Storia della Serie A: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Ripristino manuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 188:
Argomentazioni similari al «gol di Turone» trovarono nuova linfa nel [[Serie A 1981-1982|1981-1982]], quando il testa a testa tra la Juventus e la Fiorentina di [[Giancarlo Antognoni]] si risolse solo all'ultimo turno, il 16 maggio 1982, in occasione del quale un gol dei toscani in casa di un pericolante Cagliari fu annullato, tra le recriminazioni dei giocatori viola, mentre in trasferta contro il {{Calcio Catanzaro|N}} un [[Calcio di rigore|rigore]] di [[Liam Brady]] premiava i bianconeri consegnando loro il ventesimo scudetto, quello della «seconda stella».<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Juventus/Primo_Piano/2009/01/22/juvefiorentina.shtml|titolo=Quell'antica ruggine tra Juve e Fiorentina|autore=Giuseppe Bagnati|data=22 gennaio 2009}}</ref> Si trattò del primo successo per una squadra [[Sponsorizzazioni nel calcio italiano|sponsorizzata]], vista la liberalizzazione avvenuta a inizio stagione circa la presenza di marchi pubblicitari sulle uniformi. L'[[Serie A 1982-1983|anno dopo]] la Roma di [[Bruno Conti]] e [[Paulo Roberto Falcão|Falcão]] tornò al titolo a quarantuno anni da quello del 1941-1942. La lotta fra Juventus e Roma divenne una «classica» degli anni 1980, e vide imporsi ancora una volta i bianconeri nel [[Serie A 1983-1984|1983-1984]].
 
Con la Juventus impegnata nell'inseguire il successo in [[Coppa dei Campioni 1984-1985|Coppa dei Campioni]], il campionato [[Serie A 1984-1985|1984-1985]] (che passò agli annali anche per il numero massimo di spettatori negli stadi tra paganti e abbonati nella storia del girone unico, circa trentottomila a partita) vide concretizzarsi il successo di una provinciale: sei decenni dopo l'epopea della Pro Vercelli, fu ill'[[Hellas Verona Football Club|Hellas Verona]] di [[Osvaldo Bagnoli]] e del capitano [[Roberto Tricella]] ad apporre per la prima e finora unica volta il suo nome nell'albo d'oro dello scudetto. I veneti, tornati da tre stagioni in Serie A, mae subito capaci di mantenersi stabilmente nelle zone alte della graduatoria, arrivarono quell'anno al salto di qualità grazie a due campioni stranieri, il tedesco [[Hans-Peter Briegel|Briegel]] e il danese [[Preben Elkjær Larsen|Elkjær]], inseriti in un'intelaiatura composta in gran parte da comprimari "bocciati" dalle grandi squadre, tra cui [[Claudio Garella|Garella]], [[Pietro Fanna|Fanna]], [[Antonio Di Gennaro (calciatore)|Di Gennaro]] e [[Giuseppe Galderisi|Galderisi]]. Al termine di una stagione che li vide battagliare contro Inter e Torino, la matematica certezza del titolo arrivò il 12 maggio 1985 col pareggio sul campo dell'{{Calcio Atalanta|N}}, un 1-1 che diede ai gialloblù il punto decisivo per respingere gli ultimi assalti delle inseguitrici. Era dallaLa vittoria delladello Novesescudetto nelda 1922,parte chedi una squadra di una città non capoluogo di regione non chiudevaaccadeva ladai classificatempi davantidel atrionfo tutti,della Novese nel 1922 e maida piùallora, sarebbead accadutooggi, neinon decenniè amai più venireaccaduta.<ref name=Mura2>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2015/05/12/scudetto-verona-1985/|titolo=L'irripetibile scudetto del Verona|data=12 maggio 2015}}</ref><ref name=Falcini2>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/20/hellas-verona-lultima-volta-di-una-provinciale-in-paradiso-30-anni-fa-lo-scudetto-bagnoli-memoria-piu-viva-che-mai/1701627/11/|titolo=Hellas Verona, l'ultima volta di una provinciale in paradiso. 30 anni fa lo scudetto. Bagnoli: "Memoria più viva che mai"|autore=Dario Falcini|data=20 maggio 2015}}</ref>
[[File:Hellas Verona, Serie A 1984-85.jpg|thumb|left|I festeggiamenti del {{Calcio Verona|N}}, che nel 1985 rinverdì i fasti delle cosiddette «provinciali» d'inizio Novecento grazie a uno storico scudetto]]
 
