Incidenti mortali di Formula 1: differenze tra le versioni

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Dei 44 piloti di F1 morti, 32 sono deceduti in incidenti durante i weekend del campionato, 4 in gare non titolate e 8 durante test privati. Alla fine della stagione {{F1|2022}} l'indice di mortalità dei Gran Premi validi per il titolo mondiale, 1079 in totale (comprese le undici edizioni della [[500 Miglia di Indianapolis]] dal {{F1|1950}} al {{F1|1960}} che da sole furono teatro di ben otto decessi), è dello 0,0297.
 
Il britannico [[Cameron Earl]], morto il 18 giugno 1952 durante un ''test drive'' a [[Nuneaton]], nel [[Warwickshire]], fu la prima vittima di un'auto di Formula 1.<ref>{{cita news|lingua=en|titolo=Killed While Testing Racing Car|pubblicazione=The Times|data=19 giugno 1952|p=4}}</ref> Sedici piloti sono morti negli anni 1950'50, undici negli anni 1960'60, dieci negli anni 1970'70 — fra cui l'austriaco [[Jochen Rindt]] nel 1970, unico campione del mondo postumo poiché scomparso durante le qualifiche del [[Gran Premio d'Italia 1970|Gran Premio d'Italia]] a [[Autodromo nazionale di Monza|Monza]] —, quattro negli anni 1980'80, due negli anni 1990'90 e uno negli anni 2010'10.
 
La morte nel 1973 dell'astro nascente francese [[François Cevert]] nelle prove del [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1973|Gran Premio degli Stati Uniti]] a [[Watkins Glen International|Watkins Glen]], in un'epoca in cui queste tragedie erano più frequenti, portò a un primo ripensamento sulla sicurezza dei piloti di F1: scosso dalla scomparsa dell'amico e compagno di squadra, [[Jackie Stewart]] fu uno dei primi a impegnarsi attivamente contribuendo, dagli anni 1970 in poi, a rendere più sicura la categoria.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.telegraph.co.uk/sport/motorsport/formulaone/11472534/Sir-Jackie-Stewart-says-he-has-never-had-a-conversation-with-Formula-One-Champion-Lewis-Hamilton.html|titolo=Sir Jackie Stewart: Formula One's good old days were actually the bad days|autore=Daniel Johnson|data=14 marzo 2015}}</ref>