Stato di Palestina: differenze tra le versioni

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La '''Palestina''' (ufficialmente '''Stato di Palestina'''; {{Arabo|دولة فلسطين|Dawlat Filasṭīn}}) è uno [[Stato a riconoscimento limitato]] del [[Vicino Oriente]],<ref>{{Cita web|url=http://www.arij.org/files/admin/specialreports/The%20de%20jure%20State%20of%20Palestine%20under%20Belligerent%20Occupation%20Application%20for%20Admission%20to%20the%20United%20Nations.pdf|cognome=Al Zoughbi|nome=Basheer|data=novembre 2011|accesso=29 luglio 2016|titolo= The de jure State of Palestine under Belligerent Occupation Application for Admission to the United Nations |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160829174105/http://www.arij.org/files/admin/specialreports/The%20de%20jure%20State%20of%20Palestine%20under%20Belligerent%20Occupation%20Application%20for%20Admission%20to%20the%20United%20Nations.pdf}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Palma|cognome=Falk|url=https://www.cbsnews.com/news/is-palestine-now-a-state/|titolo= Is Palestine now a state?|pubblicazione=[[CBS News]]|data=30 novembre 2012|accesso=29 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160814080248/http://www.cbsnews.com/news/is-palestine-now-a-state/}}</ref> osservatore permanente presso le [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]],<ref name=nonmembers/> ''[[de facto]]'' [[Territori occupati da Israele|occupato]] in gran parte da [[Israele]]. Lo Stato di Palestina rivendica sovranità sui [[territori palestinesi]] della [[Cisgiordania]] e della [[striscia di Gaza]],<ref name="only1967">{{Cita web|url= https://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=39722#.VfMZaZeM-ao|titolo= Ban sends Palestinian application for UN membership to Security Council |editore= United Nations News Centre|data=23 settembre 2011|accesso=11 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151010151934/http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=39722#.VfMZaZeM-ao|urlmorto= no}}</ref> con [[Gerusalemme Est]] come capitale designata, sebbene il suo [[centro amministrativo]] si trovi a [[Ramallah]]. Tali territori sono stati prima occupati nel 1948 da [[Giordania]] ed [[Egitto]] e successivamente da Israele dal 1967 a seguito della [[guerra dei sei giorni]].<ref>{{Cita web|url=https://www.aljazeera.com/indepth/features/2017/06/50-years-israeli-occupation-longest-modern-history-170604111317533.html|cognome=Tahhan|nome=Zena|accesso=28 dicembre 2018 |titolo= The Naksa: How Israel occupied the whole of Palestine in 1967 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20181228012831/https://www.aljazeera.com/indepth/features/2017/06/50-years-israeli-occupation-longest-modern-history-170604111317533.html }}</ref> La Palestina ha una popolazione di 5.051.953 abitanti a febbraio 2020, al 121º posto nel mondo.<ref>{{Cita web|url= https://www.worldometers.info/world-population/state-of-palestine-population/ |titolo= State of Palestine Population |sito= worldometers.info|lingua=en|accesso= 1º febbraio 2020}}</ref>
 