Riga 195:
La favola del Verona durò lo spazio di un'estate, dato che già dall'edizione [[Serie A 1985-1986|1985-1986]] si ripropose una lotta al vertice tra due grandi squadre, la Juventus di Trapattoni e la Roma di [[Sven-Göran Eriksson]], l'ultimo atto di un dualismo che infiammò gran parte di questo decennio. Quando tutti si aspettavano un trionfo della Roma, che riuscì a riacciuffare nella tornata conclusiva una Juventus invece in frenata dopo un ottimo girone di andata, al penultimo turno proprio la Roma ebbe una disfatta andando a perdere in casa contro un {{Calcio Lecce|N}} già da tempo retrocesso, lasciando la porta aperta a un nuovo successo della Juventus. Fu il nono titolo in un quindicennio per la gestione Boniperti, che di fatto chiuse uno dei cicli più vittoriosi nella storia del campionato italiano.
 
==== Il Napoli di Maradona, il Milan di Berlusconi e Sacchi e l'Inter «dei record» ====
L'inverno 1985 fu molto tormentato per un Milan da qualche anno in declino, incapace sul campo di competere ai vertici, contestato dalla tifoseria e spaventato da un concreto rischio di fallimento: fu ill'imprenditore milanese del magnatesettore televisivo [[Silvio Berlusconi]], futuro [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio]] per quattro volte, a salvare la società all'inizio del 1986. Con l'insediamento del nuovo ''patron'' ebbe inizio per i rossoneri uno tra i migliori cicli nella storia del calcio mondiale, che nel successivo trentennio porterà ain casa Milanorossonera ben ventinove trofei.<ref>{{cita web|url=https://sports.bwin.it/it/news/calcio/31-anni-29-trofei-l-eredita-del-milan-di-berlusconi,104279.html|titolo=31 anni, 29 trofei, una rivoluzione copernicana. L’eredità del Milan di Silvio Berlusconi|autore=Niccolò Franchini|data=26 aprile 2017|accesso=2 maggio 2017|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Diego_Maradona_1987.jpg|thumb|[[Diego Armando Maradona]], fuoriclasse del {{Calcio Napoli|N}} per 2 volte campione d'Italia a fine anni 1980]]
 
Nell'immediato, tuttavia, il campionato [[Serie A 1986-1987|1986-1987]] fu appannaggio del Napoli di Maradona, che trascinò la squadra al comando della classifica cogliendo il primo scudetto della loro storia. Gli azzurri del presidente [[Corrado Ferlaino]] riuscirono a prendere il comando il 9 novembre 1986, dopo avere battuto la Juventus nello scontro diretto al Comunale di Torino, ''a posteriori'' in un simbolico passaggio di consegne. Da quel momento in poi il Napoli non lasciò più la testa della classifica, anche se ci furono dei momenti in cui altre squadre si avvicinarono, in particolare l'Inter di Trapattoni, ma due sconfitte consecutive allontanarono i nerazzurri e permisero ai campani di festeggiare lo scudetto il 10 maggio 1987, dopo il pareggio al [[Stadio San Paolo|San Paolo]] contro la Fiorentina; quella gara è ricordata anche per il primo gol in Serie A segnato da quello che sarebbe diventato un ventenneimportante attaccantetalento delladel Fiorentinacalcio italiano, [[Roberto Baggio]], all'epoca ventenne attaccante della Fiorentina. Fu la prima squadra del [[Sud Italia]] continentale ad aggiudicarsi lo scudetto, la seconda in assoluto del Mezzogiorno dopo il trionfo del Cagliari di 17 anni prima.
 
