Alluvioni e inondazioni in Italia: differenze tra le versioni

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== Alluvioni ed inondazioni avvenute in Italia fra il 1947 e il 1999 ==
 
{|class="wikitable" style="width:100%;margin:auto;clear:both;text-align:center;"
|- style="background: #efefef;"
!width="15%"|Data
!width="auto"|Comune
!width="auto"|Area geografica
!width="auto"|Vittime
!width="auto"|Cause e/o colpevoli
!width="auto"|Note
|-
|16 dicembre [[1999]]
|[[Cervinara]]
|[[Valle Caudina]], [[provincia di Avellino]]
|5
|Piogge intense
|A causa di intense piogge una frana fangosa si abbatte sulle frazioni di Ioffredo e Castello, causando cinque vittime e distruggendo o danneggiando vari edifici.
|-
|27 settembre [[1998]]
|[[Messina]]<ref>[https://www.tempostretto.it/news/anniversario-18-anni-fa-alluvione-uccideva-famiglia-carit-ricordo-dolore-speranza-giovanni.html 18 anni fa l’alluvione uccideva la famiglia Carità: il ricordo, il dolore, la speranza di Giovanni]</ref><ref>[http://www.qds.it/1640-messina-il-disastro-annunciato.htm Messina, il disastro annunciato]</ref>
|[[Messina]]
|4
|Esondazione torrente Annunziata e torrente Pace
|Un nubifragio colpisce la zona nord della città, in particolare il viale Annunziata dove perdono la vita un uomo cingalese il cui corpo non è stato mai ritrovato e quasi un'intera famiglia(genitori e una dei 3 figli) mentre facevano rientro a casa con la loro automobile.
|-
|5 maggio [[1998]]
|[[Frana di Sarno del 1998|Alluvione di Sarno, Siano, Bracigliano, Quindici e San Felice a Cancello]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.meteoweb.it/images/RELAZIONEGIUSEPPECUTANO.pdf Fenomeni Atmosferici Violenti] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>[http://obiettivosicurezza.vigilfuoco.it/pdf/010_11-2004/servizi_alluvione.pdf Alluvione del Novembre 1994]</ref>
|Valle del [[Sarno (fiume)|Sarno]], [[Vallo di Lauro]] in [[Campania]]
|160
|Cause naturali, piogge consistenti, dissesto idrogeologico.
|Decine di eventi franosi su entrambi i versanti del monte Pizzo d'Alvano ([[Sarno]] e [[Quindici (Italia)|Quindici]]) e zona frontale e dorsale del monte "Le Porche" di Siano provocano enormi colate di fango che si riversano sulle abitazioni.
|-
|14 ottobre [[1996]]
|[[Alluvione di Crotone del 14 ottobre 1996|Alluvione di Crotone]]
|[[Crotone]]
|6
|Piogge consistenti.
|Dopo ore di piogge ininterrotte una piena secolare del fiume [[Esaro (fiume Crotone)|Esaro]] investe gran parte della città di [[Crotone]] causando morti e danni ingentissimi.
|-
|19 giugno [[1996]]
|[[Alluvione della Versilia del 19 giugno 1996|Alluvione della Versilia]]
|[[Versilia]]
|13 e {{formatnum:1500}} senzatetto
|
|Una cella [[temporale]]sca locale non prevista formatasi a causa dello scontro tra un fronte freddo da nord e un fronte caldo dal mare, scarica {{M|474|u=mm}} di pioggia in 12 ore in una zona circoscritta delle [[Alpi Apuane]], causando una piena eccezionale del fiume Vezza-Versilia e centinaia di frane di versante in un bacino idrografico molto ristretto, con esiti devastanti per il fondovalle e l'allagamento di ampie zone della pianura di uscita.
|-
|12 settembre [[1995]]
|[[Alluvione della Lombardia del 1995|Alluvione in Lombardia]]
|[[Lombardia]] nord-occidentale
|1 e centinaia di sfollati
|Una violenta perturbazione provocò l'esondazione di vari corsi d'acqua tra i quali in particolare l'[[Olona]].