Il 15 novembre 1988 [[Yasser Arafat]], Presidente dell'[[Organizzazione per la Liberazione della Palestina]] (OLP), ad [[Algeri]] [[Dichiarazione d'indipendenza palestinese|proclamò l'indipendenza dello Stato di Palestina]]. Un anno dopo la firma degli [[accordi di Oslo]] nel 1993, venne istituita l'[[Autorità Nazionale Palestinese]] (ANP) per governare le aree A e B in Cisgiordania e la striscia di Gaza. Gaza sarebbe in seguito stata governata da [[Hamas]] dal 2007, due anni dopo il [[Piano di disimpegno unilaterale israeliano|ritiro unilaterale israeliano da Gaza]]. L'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] ha riconosciuto la Palestina come [[Status di osservatore#Nazioni Unite|Stato non membro con status di osservatore permanente]] con la [[Risoluzione 67/19 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite|risoluzione 67/19 dell'Assemblea generale]] del 29 novembre 2012.<ref name=nonmembers>{{Cita web|editore=[[Nazioni Unite]]|titolo=Non-member States|url=http://www.un.org/en/sections/member-states/non-member-states/index.html}}</ref><ref name="UNStatehoodBid2012accepted">{{Cita news|url=https://www.independent.co.uk/news/world/middle-east/israel-defies-un-after-vote-on-palestine-with-plans-for-3000-new-homes-in-the-west-bank-8372494.html|titolo= Israel defies UN after vote on Palestine with plans for 3,000 new homes in the West Bank|pubblicazione=The Independent|data=1º dicembre 2012|accesso=15 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171018101415/https://www.independent.co.uk/news/world/middle-east/israel-defies-un-after-vote-on-palestine-with-plans-for-3000-new-homes-in-the-west-bank-8372494.html}}</ref><ref name="Charbonneau">{{Cita web|url= https://www.reuters.com/article/2012/11/29/us-palestinians-statehood-idUSBRE8AR0EG20121129 |cognome=Charbonneau|nome=Louis |titolo=
Palestinians win implicit U.N. recognition of sovereign state |sito= Reuters|editore=[[Thomson Reuters]]|data=29 novembre 2012|accesso=8 giugno 2014|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140605091657/https://www.reuters.com/article/2012/11/29/us-palestinians-statehood-idUSBRE8AR0EG20121129 |urlmorto= sì}}</ref><ref name="Lederer">{{Cita web|url= http://www.3news.co.nz/LIVE-STREAM-Palestine-asks-United-Nations-for-a-birth-certificate-ahead-of-vote/tabid/417/articleID/278702/Default.aspx#ixzz345WDjipj|cognome=Lederer|nome=Edith M |titolo= Palestine asks United Nations for a 'birth certificate' ahead of vote |sito= 3news.com|editore=MediaWorks TV|data=30 novembre 2012|accesso=8 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130116091340/http://www.3news.co.nz/LIVE-STREAM-Palestine-asks-United-Nations-for-a-birth-certificate-ahead-of-vote/tabid/417/articleID/278702/Default.aspx#ixzz345WDjipj }}</ref> A seguito di ciò, dal 3 gennaio 2013 l'Autorità Nazionale Palestinese ha adottato il nome di Stato di Palestina sui documenti ufficiali.
 
Il capo dello Stato è il presidente [[Mahmoud Abbas]], mentre il governo è guidato dal [[Primo ministro dello Stato di Palestina|premier]] [[Mohammad Shtayyeh]].
 
La Palestina è membro della [[Lega araba]], dell'[[Organizzazione della cooperazione islamica]], del [[G77 (politica)|G77]], del [[Comitato Olimpico Internazionale]], dell'[[UNESCO]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/31/unesco-si-alladesione-della-palestina-gli-usa-minacciano-la-sospensione-dei-finanziamenti/167539/|titolo=Unesco, sì all’adesione della Palestina. Gli Usa minacciano la sospensione dei finanziamenti|editore=ilfattoquotidiano|accesso=31 ottobre 2011}}</ref> e di varie altre organizzazioni internazionali. L'Unione europea, così come la maggior parte dei suoi Stati membri, mantiene rapporti diplomatici con l'[[Autorità Nazionale Palestinese]], istituita nell'ambito degli [[accordi di Oslo]]. Leila Shahid, già rappresentante dell'ANP in Francia dal 1984, è stata nominata nel novembre del 2005 come rappresentante dell'ANP per l'[[Unione europea]].
 
Vi è un'ampia varietà di punti di vista riguardo allo ''status'' dello Stato palestinese, sia tra gli stati della comunità internazionale che tra studiosi legali. L'esistenza di uno Stato della Palestina, sebbene controversa, è una realtà nelle opinioni degli Stati che hanno instaurato relazioni diplomatiche bilaterali.<ref>Segal, Jerome M., Chapter 9, ''The State of Palestine, The Question of Existence'', in ''Philosophical perspectives on the Israeli-Palestinian conflict'', Tomis Kapitan (a cura di), M.E. Sharpe, 1997, {{ISBN|1-56324-878-6}}.</ref><ref name="Boyle">Boyle, Francis A. ''Creation of the State of Palestine''; 1 Eur. J. Int'l L. 301 (1990)</ref><ref>Kearney, Michael e Denayer, Stijn, ''Al-Haq Position Paper on Issues Arising from the Palestinian Authority's Submission of a Declaration to the Prosecutor of the International Criminal Court Under Article 12(3) of the Rome Statute (24 December 2009)'', para 43.a.</ref>
 
== Etimologia e terminologia ==
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Nel mese successivo, tale Stato fu rapidamente riconosciuto dagli stati della [[Lega Araba]], tra cui Egitto e Giordania; lo Stato di Palestina è oggi riconosciuto da circa la metà di tutti i governi del mondo.
 