In estate il Milan di Silvio Berlusconi si attivò sul mercato e portò a Milano i due olandesi [[Ruud Gullit]] e [[Marco van Basten]], il centrocampista [[Carlo Ancelotti]] e l'allenatore [[Arrigo Sacchi]], questo ultimo seguace del [[4-4-2]], del [[Difesa a zona|gioco a zona]] e del [[calcio totale]]. Il Milan partì bene, ma fu il Napoli ad andare in fuga. Il successo del Milan nello scontro diretto di San Siro parve un episodio isolato fino a Pasqua, allorché il Napoli accusò un periodo negativo. Dopo essere stato sconfitto anche al San Paolo il Napoli non vinse neppure le gare rimanenti, finché un pareggio in trasferta contro il {{Calcio Como|N}} all'ultima giornata riconsegnò al Milan lo scudetto dopo nove anni.
[[File:Lothar Matthäus (1991-1992).jpg|thumb|left|[[Lothar Matthäus]], stella dell'Inter che conquistò lo «scudetto dei record» nel 1989]]
 
Nella stagione [[Serie A 1988-1989|1988-1989]] il campionato tornò a comporsi di diciotto partecipanti, e vide aumentare il numero di stranieri da schierare in campo da due a tre. L'Inter di Trapattoni, che si era rinforzato con la stella tedesca [[Lothar Matthäus]], si rese protagonista di un campionato che riuscì a dominare sotto ogni aspetto, passato agli annali come lo «scudetto dei record» per via dei vari primati conseguiti — su tutti i 58 punti in classifica, vetta rimasta ineguagliata nell'era dei [[Calcolo dei punti nello sport|due punti a vittoria]].<ref>{{cita web|url=https://it.sports.yahoo.com/blog/top-flop/le-squadre-pi%C3%B9-forti-di-sempre-in-serie-a--l-inter-dei-record-155852708.html|titolo=Le squadre più forti di sempre in Serie A: l'Inter dei record|autore=Alessandro Brunetti|data=14 marzo 2015|urlarchivio=https://archive.today/20160128234337/https://it.sports.yahoo.com/blog/top-flop/le-squadre-pi%C3%B9-forti-di-sempre-in-serie-a--l-inter-dei-record-155852708.html|dataarchivio=28 gennaio 2016|accesso=28 gennaio 2016|urlmorto=no}}</ref> Diversa fu l'[[Serie A 1989-1990|annata successiva]]: i campioni uscenti dell'Inter interruppero presto la propria serie positiva, con Napoli e Milan a tornare in testa. Se l'andata fu appannaggio azzurro, il ritorno vide l'avanzata rossonera che fruttò loro il primato. Tuttavia, dopoDopo risultati alterni e qualche polemica extrasportiva,<ref>{{cita news|autore=Gianni Brera|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/04/10/in-volata-vincera-il-caso.html|titolo=In volata vincerà il caso...|pubblicazione=la Repubblica|data=10 aprile 1990}}</ref><ref>{{cita news|autore=Fabrizio Bocca|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/04/22/napoli-cosi-sia.html|titolo=Napoli 0-2, e così sia|pubblicazione=la Repubblica|data=22 aprile 1990}}</ref><ref>{{cita news|autore=Beniamino Placido|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/04/11/se-la-moneta-da-cento-va-al.html|titolo=Se la moneta da cento va al processo del lunedì...|pubblicazione=la Repubblica|data=11 aprile 1990}}</ref> fu il Napoli di Maradona e [[Careca]] a ratificare il suo secondo scudetto.<ref>{{cita news|autore=Gianni Mura|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/04/29/addio-campionato-amaro.html|titolo=Addio, campionato amaro...|pubblicazione=la Repubblica|data=29 aprile 1990}}</ref>
 
