Ludwig Stumpfegger: differenze tra le versioni

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errore nel testo. Il nome citato è del protagonista della vicenda. Non potendo avere visto il suo cadavere per strada, è chiaro che l'autore si riferisse ad un altro membro del gruppo. Non sapendo chi sia la persona in questione, ho sostituito il nome del protagonista con dei punti di domanda.
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Nel 1945 Stumpfegger iniziò a lavorare direttamente per Hitler nel ''[[Führerbunker]]'' a Berlino, sotto la supervisione del dr. [[Theodor Morell]]. Dietro richiesta di Hitler, procurò a quest'ultimo delle capsule di cianuro per [[Blondi]], il cane del ''Führer'' regalatogli da [[Martin Bormann]], per vedere quanto rapido ed efficace fosse l'effetto del veleno. Mentre l'[[Armata Rossa]] avanzava verso il bunker, alcune fonti riportano che aiutò [[Magda Goebbels]] ad uccidere i [[Goebbels (famiglia)|suoi sei figli]] mentre dormivano nel ''[[Vorbunker]],'' prima che lei e il marito [[Joseph Goebbels]] si [[Suicidio|suicidassero]]. Il 30 aprile 1945, proprio prima di suicidarsi, Hitler firmò un ordine che autorizzava la fuga da Berlino.
 
Il 1º maggio, Stumpfegger lasciò il ''Führerbunker'' con un gruppo che comprendeva Martin Bormann, [[Werner Naumann]] ed il comandante della [[Gioventù hitleriana]], [[Artur Axmann]]. Il loro gruppo fu uno dei dieci che cercarono di scappare dall'accerchiamento sovietico. Giunti al Weidendammer Brücke, un [[Panzer VI Tiger II|Tiger]] cercò di farsi strada nelle linee sovietiche ma fu colpito e distrutto, facendo sbalzare Bormann e Stumpfegger. Attorno all'una di notte, Stumpfegger ed il suo gruppo cercarono di attraversare la [[Sprea]] partendo dalla [[cancelleria del Reich]]. In seguito, mentre camminavano sulle rotaie per raggiungere la [[stazione di Berlino Lehrte]], Axmann decise di andarsene da solo, proseguendo in direzione opposta a quella dei due compagni. Non appena si imbatté in una pattuglia sovietica, Axmann tornò di corsa sui suoi passi. Tornando indietro, all'altezza di un ponte nei pressi del [[deviatoio]] vide due corpi, nei quali successivamente riconobbe Bormann e Stumpfegger???, grazie al chiaro di luna che illuminava le loro facce. Non ebbe il tempo di controllare i corpi, così non riuscì a capire cosa li avesse uccisi.<ref>{{Cita libro|autore=Tony Le Tissier|titolo=Race for the Reichstag: The 1945 Battle for Berlin|anno=2010|editore=Pen and Sword|città=|p=188|ISBN=978-1-84884-230-4}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Antony Beevor|titolo=Berlin: The Downfall 1945|url=https://archive.org/details/berlindownfall190000beev_e9y1|anno=2002|editore=Viking-Penguin Books|città=Londra|pp=[https://archive.org/details/berlindownfall190000beev_e9y1/page/308 308]-383|ISBN=978-0-670-03041-5.}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Hugh Trevor-Roper|titolo=The Last Days of Hitler|url=https://archive.org/details/lastdaysofhitler0000trev_k6q1|anno=1992|editore=University Of Chicago Press|città=|p=[https://archive.org/details/lastdaysofhitler0000trev_k6q1/page/245 245]|ISBN=0-226-81224-3}}</ref>
 
Nel 1963, un postino in pensione chiamato Albert Krumnow disse alla polizia che l'8 maggio 1945 i sovietici avevano ordinato a lui ed ai suoi colleghi di bruciare due corpi trovati vicino al ponte ferroviario di Lehrter Banhof. Il primo indossava una uniforme della Wehrmacht mentre il secondo indossava solo la propria biancheria intima.<ref>{{Cita libro|autore=Jochen von Lang|titolo=The Secretary. Martin Bormann: The Man Who Manipulated Hitler|url=https://archive.org/details/secretarymartinb00lang|anno=1979|editore=Random House|città=New York|p=[https://archive.org/details/secretarymartinb00lang/page/417 417]|ISBN=978-0-394-50321-9}}</ref> Un collega di Krumnow chiamato Wagenpfohl trovò un libro paga di un dottore delle SS identificato come Dr. Ludwig Stumpfegger.<ref>{{Cita libro|autore=Charles Whiting|titolo=The Hunt for Martin Bormann: The Truth.|url=https://archive.org/details/huntformartinbor0000whit|anno=1996|editore=Pen & Sword|città=Londra|p=[https://archive.org/details/huntformartinbor0000whit/page/200 200]|ISBN=0-85052-527-6}}</ref> Questi diede il libro al suo superiore, il capo postale Berndt, il quale a sua volta lo consegnò ai sovietici. Questi lo distrussero. Berndt scrisse alla moglie di Stumpfegger il 14 agosto 1945 dicendo:<ref>Charles Whiting, pp. 136–137.</ref>