Nella Dichiarazione di Indipendenza palestinese, lo Stato di Palestina viene descritto come stabilito sul "territorio palestinese", senza specificarne esplicitamente i confini. Alcuni dei paesi che hanno riconosciuto lo Stato di Palestina nelle loro dichiarazioni di riconoscimento si riferiscono ai "confini del 1967", riconoscendo così come suo territorio solo i [[Territori palestinesi|territori palestinesi occupati]], e non anche il territorio di Israele. La domanda di adesione dell'ONU presentata dallo Stato di Palestina specifica inoltre che essa si basa sui "confini del 1967".<ref name="only1967">{{Cita web|url=https://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=39722#.VfMZaZeM-ao|titolo=Ban sends Palestinian application for UN membership to Security Council|editore=United Nations News Centre|data=23 settembre 2011|accesso=11 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151010151934/http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=39722#.VfMZaZeM-ao|urlmorto=no}}</ref> Durante i negoziati degli [[Accordi di Oslo]], l'OLP ha riconosciuto il diritto di Israele di esistere e Israele ha riconosciuto l'OLP come rappresentante del popolo palestinese. Tra il 1993 e il 1998, l'OLP si è impegnata a modificare le disposizioni della sua Carta nazionale che non sono coerenti con l'obiettivo di una soluzione a due stati e di una coesistenza pacifica con Israele.
 