Per il Napoli fu l'ultima stagione di successi: Maradona lasciò la squadra per tornare in patria allorché risultò positivo al test [[Doping|antidoping]] dopo la partita contro il {{Calcio Bari|N}} e per il Napoli fu l'inizio di un declino che nel giro di un quindicennio lo avrebbe portato prima al fallimento e poi alla rifondazione dalla [[Serie C1 2004-2005#Girone B|Serie C1]]. La stagione 1989-1990 passò alla storia anche in Europa, con la Serie A che riuscì a monopolizzare tutte e tre le competizioni organizzate dalla [[UEFA]]: il Milan conquistò la [[Coppa dei Campioni 1989-1990|Coppa dei Campioni]], la Sampdoria trionfò in [[Coppa delle Coppe 1989-1990|Coppa delle Coppe]], e infine la Juventus si aggiudicò la [[Coppa UEFA 1989-1990|Coppa UEFA]] battendo peraltro nella [[Finale della Coppa UEFA 1989-1990|doppia finale]] un'altra compagine italiana, la Fiorentina.
Riga 212:
[[File:UC Sampdoria 1991-92 - Gianluca Vialli, Roberto Mancini.jpg|thumb|I «gemelli del gol» [[Gianluca Vialli]] e [[Roberto Mancini]], trascinatori della {{Calcio Sampdoria|N}} campione d'Italia nel 1991]]
 
Il nuovo [[Serie A 1990-1991|campionato]] vide molte squadre inizialmente in vetta, tra cui figuravano il Milan, l'Inter, la Juventus, una Sampdoria ormai stabilmente ai vertici e la sorprendente matricola {{Calcio Parma|N}} dell'ambizioso ''patron'' [[Calisto Tanzi]], già fondatore e proprietario del gruppo alimentare [[Parmalat]]. Fuori dai giochi invece i campioni uscenti del Napoli anche per via della squalifica doping comminata al loro trascinatore Maradona. Inoltre dopoDopo la pausa natalizia il Napoli perse svariati elementi ed emersero Inter, Milan e Sampdoria. Furono gli scontri diretti a sancire il predominio della Sampdoria: battendo il Milan a [[Stadio Luigi Ferraris|Marassi]] e l'Inter a San Siro, la Sampdoria del presidente [[Paolo Mantovani]] e dell'allenatore [[Jugoslavia|jugoslavo]] [[Vujadin Boškov]], trascinata in campo dai «gemelli del gol» [[Gianluca Vialli]] e [[Roberto Mancini]], colse il suo primo e finora unico scudetto.
 
Frattanto il Milan, principale deluso del 1991, liberòsostituì Sacchi, perpassato laad nazionaleallenare italianala e[[Nazionale affidòdi lacalcio panchinadell'Italia|nazionale aitaliana]], con [[Fabio Capello]], il quale rigenerò lo spogliatoio costruendo una stagione in cui i rossoneri non ebbero rivali: vinsee vinsero il [[Serie A 1991-1992|titolo]] distanziando ampiamente la Juventus di Trapattoni e Roberto Baggio, chiudendo il torneo imbattuti (eguagliando il Perugia del 1978-1979 e diventando la prima squadra a vincere lo scudetto senza mai perdere una partita) e guadagnandosi così l'appellativo di «Invincibili». Anche la [[Serie A 1992-1993|stagione successiva]] fu appannaggio del Milan, che conobbe la sua prima sconfitta — dopo una serie d'imbattibilità durata 58 gare — il 21 marzo 1993 a Milano contro il Parma, con una rete di [[Faustino Asprilla]]; solo l'Inter di Bagnoli tentò l'inseguimento, tuttavia fugato dall'esito dei due derby meneghini.
[[File:Marco van Basten - Milan AC 1990-91.jpg|thumb|upright|left|[[Marco van Basten]], centravanti del cosiddetto «Milan degli Invincibili» al vertice nei primi anni 1990]]
 
