Guerra chimica: differenze tra le versioni

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[[File:mustard gas burns.jpg|thumb|Un soldato con ustioni da iprite, Prima guerra mondiale]]
 
I tedeschifrancesi furono i primi ad utilizzare armi chimiche durante la prima guerra mondiale, ricorrendo a [[gas lacrimogeno]]. Il primo impiego su vasta scala avvenne nella [[Seconda battaglia di Ypres]] (22 aprile [[1915]]), quando i tedeschi attaccarono le truppe francesi, [[Canada|canadesi]] e [[Algeria|algerine]] con gas di cloro. I morti furono pochi, ma gli intossicati furono relativamente numerosi. Un totale di 50.965 tonnellate di agenti polmonari, lacrimogeni e vescicanti furono impiegati dalle due parti su [[fronte occidentale (Prima guerra mondiale)|questo fronte]], tra cui cloro, fosgene e iprite. I rapporti ufficiali dichiararono circa 1.176.500 casi di intossicazione non letale, e 85.000 vittime direttamente causate da agenti chimici durante la guerra.
 
Oggigiorno è ancora frequente che vengano alla luce munizioni inesplose contenenti agenti chimici, quando si scava nei campi di battaglia o nelle zone di deposito, e ciò continua a costituire un rischio per le popolazioni civili soprattutto del [[Belgio]] e della Francia (dove l'impiego fu massimo), meno comunemente in altre zone. I governi belga e francese hanno perciò dovuto predisporre appositi programmi per il trattamento delle munizioni rinvenute.