Dopo che Israele prese il controllo della Cisgiordania dalla Giordania e la Striscia di Gaza dall'Egitto nel 1967, iniziò a stabilire [[insediamenti israeliani]] in tali territori. Questi sono stati organizzati nel distretto di [[Giudea e Samaria]] (Cisgiordania) e nel Consiglio regionale di Hof Aza (Striscia di Gaza) nel [[Distretto Meridionale (Israele)|distretto meridionale]]. L'amministrazione della popolazione araba in questi territori è stata affidata all'amministrazione civile israeliana del coordinatore delle attività governative nei territori e ai consigli municipali locali presenti da prima della presa di potere israeliana. Nel 1980, Israele decise di congelare le elezioni per questi consigli e di istituire invece leghe di villaggio, i cui funzionari erano sotto influenza israeliana. Più tardi questo modello divenne inefficace sia per Israele che per i palestinesi, e le leghe di villaggio iniziarono a sciogliersi; l'ultima fu la Lega di Hebron, sciolta nel febbraio 1988.<ref>{{Cita web|url= http://www.arij.org/atlas40/chapter2.3.html |titolo= Status of Palestinian Territories and Palestinian Society under Israeli Occupation |sito= arij.org|accesso=19 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110718173049/http://www.arij.org/atlas40/chapter2.3.html|lingua= en}}</ref>
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=== Status di Stato osservatore non-membro ONU ===
Il 29 novembre 2012, in un voto per 138 a 9 (con 41 astensioni e 5 assenze),<ref name="GA11317">{{Cita web|url=https://www.un.org/News/Press/docs/2012/ga11317.doc.htm|sito=un.org|editore=United Nations|data=29 novembre 2012|accesso=8 giugno 2014 |titolo= General Assembly Plenary, 44th & 45th Meetings |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20121130083931/http://www.un.org/News/Press/docs//2012/ga11317.doc.htm |lingua= en }}</ref> l'[[Assemblea generale delle Nazioni Unite]] ha approvato la [[Risoluzione 67/19 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite|risoluzione 67/19]], aggiornando lo status della Palestina da "entità osservatrice" a "[[Status di osservatore|Stato osservatore non membro]]" all'interno del sistema delle Nazioni Unite, il che è stato descritto come riconoscimento della sovranità dell'OLP.<ref name="Charbonneau">{{Cita web|url=https://www.reuters.com/article/2012/11/29/us-palestinians-statehood-idUSBRE8AR0EG20121129|titolo=Palestinians win implicit U.N. recognition of sovereign state|cognome=Charbonneau|nome=Louis|sito=Reuters|editore=[[Thomson Reuters]]|data=29 novembre 2012|accesso=8 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140605091657/https://www.reuters.com/article/2012/11/29/us-palestinians-statehood-idUSBRE8AR0EG20121129|urlmorto=sì}}</ref><ref name="Lederer">{{Cita web|url=http://www.3news.co.nz/LIVE-STREAM-Palestine-asks-United-Nations-for-a-birth-certificate-ahead-of-vote/tabid/417/articleID/278702/Default.aspx#ixzz345WDjipj|titolo=Palestine asks United Nations for a 'birth certificate' ahead of vote|cognome=Lederer|nome=Edith M|sito=3news.com|editore=MediaWorks TV|data=30 novembre 2012|accesso=8 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130116091340/http://www.3news.co.nz/LIVE-STREAM-Palestine-asks-United-Nations-for-a-birth-certificate-ahead-of-vote/tabid/417/articleID/278702/Default.aspx#ixzz345WDjipj}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=43640&Cr=palestin&Cr1=#.ULx5U4agTeo|titolo=General Assembly grants Palestine non-member observer State status at UN|editore=United Nations News Centre|data=29 novembre 2012|accesso=8 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130102181348/http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=43640&Cr=palestin&Cr1=}}</ref><ref name="AljazeeraNmChng">{{Cita web|url= http://www.aljazeera.com/programmes/insidestory/2013/01/2013186722389860.html |sito=Aljazeera Inside Story|editore=[[Al Jazeera]]|data=8 gennaio 2013|accesso=8 giugno 2014|titolo= Palestine: What is in a name (change)? |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130109160021/http://www.aljazeera.com/programmes/insidestory/2013/01/2013186722389860.html }}</ref> Il nuovo status della Palestina è equivalente a quello della [[Santa Sede]].<ref name="Hume">{{Cita web|url=http://edition.cnn.com/2012/11/28/world/meast/un-palestinian-bid|cognome=Hume|nome=Tim|sito=CNN International Edition: Middle East|editore=[[Cable News Network|Cable News Network (CNN)]]|data=30 novembre 2012|accesso=8 giugno 2014|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130921053748/http://edition.cnn.com/2012/11/28/world/meast/un-palestinian-bid |titolo= Palestinian United Nations bid explained |lingua= en }}</ref> Le Nazioni Unite hanno permesso alla Palestina di intitolare il proprio ufficio di rappresentanza presso le Nazioni Unite come "Missione osservatrice permanente dello Stato della Palestina presso le Nazioni Unite"<ref name="un.int">{{Cita web|url= http://www.un.int/wcm/content/site/palestine/ |titolo=Welcome to the website of the Permanent Observer Mission of Palestine to the United Nations|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130131073609/http://www.un.int/wcm/content/site/palestine/}}</ref> e la Palestina ha incaricato i suoi diplomatici di rappresentare ufficialmente "lo Stato della Palestina" — non più l'Autorità nazionale palestinese. Il 17 dicembre 2012, il capo del protocollo delle Nazioni Unite Yeocheol Yoon ha dichiarato che "la designazione di Stato della Palestina sarà utilizzata dal Segretariato in tutti i documenti ufficiali delle Nazioni Unite"<ref name="Gharib">{{Cita web|url= http://www.thedailybeast.com/articles/2012/12/20/u-n-adds-new-name-state-of-palestine.html |titolo= U.N. Adds New Name: "State of Palestine" |lingua= en |cognome=Gharib|nome=Ali|sito=[[The Daily Beast]]|data=20 dicembre 2012|accesso=10 gennaio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121221170726/http://www.thedailybeast.com/articles/2012/12/20/u-n-adds-new-name-state-of-palestine.html}}</ref>, riconoscendo così il nome di "Stato della Palestina" come nome ufficiale dello Stato per tutti gli scopi delle Nazioni Unite; il 21 dicembre 2012 un memorandum delle Nazioni Unite ha discusso la terminologia appropriata da utilizzare in seguito alla risoluzione GA 67/19. È stato notato che non vi era alcun impedimento legale all'uso della designazione Palestina per fare riferimento all'area geografica del territorio palestinese. Allo stesso tempo, è stato spiegato che non vi era nemmeno alcun ostacolo al continuo uso del termine "Territori Palestinesi Occupati, compresa Gerusalemme Est" o altra terminologia che potrebbe essere abitualmente usata dall'Assemblea.<ref>{{Cita web|url= http://palestineun.org/wp-content/uploads/2013/08/012-UN-Memo-regarding-67-19.pdf |titolo= UN Memo regarding 67-19 |cognome=O'Brien|nome=Patricia|editore=United Nations|data=21 dicembre 2012|accesso=22 novembre 2019}}</ref> Al 31 luglio 2019, 138 (71,5%) dei 193 stati membri delle Nazioni Unite hanno riconosciuto lo Stato della Palestina.<ref>''[http://www.nad-plo.org/etemplate.php?id=374 Christmas Message from H.E. President Mahmoud Abbas]'' {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141103183155/http://www.nad-plo.org/etemplate.php?id=374|data=3 novembre 2014}}, Christmas 2012: "133 countries that took the courageous step of recognizing the State of Palestine on the 1967 borders."</ref> Molti dei paesi che non riconoscono lo stato di Palestina riconoscono tuttavia l'OLP come "rappresentante del [[Palestinesi|popolo palestinese]]". Il Comitato Esecutivo dell'OLP è autorizzato dal [[Consiglio nazionale palestinese|Consiglio Nazionale Palestinese]] a svolgere le funzioni di governo dello Stato della Palestina.
 