|
|-
|13 marzo [[1995]]
|[[Alluvione della Sicilia orientale del 1995|Alluvione a Acireale, Giarre, Riposto e Mascali]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1995/marzo/14/maltempo_uccide_Sicilia_ginocchio_co_8_9503141281.shtml Il maltempo uccide, Sicilia in ginocchio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|[[Sicilia]] orientale
|11 e 7 dispersi<ref name="ReferenceA">.[http://archiviostorico.corriere.it/1995/marzo/15/Catania_giorno_dopo_lacrime_polemiche_co_0_95031514741.shtml Catania il giorno dopo: lacrime e polemiche<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|Torrenti in piena, mareggiate, bufere di vento: interrotte strade, autostrade e ferrovie. Affonda la nave greca "Pelhunter" a 140 miglia a Sud Est delle coste catanesi.<ref name="ReferenceA"/>
|Sei morti per il nubifragio a Giarre, Acireale e Riposto. Tre superstiti, cinque morti e sette dispersi per l'affondamento della nave greca "Pelhunter".<ref name="ReferenceA"/>.
|-
|5 novembre [[1994]]
|[[Alluvione del Tanaro del 1994|Alluvione in Piemonte]]
|Fiume [[Tanaro]] e tratta basso-piemontese del fiume [[Po]]
|70 e {{formatnum:2226}} senzatetto
|Cause naturali e dissesto idrogeologico.
|Dopo 3 giorni di piogge incessanti (oltre {{M|600|u=mm}}) su gran parte del [[Piemonte]] meridionale, si verificano piene record del fiume [[Tanaro]] e di molti suoi affluenti, in particolare il [[Belbo]], che investono decine di comuni nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria causando una delle più gravi ed estese alluvioni di sempre in Piemonte; tra i centri più colpiti [[Garessio]], [[Ceva]], [[Bastia Mondovì]], [[Clavesana]], [[Monchiero]], [[Alba (Italia)|Alba]], [[Santo Stefano Belbo]], [[Canelli]], [[Asti]], [[Castello d'Annone]] e [[Alessandria]]; esonda anche il [[Po]] a valle di [[Torino]] presso [[Palazzolo Vercellese]] inondando [[Trino]], [[Morano sul Po]] e la frazione Popolo di [[Casale Monferrato]] causando problemi alla tenuta degli argini sino e oltre [[Valenza (Italia)|Valenza]], in particolar modo ad [[Alluvioni Cambiò]].
|-
|2 novembre 1993
|Alluvione Sicilia Centrale
|Comuni di Campofranco, Grotte, Mussomeli, Aragona, Comitini, Sutera, Racalmuto
|1
|Nubifragio
|Esondazione fiume
Platani da cui convogliano le acque dei comuni colpiti
|-
|24 settembre 1993
|alluvione in Piemonte del settembre - ottobre<ref>{{Cita web|url=http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/geologia-e-dissesto/pubblicazioni/immagini-e-files/ev93|titolo=ARPA Piemonte - Eventi alluvionali in Piemonte - 1993|accesso=22 novembre 2021|dataarchivio=22 novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211122170101/http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/geologia-e-dissesto/pubblicazioni/immagini-e-files/ev93|urlmorto=sì}}</ref>
|Valli dell'Ossola, [[Sesia|fiume Sesia]], Bacino della [[Dora Baltea]], [[Canavese|Valli del Canavese]], [[Valli di Lanzo]], Bacino della [[Dora Riparia]], Provincia di [[Cuneo]]
|
|Nubifragi
|
|-
|23 settembre [[1993]]
|Alluvione a Genova
|[[Genova]]
|2 e 3 dispersi
|Nubifragio.
|Esondazione dei torrenti [[Val Varenna|Varenna]], [[Leira]], [[San Pietro]] ed altri corsi d'acqua del ponente genovese.
|-
|31 ottobre [[1992]]
|[[Poggio a Caiano#Alluvione del 1992|Alluvione di Poggio a Caiano]]
|[[Poggio a Caiano]], Toscana
|0
|Cause naturali.