Le partenze nell'estate 1993 di Gullit e [[Frank Rijkaard]], unite ai continui guai fisici di van Basten che lo porteranno a un precoreprecoce ritiro, sembrarono suggerire un cambio di strategia da parte del Milan: Capello valorizzò soprattutto la difesa, guidata dal capitano della nazionaleda [[Franco Baresi]], in quel periodo capitano sia dei rossoneri che della nazionale.<ref>Il Milan vinse i titoli del [[Serie A 1992-1993|1993]] e del [[Serie A 1993-1994|1994]] col medesimo punteggio in classifica, ma rispetto alla precedente annata nel 1994 sostanzialmente dimezzò sia i gol fatti sia quelli subiti, chiudendo con 15 marcature al passivo, una delle medie più basse di tutta la storia della Serie A.</ref> La principale inseguitrice del Milan fu la Juventus, a cui si aggiunse la Sampdoria, ma il Milan seppe tenere testa agli avversari cogliendo il terzo scudetto consecutivo e collezionando una striscia di successi che non si verificava dai tempi del Grande Torino. A completare il tutto giunse anche la vittoria nella [[Finale della UEFA Champions League 1993-1994|finale di Champions League]] sul {{Calcio Barcellona|N}} per 4-0, che permise al Milan di cogliere quell'accoppiata che anche all'Inter era riuscita nel 1965. [[Serie A 1993-1994|Quell'anno]] il Milan seppe sfruttare i gol di un attaccante che l'assenza di van Basten aveva promossoportato alla promozione a titolare, [[Daniele Massaro]], oltre alle giocate del montenegrino [[Dejan Savićević]]. Negli stessi anni il [[Serie B 1990-1991|neopromosso]] {{Calcio Foggia|N}} didel tecnico [[Cecoslovacchia|cecoslovacco]] [[Zdeněk Zeman]], grazie al modulo [[4-3-3]] e al suo gioco vivace, portò una ventata di novità nelnella massima serie del calcio italiano.
 
==== La Juventus di Lippi ====
Riga 254:
==== Lo scandalo di Calciopoli ====
{{vedi anche|Calciopoli}}
Il 2 maggio 2005 la Procura della Repubblica di Napoli iscrisse nel registro degli indagati con l'ipotesi di frode sportiva numerosi dirigenti di club calcistici italiani. Secondo gli inquirenti questi si sarebberoerano adoperati per accomodare varie gare del campionato 2004-2005 tramite la costruzione di un sistema di potere in grado di condizionare la classe arbitrale, come parte di una più ampia macchinazione in grado d'influenzare l'attività della FIGC ai massimi livelli. In seguito al coinvolgimento diretto nello scandalo del presidente federale [[Franco Carraro]] e del suo vice Innocenzo Mazzini, la FIGC venne commissariata pochi giorni dopo dal [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]].
[[File:Austria vs. Russia 20141115 (117).jpg|thumb|left|L'allenatore [[Fabio Capello]], già vincente sulle panchine di Milan e Roma, e alla guida della Juventus travolta dallo scandalo [[Calciopoli]]]]
 
Furono inquisite varie società, accusate di essersi rivolte al dirigente juventino Moggi per ottenere indebiti favori: oltre alla Juventus anche la Fiorentina, la Lazio, il Milan e la Reggina risultarono coinvolte nello scandalo, battezzato [[Calciopoli]], che sfociò in sentenze capaci di rivoluzionare bruscamente lo «''[[status quo]]''» del calcio nazionale. La Juventus venne retrocessa d'ufficio in [[Serie B 2006-2007|Serie B]], categoria in cui si ritrovò a giocare per la prima volta nella sua storia, subendoe subì contestualmente la revoca del titolo 2004-2005 e la non assegnazione di quello 2005-2006, mentre il Milan passò dal secondo al terzo posto in classifica, Fiorentina e Lazio si videro private della qualificazione alle competizioni europee e alla Reggina furono comminate penalizzazioni da scontare nella [[Serie A 2006-2007|stagione entrante]].
 