== Geografia ==
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Il 15 dicembre 1988, la [[Dichiarazione d'indipendenza palestinese|dichiarazione di indipendenza]] dello Stato di Palestina del novembre 1988 è stata riconosciuta dall'[[Assemblea generale delle Nazioni Unite]] con la risoluzione 43/177.<ref>UNGA, 15 December 1988; [http://www.un.org/documents/ga/res/43/a43r177.htm ''Resolution 43/177. Question of Palestine''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170719204755/http://www.un.org/documents/ga/res/43/a43r177.htm|data=19 luglio 2017}} (doc.nr. A/RES/43/177)</ref>
 
Il 29 novembre 2012<ref name="GA11317"/> viene approvata la [[risoluzione 67/19 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite]], che ha portato la Palestina a "[[Status di osservatore|stato di osservatore non membro]]" nelle Nazioni Unite.<ref name="AljazeeraNmChng"/> Il cambiamento di status fu descritto come "riconoscimento ''[[de facto]]'' dello [[stato sovrano]] della Palestina".<ref name="UNStatehoodBid2012accepted">{{Cita news|url=https://www.independent.co.uk/news/world/middle-east/israel-defies-un-after-vote-on-palestine-with-plans-for-3000-new-homes-in-the-west-bank-8372494.html|titolo=Israel defies UN after vote on Palestine with plans for 3,000 new homes in the West Bank|pubblicazione=The Independent|data=1º dicembre 2012|accesso=15 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171018101415/https://www.independent.co.uk/news/world/middle-east/israel-defies-un-after-vote-on-palestine-with-plans-for-3000-new-homes-in-the-west-bank-8372494.html}}</ref>
 
Il 3 ottobre 2014, il nuovo primo ministro [[Svezia|svedese]] [[Stefan Löfven]] ha usato il suo discorso inaugurale in parlamento per annunciare che la Svezia avrebbe riconosciuto lo stato della Palestina. La decisione ufficiale in tal senso è stata presa il 30 ottobre, rendendo la Svezia il primo stato membro dell'UE al di fuori dei paesi dell'ex blocco comunista a riconoscere lo stato della Palestina. La maggior parte dei 28 Stati membri dell'UE si è astenuta dal riconoscere lo stato palestinese e quelli che lo fanno - come Ungheria, Polonia e Slovacchia - lo hanno fatto prima dell'adesione all'UE.<ref>{{Cita news|nome=Peter|cognome=Beaumont|url=https://www.theguardian.com/world/2014/oct/03/sweden-recognise-state-palestine|titolo=Sweden to recognise state of Palestine|pubblicazione=The Guardian|città=London|data=3 ottobre 2014|accesso=14 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141015010203/http://www.theguardian.com/world/2014/oct/03/sweden-recognise-state-palestine}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.theguardian.com/world/2014/oct/30/sweden-officially-recognises-state-palestine|titolo=Sweden officially recognises state of Palestine|pubblicazione=The Guardian|data=30 ottobre 2014|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141030183646/http://www.theguardian.com/world/2014/oct/30/sweden-officially-recognises-state-palestine}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Margot|cognome=Wallström, Minister for Foreign Affairs|url=http://www.dn.se/debatt/sweden-today-decides-to-recognise-the-state-of-palestine/|titolo=Sweden today decides to recognise the State of Palestine|pubblicazione=Dagens Nyheter|città=Stockholm|data=30 ottobre 2014|accesso=21 aprile 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150416080150/http://www.dn.se/debatt/sweden-today-decides-to-recognise-the-state-of-palestine/}}</ref>