Museo civico archeologico Giovanni Rambotti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 57:
===Strumenti agricoli===
Per lavorare la terra, oltre all’aratro esposto in una sala dedicata, esistevano anche attrezzi più leggeri: zappette o piccoli picconi in corno, per dissodare le zolle più compatte, e zappette in legno per i terreni più teneri. Giunte a maturazione le colture, era necessario mietere il raccolto. A questo scopo furono inventati, nel tempo, diversi tipi di strumenti: coltelli messori e falcetti[[File:Museo Rambotti - St 65824 - Aratro - Lavagnone.jpg|thumb| L'aratro del [[Lavagnone]]]]
 
===Gli utensili preistorici in pietra scheggiata===
Sono stati rinvenuti diversi strumenti di pietra scheggiata il cui uso non è stato definito con precisione. Data la loro forma si pensa fossero utilizzati per tagliare la carne, lavorare il legno e dare forma alle pelli. Ci sono delle classificazioni comuni per gli strumenti del Paleolitico medio superiore, per il Mesolitico, per il Neolitico e in parte per l'età del Rame e del Bronzo. Le tipologie fondamentali degli strumenti sono le seguenti: bulini, grattatoi, lame a dorso, punte a dorso, troncature, perforatori, armature geometriche, punte e pezzi scagliati. Le lame e le punte a dorso avevano il bordo affilato e possono essere paragonate ai nostri coltelli taglienti.
Possiamo paragonare i bulini agli scalpelli, in quanto servivano per scalfire il legno, osso e corno e per eseguire incisioni a scopo decorativo.
I perforatori erano utili per forare il legno, l'osso e la pelle. Le lame denticolate servivano per decorticare e squadrare il legno e per preparare le frecce. Tra gli strumenti più facili da comprendere in relazione al loro uso ci sono le punte destinate a essere immanicate come cuspidi di freccia o come lame di pugnale.
 
===Manufatti in legno===