==== Gli anni dell'Inter ====
Gli effetti di Calciopoli lasciarono strada libera all'Inter, unica delle tre «grandi» a non subire sanzioni da parte della giustizia sportiva, che approfittando anche del "vuoto" creatosi nella concorrenza tornò alla ribalta dopo oltre un quindicennio, finendo per egemonizzare il calcio nazionale nella seconda metà degli anni 2000. L'Inter di [[Roberto Mancini]], questo ultimo nel frattempo divenuto allenatore, dapprima beneficiarono dell'assegnazione a tavolino del titolo 2005-2006 da parte della FIGC e vinsero poi facilmente il campionato 2006-2007, staccando la più diretta rivale Roma di 22 punti grazie all'apporto di due pedine prelevate dalla Juventus appena declassata, [[Zlatan Ibrahimović]] e [[Patrick Vieira]]. Nell'annata in cui l'Inter stabilì diversi primati si segnalò nella parte bassa della graduatoria anche la salvezza della Reggina di [[Walter Mazzarri]], che nonostante una forte penalizzazione di -11 riuscì comunque a evitare la retrocessione. Anche altre squadre coinvolte nello scandalo vennero penalizzate; si segnalò soprattutto la Fiorentina, che senza il -15 inflitto si sarebbe classificata al terzo posto, piazzamento finale occupato dalla Lazio che scontava a sua volta un -3, ma che sarebbe potuto essere di un Milan anch'esso penalizzato con un -8.
[[File:Javier Zanetti FC Internazionale.jpg|thumb|upright|[[Javier Zanetti]], 19 stagioni all'Inter di cui 13 da capitano e 5 scudetti consecutivi nella seconda parte degli anni 2000]]
 
Il torneo dell'[[Serie A 2007-2008|anno successivo]] vide il ritorno in Serie A della rinnovata Juventus di [[Claudio Ranieri]] insiemee alledelle blasonate Genoa e Napoli, entrambe protagoniste di una doppia promozione dalla [[Lega Pro|Serie C1]]. A vincere fu ancora l'Inter, che si aggiudicò il titolo all'ultima giornata battendo 2-0 un Parma ormai lontano dai fasti degli anni 1990 e così condannato alla Serie B dopo diciotto anni, staccando di misura la Roma di [[Luciano Spalletti]] che pure era stata capace di una rimonta e che era andata all'intervallo del turno conclusivo con un virtuale punto di vantaggio sull'Inter.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/05_Maggio/18/parmainter.shtml|titolo=Ibra torna e decide, scudetto all'Inter|autore=Riccardo Pratesi|data=18 maggio 2008}}</ref>
 
Nel campionato [[Serie A 2008-2009|2008-2009]] l'Inter sostituì Mancini con l'approdo dell'allenatore portoghese [[José Mourinho]] l'Intere si confermò ancora campione d'Italia, portandosi in testa già dal girone di andata e nonostante la resistenza delle storiche rivali Juventus e Milan, che si alternarono al secondo posto per poi chiudere a pari punti, ampiamente staccate a dieci punti dall'Inter al suo diciassettesimo scudetto.
 
Nella [[Serie A 2009-2010|stagione successiva]] arrivò il quinto titolo consecutivo per l'Inter. Il campionato fu caratterizzato ancora una volta dal dualismo con la Roma, con un testa a testa conclusosi all'ultima giornata in favore dei campioni uscenti. Questa volta la Roma, che nel frattempo avevanoaveva affidato la panchina a Ranieri, si inserironoinserì nella lotta tra Inter e Milan recuperando uno svantaggio di 14 punti e arrivando in testa alla classifica, facendosi però nuovamente scavalcare dall'Inter. Grazie anche alle reti del neoacquisto argentino [[Diego Milito]], l'Inter arricchì la sua trionfale stagione con le vittoriavittorie della [[UEFA Champions League 2009-2010|Champions League]], che ai nerazzurri mancava da 45 anni, e della [[Coppa Italia 2009-2010|Coppa Italia]], divenendo così il primo e finora unico club italiano a centrare il più prestigioso ''[[treble]]'' continentale.
 