|Il torrente [[Ombrone Pistoiese]] rompe gli argini la notte del 31 ottobre 1992 inondando il paese.
|-
|27 settembre [[1992]]
|Alluvione a Genova
|[[Genova]]
|2
|Cause naturali.
|Esondazione dei torrenti [[Bisagno]] e [[Sturla (torrente)|Sturla]].
|-
|22 settembre [[1992]]
|Alluvione a Savona
|[[Savona]], [[Quiliano]], [[Vado Ligure]]
|3
|Piogge consistenti
|Esondazione dei torrenti [[Letimbro]] e [[Quiliano (torrente)|Quiliano]].
|-
|15 novembre [[1991]]
|[[Alluvione di Campi Bisenzio del 15 novembre 1991|Alluvione di Campi Bisenzio]]
|[[Campi Bisenzio]]
|1
|
|
|-
|[[estate]] [[1987]]
|[[Alluvione della Valtellina del luglio 1987|Alluvione della Valtellina]]
|[[Valtellina]]
|53
|Cause naturali e dissesto del territorio.
|A causa di forti e persistenti precipitazioni vi fu l'esondazione del fiume [[Adda]] e di alcuni torrenti e frane in Valtellina. Vengono seppelliti da una frana i paesi di Aquilone e San Antonio Morignone.
|-
|19 luglio [[1985]]
|[[Catastrofe della Val di Stava]]
|[[Tesero|Stava, frazione del comune di Tesero]]
|268
|I direttori della miniera e alcuni responsabili delle società che intervennero nelle scelte circa la costruzione e la crescita del bacino superiore ([[Montedison]], Industria marmi e graniti per conto della Fluormine, [[Snam]] per conto della [[Società Lavorazione Minerali e Derivati S.p.A.|Solmine]], Prealpi Mineraria) e i responsabili del Distretto minerario della [[Provincia autonoma di Trento]] che omisero del tutto i controlli sulle discariche.
|I bacini di decantazione della miniera di Prestavel ruppero gli argini scaricando {{M|160000|u=m³}} di fango sull'abitato di Stava.
|-
|8-9 novembre [[1982]]
|Esondazione del fiume Taro
|[[Provincia di Parma]]
|0
|Cause naturali e dissesto del territorio.
|L’8 novembre 1982, a seguito di eccezionali violentissime piogge interessanti l'alta valle del Taro, il fiume entrava in piena rompendo le arginature. Comuni interessati: Fornovo Taro, Parma, Trecasali, San Secondo e Sissa.
|-
|19 luglio [[1981]]
|Alluvione di Salorno
|[[Salorno]]
|0
|Rottura degli argini del fiume [[Adige]]
|Alle 3.15 del 19 luglio, a seguito di eccezionali piogge, l'[[Adige]] ruppe l'argine a nord di Salorno, all'altezza dell'abitato di [[Laghetti]]. L'acqua inondò l'abitato sommergendolo fino a {{M|6|u=m}}, per tre giorni.
|-
|7-8 ottobre [[1977]]
|Alluvione in [[Piemonte]] e [[Valle d'Aosta]]
|Province di [[Provincia di Asti|Asti]], [[Provincia di Alessandria|Alessandria]], [[Verbano-Cusio-Ossola]], [[Canavese]], bassa [[Valle d'Aosta]], [[Valle Stura]] nella [[città metropolitana di Genova]]
|15 e 2 dispersi
|Nubifragi.
|
|-
|12 ottobre [[1974]]
|Alluvione a [[Castellammare del Golfo]]
|[[Castellammare del Golfo]]
|3
|Esondazione del torrente Petrazzi
|Valanga di fango ed esondazione del torrente soprattutto sul quartiere Petrazzi
|
|-
|7-8 ottobre [[1970]]
|[[Alluvione di Genova del 7 ottobre 1970|Alluvione a Genova]]
|[[Città metropolitana di Genova]]
|44
|Cause naturali e dissesto del territorio.
