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I '''cappelletti''' sono un formato di [[Pasta#Pasta all'uovo|pasta all'uovo ripiena]] [[Tradizione#Antropologia|tradizionale]] della [[cucina ferrarese]] e [[cucina romagnola|romagnola]]. Sono diffusi, seppur con differenti dimensioni e ripieni, anche nelle province emiliane di [[provincia di Ferrara|Ferrara]] e [[provincia di Reggio Emilia|Reggio Emilia]], nelle [[Marche]] e in [[Umbria]]. Sono così chiamati per la forma caratteristica che ricorda un cappello. Si ottengono tagliando la sfoglia di pasta in quadrati, al centro dei quali viene posto il [[ripieno]]. La pasta viene quindi piegata in due a triangolo, unendo poi, sovrapponendole, due estremità. Vengono serviti tradizionalmente in [[brodo]] di carne. Rispetto ai [[tortellini]], hanno una diversa forma (sono chiusi senza lasciare la cavità centrale), maggiori dimensioni, pasta più spessa e ripieno differente. Nella [[provincia di Parma]] il termine cappelletti (''caplèt'') è spesso usato come sinonimo di un prodotto diverso, gli [[anolini]].
 
== Storia ==
Originari dell’[[Emilia-Romagna]], i cappelletti trovano le loro origini in epoca medievale e rinascimentale. Tipici del ferrarese, una prima menzione si trova nelle ricette del celebre cuoco cinquecentesco [[Cristoforo di Messisbugo]].
In [[Romagna]], il primo riferimento storico certo sulla preparazione dei cappelletti sembra risalire al 1811<ref>{{Cita web|url=https://www.rimini.com/storia/i-cappelletti|titolo=I cappelletti - I piatti - Rimini.com|sito=www.rimini.com|accesso=2023-02-26}}</ref>. In seguito la ricetta si è diffusa in [[Emilia]]<ref name="Messaggero">{{Cita|ilmessaggero}}.</ref>, successivamente nelle [[Marche]]<ref name="ortolani">Cristina Ortolani, ''L'Italia della pasta'', Touring Editore, 2003 (pagina 86). ISBN 9788836529339.</ref> e quindi più tardi anche in [[Umbria]].
 
La ricetta si è poi rapidamente diffusa nel resto d’Emilia e Romagna, dove sono diventati emblema di tradizione. In [[Romagna]], il primo riferimento storico certo sulla preparazione dei cappelletti sembra risalire al 1811<ref>{{Cita web|url=https://www.rimini.com/storia/i-cappelletti|titolo=I cappelletti - I piatti - Rimini.com|sito=www.rimini.com|accesso=2023-02-26}}</ref>. Ine seguitoda la ricetta si è diffusa in [[Emilia]]<refseguito name="Messaggero">{{Cita|ilmessaggero}}.</ref>,sono successivamentegiunti nelle [[Marche]]<ref name="ortolani">Cristina Ortolani, ''L'Italia della pasta'', Touring Editore, 2003 (pagina 86). ISBN 9788836529339.</ref> e quindi più tardi anche in [[Umbria]].
 
== Zone di produzione ==