Naturalismo (letteratura): differenze tra le versioni
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Nel [[saggio]] su ''[[Il romanzo sperimentale]]'' ("''Le roman expérimental''") che raccoglie gli scritti teorici di Zola pubblicato nel [[1880]] e che viene considerato l'unico [[Manifesto (programma)|Manifesto]] del naturalismo, egli definisce il romanzo ''"una conseguenza dell'evoluzione scientifica del secolo; esso è, in una parola, la letteratura della nostra età scientifica, come la letteratura classica e romantica corrispondeva a un'età di scolastica e di teologia"'' e aggiunge che ''"Il romanziere muove alla ricerca di una verità... È innegabile che il romanzo naturalista, quale ora lo intendiamo, sia un vero e proprio esperimento che il romanziere compie sull'uomo, con l'aiuto dell'osservatore"''<ref>Émile Zola, ''Il romanzo sperimentale'', traduzione di Ida Zaffagnini, Pratiche, [[Salerno]], 1980, pagine 6-8</ref>. Nel Saggio di apertura di quest'opera troviamo il programma letterario dello scrittore che, in sintesi, conferisce una serie di regole che caratterizzano un romanziere:Il romanziere deve far proprio il metodo sperimentale e deve applicarlo ai fenomeni della società, deve poi scrutare scrupolosamente i personaggi principali dei racconti e collocarli in contesti ambientali precisi. Infine un romanziere, deve rispettare i canoni dell'impersonalità secondo cui nei romanzi, non devono trasparire i sentimenti dello scrittore, che deve tenersi fuori dal racconto.
Nel 1881 Zola pubblica
L'opera comprende inoltre il divertente capitolo "La Critique et le Public".
"È un libro fondamentale per gli amanti del Teatro, a tratti appassionatamente polemico, scritto con verve e ironia." (Stefano Gargano).
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