|Il 7 e l'8 ottobre [[1970]], a [[Genova]] straripano in più punti e travolgono varie parti della città i torrenti [[Bisagno]] [[Polcevera (torrente)|Polcevera]], [[Leira]], [[Chiaravagna]] e Cantarena. Piogge molto intense e localizzate che sono tipiche della costa ligure, {{Citazione necessaria|accumularono circa {{M|900|u=mm}} d'acqua in 24 ore}}. La più colpita fu [[Genova]], ma gravissimi danni ebbero anche in altri 20 comuni delle province di [[Genova]] tra i quali il più colpito fu [[Masone]]. Le vittime furono 44, di cui 35 morti, 8 dispersi. Gli sfollati furono oltre {{formatnum:2000}}.
|-
|2-3 novembre [[1968]]
|[[Alluvione del Piemonte del 1968]]
|[[Provincia di Biella|Biellese]]<ref name= giovi>{{cita web |url=http://www.meteogiornale.it/reportages/read.php?id=2098 |titolo=Biellese: la catastrofica alluvione del novembre 1968 |cognome=Giovi |nome=Angelo |accesso=1º settembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140506171738/http://www.meteogiornale.it/reportages/read.php?id=2098 |dataarchivio=6 maggio 2014 |urlmorto=sì }}</ref>, [[Provincia di Asti|Astigiano]]
|72
|Cause naturali.
|Sommersi interi paesi; nella sola [[Valle Strona di Mosso|Valstrona]] l'alluvione causò 58 morti. Distruzione di edifici e fabbriche così che molte aziende dovettero ricorrere alla cassa integrazione.
|-
|4 novembre [[1966]]
|Alluvione nel [[Triveneto]]
|[[Veneto]], [[Trentino]] e [[Friuli]]
|18 in Trentino<ref>[http://www.sistemazionemontana.provincia.tn.it/documenti/attach/ALLUVIONE_1966.pdf L'alluvione del 1966] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110626123907/http://www.sistemazionemontana.provincia.tn.it/documenti/attach/ALLUVIONE_1966.pdf |data=26 giugno 2011 }}</ref> 20 in Friuli,
 
36 in Veneto<ref>{{Cita web|url=https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/cronaca/18_ottobre_29/spettro-che-fa-paura-l-alluvione-1966-cosa-successe-666e9708-db4d-11e8-b56c-8489a36229d8.shtml|titolo=Lo spettro che fa paura. L’alluvione del 1966: cosa accadde}}</ref>.
|Piogge eccezionali su tutta l'area, unite ad un repentino aumento termico con il rapido disgelo della neve precedentemente caduta in montagna, e ad un fortissimo vento di scirocco che impedì lo sversamento in mare delle acque meteoriche.
|Esondazione di tutti i fiumi dei bacini dell'Adige, Brenta-Bacchiglione, Piave, Livenza e Tagliamento; numerosi i centri urbani sott'acqua, decine di km² di campagna sommersa; gravissimi danni ovunque.
|-
|4 novembre 1966
|[[Alluvione di Venezia del 4 novembre 1966|Alluvione di Venezia]]
|[[Veneto]]
|3
|Fortissimi venti sciroccali (raffiche di 52 nodi).
A questo si aggiunse una disastrosa mareggiata che comportò lo sfondamento in più punti dei ''[[Murazzi (Venezia)|murazzi]]''
|Piazzetta San Marco sotto {{M|1.5|u=m}} e la zona della [[Punta della Salute]] sotto un massimo di {{M|1.94|u=m}}. Danni inestimabili alla struttura ed al patrimonio artistico di [[Venezia]]
|-
|4 novembre [[1966]]
|[[Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966|Alluvione di Firenze]]<ref>Vedi anche [[Alluvione di Pontedera del 4 novembre 1966]]</ref>
|[[Toscana]]
|34
|Eccezionale ondata di maltempo.
|Danni inestimabili anche al notevole patrimonio artistico di [[Firenze]].
