresentò non il momento dell'estasi vera e propria, ma quello immediatamente successivo. nel quale il santo riposa svenuto e sfinito, colcon il volto tirato tra le braccia di un angelo.
 
Nel [[1738]] terminò la pala con i ''Santi Vincenzo Ferreri, Giacinto e Lodovico Bertrando'' iniziata tre anni prima per la [[chiesa dei Gesuati]], e l'anno successivo fu menzionato nell'elenco degli accademici d'onore dell'Accademia Clementina di Bologna, quale “egregio, ed aggiustato pittor viniziano”. Nell'ultimo periodo Piazzetta alternò a convenzionali composizioni “storiche” come ''La Morte di Dario'', soggetti religiosi di minor importanza e soprattutto scene pastorali come ''L'indovina'' delle Gallerie dell'Accademia, o ''L'idillio sulla spiaggia'' del [[Wallraf-Richartz Museum]] di [[Colonia (Germania)|Colonia]].
 
In riconoscimento dei suoi meriti e delle sue note qualità didattiche, fu nominato nel 1750 direttore della Scuola di nudo dell'[[Accademia di belle arti di Venezia|Accademia veneziana]], istituita in quello stesso anno dal [[Senato della Repubblica di Venezia|Senato]]. Anche con tali gratificazioni, il Piazzetta trascorse gli ultimi anni in indigenza; la morte sopraggiunse il 29 aprile 1754 nella sua casa al ponte dei Saloni a [[Chiesa di San Gregorio (Venezia)|San Gregorio]].
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== Opere alla Residenzgalerie di Salisburgo (Austria) ed a alla Nàrodnì Galerie di Praga<ref>{{Cita web |url=http://www.residenzgalerie.at/Italienischer-Barock.19.0.html?&cHash=fa33b2c28d&tx_csimageexplorer_pi1 |titolo=Opere alla Residenzgalerie di Salisburgo - accesso il 7 gennaio 2011 |accesso=22 giugno 2009 |dataarchivio=5 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305015607/http://www.residenzgalerie.at/Italienischer-Barock.19.0.html?&cHash=fa33b2c28d&tx_csimageexplorer_pi1 |urlmorto=sì }}</ref>==
* ''Pastorello''.
* ''Contadina''.
* ''San Giuseppe con bambino''.
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Giambattista Tiepolo]]
* [[Canaletto]]
* [[Accademia di belle arti di Venezia]]