Sorelle Mirabal: differenze tra le versioni

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La ribellione e l'impegno di queste tre giovani donne di fronte alle atrocità del regime presero il via con la costituzione nel 1960 del "Movimento 14 giugno", sotto la direzione di Manolo Travares Justo, dove prima Minerva e poi anche María Teresa usarono come nome in codice ''Mariposas'' ("Farfalle").
 
Questo gruppo politico clandestino si espanse in tutto il paese, strutturato in nuclei i quali combatterono la dittatura. Nel gennaio del 1960 il movimento venne scoperto dalla polizia segreta di Trujillo, il SIM (''Servico de Inteligencia Militar''), e i suoi membri vennero perseguiti e incarcerati; tra questi le sorelle Mirabal e i rispettivi mariti. Molti dei prigionieri vennero inviati al carcere di “La 40” (carcere di tortura e morte). Le sorelle vennero liberate alcuni mesi dopo, ma i loro coniugi restarono reclusi. Il 25 novembre 1960 le sorelle Mirabal, accompagnate dall'autista Rufino de la Cruz, andarono a fare visita ai mariti Manolo e Leandro, trasferiti nel carcere della città di Puerto Plata. L'auto sulla quale viaggiavano le tre sorelle e l'autista venne intercettata e i passeggeri vennero costretti a scendere dal veicolo e condotti in un luogo appartato, una piantagione di canna da zucchero, dove vennero prima stuprate poi uccisi a bastonate; i loro corpi vennero poi rimessi nel veicolo sul quale stavano viaggiando, che venne fatto precipitare da un dirupo per simulare un incidente.
 
Con la morte delle sorelle Mirabal, Trujillo credette di aver eliminato un problema, ma ciò causò grandi ripercussioni nell'opinione pubblica dominicana (nonostante la censura): molte coscienze si scossero e il movimento culminò con l'assassinio di Trujillo nel 1961.