|-
|4 novembre [[1966]]
|[[Alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966|Alluvione di Grosseto]]
|[[Toscana]], [[Maremma]]
|1<ref>{{formatnum:1600}} rimasti senza tetto.</ref>
|Rottura degli argini del fiume [[Ombrone]] dovuta al forte maltempo.
|Dieci milioni di metri cubi di acqua e fango inondarono la città, 4500 al secondo, raggiungendo i 4 metri in pochissimo tempo.
|-
|2 settembre [[1965]]
|Alluvione del [[Friuli]]
|[[Latisana]], [[Villa Santina]], [[Codroipo]], [[Pordenone]]
|11
|Forti precipitazioni.
|Sulle montagne del [[Friuli]] cadono fino a {{M|828||u=mm}} in 48 ore ([[Barcis]]). Il fiume [[Tagliamento]] esonda presso [[Villa Santina]] e a sud di [[Codroipo]].
|-
|9 ottobre [[1963]]
|[[Disastro del Vajont]]
|[[Longarone]], [[Erto e Casso]]
|Circa {{formatnum:2000}} (ufficialmente {{formatnum:1917}})
|Tecnici della [[Società Adriatica di Elettricità|SADE]] ed [[Enel|ENEL]]
|Una frana si stacca dal [[Monte Toc]], cade nel bacino della diga e crea un'onda che danneggia [[Erto e Casso]] ed distrugge [[Longarone]].
|-
|23-25 novembre [[1959]]
|Alluvione nel Metapontino
|[[Metaponto]]
|11
|Piogge e dissesto idrogeologico.
|Nell'arco di pochi chilometri, sboccano uno vicino all'altro i cinque fiumi lucani. Quando sono in piena e al contempo il vento soffia verso terra, enormi masse d'acqua inondano una fascia larga una ventina di chilometri caratterizzata da un'intensa attività agricola.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDCategoria=2700&IDNotizia=286093#.TszXP0fmbHs.facebook Gazzetta del Mezzogiorno] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
|-
|5 settembre [[1959]]
|Alluvione ad [[Storia di Ancona|Ancona]]
|[[Ancona]]
|10
|Cause naturali.
|
|-
|25-26 ottobre [[1954]]
|[[Alluvione di Salerno del 25 ottobre 1954|Alluvione di Salerno]]
|[[Vietri sul Mare]], [[Cava de' Tirreni]], [[Salerno]], [[Maiori]], [[Minori (Italia)|Minori]], [[Tramonti]]
|318 e 250 feriti, {{formatnum:5500}} senzatetto
|
|Comincia a piovere verso le ore 17:00 e in meno di 24 ore cadono più di {{M|500|u=mm}} di pioggia. I torrenti in piena trascinano via ponti, strade e case. Numerose frane. Spazzato via il villaggio di [[Molina (Vietri sul Mare)|Molina]]. Per l'immenso apporto di detriti cambia l'aspetto della fascia costiera salernitana.
|-
|21 ottobre [[1953]]
|[[Reggio Calabria]]<ref>[http://wwwdb.gndci.cnr.it/php2/avi/piene_tutto.php?numero_piena=300182&lingua=it Progetto AVI - Archivio Piene - Scheda d'Evento<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|[[Reggio Calabria]]
|51 e 100 dispersi.
|Evento meteo intenso, predisposizione strati geologici superficiali, orografia, rottura argini.
|La fiumana Valanidi, a ovest di Reggio Calabria, raggiunge portate di massa prudenziali di {{M|420|u=m³/s}}. Le falde degradate, per via anche delle elevate pendenze delle pareti del vallone della fiumana, incrementando il peso specifico del liquido, aumentano la forza d'urto della piena. Valore puntale di pioggia di {{M|82.6|u=mm}} 1 ora.
|-
|19 settembre [[1953]]
|Alluvione in [[val Trebbia]]
|[[Genova]], val Trebbia, [[provincia di Genova]], [[provincia di Piacenza]]
|10
|Cause naturali, nubifragi, rottura argini, interruzione strade, frane e dissesto idrogeologico.
