Don Chisciotte della Mancia: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua||Don Chisciotte (disambigua)|Don Chisciotte}}
{{Nota disambigua||Don Quixote (disambigua)|Don Quixote}}
{{Nota disambigua||Don Quijote de la Mancha (disambigua)|Don Quijote de la Mancha}}
{{F|romanzi|maggio 2009|sospetto di copyviol in riferimento al fatto che un testo così ricco e dettagliato non riportava fino ad oggi neppure una nota (neppure per sbaglio)}}
{{Libro
|titolo = Don Chisciotte della Mancia
|titoloorig = El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha
|immagine = Miguel de Cervantes (1605) El ingenioso hidalgo Don Quixote de la Mancha.png
|didascalia = Frontespizio della prima edizione ([[1605]])
|annoorig = 1605-1615
|forza_cat_anno = 1605
|annoita = [[1622]]-[[1625]]
|genere = [[romanzo]]
|lingua = es
|ambientazione = Spagna
|protagonista = Don Chisciotte
|coprotagonista = Sancio Panza
|autore =
}}
 
'''''Don Chisciotte della Mancia''''' ({{Spagnolo|El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha}}) è un [[romanzo]] [[Spagna|spagnolo]] di [[Miguel de Cervantes|Miguel de Cervantes Saavedra]], pubblicato in due volumi, nel 1605 e 1615. È considerato non solo come la più influente opera del [[Siglo de Oro]] e dell'intero [[Canone (arte)|canone letterario]] spagnolo, ma un capolavoro della letteratura mondiale nella quale si può considerare il primo romanzo moderno. Vi si incontrano, bizzarramente mescolati, sia elementi del genere [[romanzo picaresco|picaresco]] sia del [[letteratura cavalleresca|romanzo epico-cavalleresco]], nello stile del ''[[Tirant lo Blanch]]'' e del ''[[Amadigi di Gaula|Amadís de Gaula]]''. I due protagonisti, [[Alonso Chisciano]] (o don Chisciotte) e [[Sancho Panza|Sancio Panza]], sono tra i più celebrati personaggi della letteratura di tutti i tempi.
 
Il pretesto narrativo ideato dall'autore è la figura dello storico Cide Hamete Benengeli, di cui Cervantes dichiara di aver ritrovato e fatto tradurre il [[manoscritto]] in arabo [[aljamiado]], nel quale sono raccontate le vicende di don Chisciotte.<ref>La finzione del manoscritto ritrovato è presente nelle opere di vari autori, per esempio nell{{'}}''[[Orlando Furioso]]'' di [[Ludovico Ariosto]],in ''[[Ivanhoe]]'' di [[Walter Scott]], ne ''[[I promessi sposi]]'' di [[Alessandro Manzoni]], ne ''[[Il nome della rosa]]'' di [[Umberto Eco]].</ref> Oltre l'artificio letterario dal forte valore parodico, l'invenzione di questo [[narratore inaffidabile]] e di altri filtri narrativi destinati a creare ambiguità nel racconto è una delle più fortunate innovazioni introdotte da Cervantes.
 
L'opera fu pubblicata nel [[1605]], quando l'autore aveva 57 anni. Il successo fu tale che [[Alonso Fernández de Avellaneda]], pseudonimo di un autore fino ad oggi sconosciuto, pubblicò la continuazione nel 1614. Cervantes, disgustato da questo seguito, decise di scrivere un'altra avventura del ''don Quijote'' - la seconda parte - pubblicata nel 1615. Con oltre 500 milioni di copie, è il romanzo più venduto della storia.<ref name="stylist.co.uk">{{Cita news|url=http://www.stylist.co.uk/books/the-all-time-most-popular-books-in-the-world-revealed|titolo=The all-time most popular books in the world revealed|giornale=Stylist Magazine|accesso=29 gennaio 2017|lingua=en|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170216234859/http://www.stylist.co.uk/books/the-all-time-most-popular-books-in-the-world-revealed|dataarchivio=16 febbraio 2017}}</ref>
 
Miguel de Cervantes è stato anche un militare: egli stesso, nella premessa dell’opera Galatea, dedicata ad Ascanio Colonna, ricorda di aver servito come “''camarero''” ad Atri i Duchi Acquaviva e, in particolare, Giulio Acquaviva. Il romanziere descrive soprattutto il carattere ''sui generis'' del giovane Cardinale [[Giulio Acquaviva d'Aragona|Giulio Acquaviva]], un uomo maldestro, esaltato, maniaco di avventure e di gloria e incapace d’innalzarsi al di sopra della realtà. Proprio a seguito di una costrizione di Giulio Acquaviva, Cervantes venne colpito al petto ed alla mano sinistra (che rimarrà rovinata per sempre) durante una battaglia in mare (nel 1571 partecipando con la Flotta della Lega Santa nella [[battaglia di Lepanto]]). In molti ritengono che l’opera venne dedicata proprio al maldestro nobile atriano, vero ispiratore, quindi, del Don Chisciotte. Infatti, il nome del personaggio del romanzo, deriva dalle “''chisciotte''”, dei pantaloni, leggermente bombati in ventre e di color rosso, indossati abitualmente dal giovane ventiquattrenne Giulio Acquaviva.
 
== Trama ==
Il protagonista della vicenda - un uomo sulla cinquantina, forte di corporatura, asciutto di corpo e di viso - è un ''[[hidalgo (titolo nobiliare)|hidalgo]]'' [[Spagna|spagnolo]] di nome Alonso Quijano, morbosamente appassionato di [[romanzo cavalleresco|romanzi cavallereschi]]. Le letture condizionano a tal punto il personaggio da trascinarlo in un mondo fantastico, nel quale egli si convince di essere chiamato a diventare un [[cavaliere errante]]. Si mette quindi in viaggio, come gli eroi dei romanzi, per difendere i deboli e riparare i torti, e diventa così il cavaliere [[Don Chisciotte (personaggio)|don Chisciotte]] della [[La Mancia|Mancia]] e inizia a girare per la [[Spagna]]. Nella sua follia, don Chisciotte trascina con sé un contadino del posto, [[Sancio Panza]], cui promette il governo di un'isola a patto che gli faccia da [[scudiero]].