|Esondazione del torrente [[Bisagno]] e del [[Trebbia]]. Interruzione [[Strada statale 45 di Val Trebbia|strada statale 45]] e crollo del ponte di Marsaglia di [[Corte Brugnatella]]. Centrali elettriche fuori uso. Ritmo: {{M|280|u=mm}} di pioggia caduti in 4 ore.
|-
|9 luglio [[1953]]
|Alluvione in [[Val Camonica]]
|[[Darfo]], [[Pisogne]], [[Sale Marasino]], [[Vello (Marone)|Vello]], [[Zone]]
|16
|Nubifragi.
|Esondazione dei torrenti [[Bagnadore]] e [[Opolo]]. 3 morti a Marone, 11 a Pisogne e 2 a Zone. Danni per 1 miliardo di [[Lira italiana|Lire]] dell'epoca.<ref>[http://www.maroneacolori.it/modules/wfsection/article.php?articleid=80 Marone, 9 luglio 1953: L'alluvione nelle immagini e nei reportage di allora]</ref>
|-
|14 novembre [[1951]]
|[[Alluvione del Polesine del 14 novembre 1951|Alluvione del Polesine]]
|[[Polesine]]
|84
|
|Cause naturali e dissesto del territorio.
|-
|8 novembre [[1951]]
|Alluvione a Tavernerio
|[[Tavernerio]]
|16
|Frana.
|A seguito di intense piogge ({{M|120|u=mm}} in 24 ore) dalla montagna si staccò una frana che finì nel [[Cosia]], ostruendone il corso e producendone l'esondazione.<ref>[http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/245150_tavernerio_come_genova_60_anni_fa_la_frana_e_lalluvione/ L'alluvione di Tavernerio]</ref>
|-
|14 -19 ottobre [[1951]]
|Calabria: Nardodipace, Africo, Canolo, Careri, Plati.
Sardegna: Gairo, Osini.
|Sicilia, Calabria e Sardegna
|70
|Precipitazioni consistenti, dissesto idrogeologico.
|Calabria: In quattro giorni sono caduti {{M|1770|u=mm}} di pioggia. L'evento meteo intenso ha interessato 67 comuni, provocando 4500 senzatetto, con 1700 abitazioni crollate o inagibili<ref>[http://www.ispro.it/site/content/1951-alluvione-calabria 1951: alluvione in Calabria | ISPRO - Protezione Civile e Difesa Civile<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111013184552/http://www.ispro.it/site/content/1951-alluvione-calabria |data=13 ottobre 2011 }}</ref>.
Sardegna centro-orientale: piogge forti e persistenti, record nei 2 e 3 giorni: {{M|1014|u=mm}} e {{formatnum:1431}} in località Sicca d'Erba, abbandono di alcuni centri decretati non più agibili<ref>[http://www.meteogiornale.it/notizia/7145-1-ottobre-1951-cronaca-della-piu-grande-alluvione-del-900-in-sardegna Ottobre 1951. Cronaca della più grande alluvione del '900 in Sardegna - MeteoGiornale.it]</ref>.
|-
|4 settembre [[1948]]
|[[Alluvione in Piemonte del 1948|Alluvione in Piemonte]]<ref>{{Cita web |url=http://www.israt.it/ebooks_download/ATCO000008.pdf |titolo=L'alluvione del 4 settembre 1948 |accesso=7 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305224304/http://www.israt.it/ebooks_download/ATCO000008.pdf |dataarchivio=5 marzo 2016 |urlmorto=sì }}</ref>
|[[Provincia di Asti]], [[Alba (Italia)|Albese]], [[Chivasso]], Piemonte Orientale
|49
|Cause naturali, piogge consistenti, dissesto idrogeologico.
|Esondazione dei torrenti [[Borbore]], [[Triversa]] e fiume [[Tanaro]]. 16 morti (aumentati a 49 con i violenti nubifragi del 12-14 settembre) oltre 400 senzatetto.
|}
 
== Alluvioni e inondazioni avvenute nel Regno d'Italia fra il 1861 e il 1946 ==