=== Anni 2010 ===
Riga 273:
[[File:Zlatan Ibrahimovic (11668830745).jpg|thumb|upright|left|[[Zlatan Ibrahimović]], oltre ai 5 scudetti conquistati tra Inter e Milan, è stato il primo calciatore a bissare il titolo di miglior marcatore della Serie A con 2 club diversi]]
 
Nella stagione [[Serie A 2010-2011|2010-2011]] si assistette al ritorno al successo del Milan, passatola incui manoguida delltecnica era stata affidata all'emergente [[Massimiliano Allegri]],<ref name="Ceretti">{{cita web|autore=Giuseppe Ceretti|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-04-29/vinto-scudetto-milan-costruito-153620.shtml?uuid=Aap4MwSD|titolo=Chi ha vinto lo scudetto? Il Milan costruito da Allegri|data=29 aprile 2011}}</ref> che andò incontro a una lotta per il primato abbastanza combattuta e nonostante un avvio altalenante, oltre a numerosi acciacchi fisici di una rosa dall'alta età media,<ref name="Bocca">{{cita web|autore=Fabrizio Bocca|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/milan/2011/04/29/news/speciale_scudetto_bocca-15530650/|titolo=Scudetto svolta tolto all'Inter|data=29 aprile 2011}}</ref> emerse presto quale capolista grazie soprattutto a un'efficace retroguardia, retta dal duo Nesta-[[Thiago Silva]] e dall'ancora valido Abbiati in porta, nonché ai gol di Ibrahimović.<ref name="Ceretti"/><ref name="Bocca"/> A rintuzzare il cammino del Milan pensarono i concittadini dell'Inter, ormai alla fine di un ciclo, ma in parte rigenerati dall'arrivo a stagione in corso didel brasiliano [[Leonardo Nascimento de Araújo|Leonardo]] in sostituzione dello spagnolo [[Rafael Benítez]] in panchina, oltre che al sempre più competitivo Napoli di Mazzarri, riportato in pochi anni ai vertici dal presidente [[Aurelio De Laurentiis]]. Queste contesero il titolo al Milan financo alle ultime giornate, in particolare l'Inter, che riavvicinatasi in primavera sino a -2 di fatto abdicò dopo la netta sconfitta nel derby del 2 aprile 2011.<ref name="Bocca"/> Il successivo 7 maggio all'Olimpico di Roma al Milan bastò un pareggio a reti bianche con la Roma per festeggiare dopo sette anni un nuovo scudetto.<ref>{{cita web|autore=Gaetano De Stefano|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Calcio/Milan_scudetto/07-05-2011/milan-campione-d-italia-801114590386.shtml|titolo=Milan campione d'Italia. A Roma basta lo 0-0|data=7 maggio 2011}}</ref> Dietro il trio di testa si issò l'Udinese, provinciale che raggiunse a sorpresa la qualificazione alla [[UEFA Champions League 2011-2012|Champions League]].
 
Al di la dei risultati sportivi, tuttavia, il movimento calcistico italiano e di riflesso la Serie A confermarono in questi anni la loro flessione in Europa, perdendo una posizione nel coefficiente UEFA a vantaggio della Germania, attestandosi al quarto posto dietro anche a Inghilterra e Spagna, rispettivamente al primo e secondo posto.
 
==== I nove titoli consecutivi della Juventus ====
Ancora segnata dai fatti dell'estate 2006, una Juventus nel frattempo caduta in una crisi tecnico-societaria aveva toccato il punto più basso nel biennio 2009-2011 con due deludenti settimi posti consecutivi, l'ultimo dei quali era inoltre costato, a vent'anni dall'ultimo precedente, la mancata qualificazione alle competizioni europee. Per risalire la china, già dal 2010 era in atto una profonda ristrutturazione interna che, tra gli altri, aveva riportato alla presidenza l'imprenditore [[Andrea Agnelli]], quarto esponente della [[Agnelli (famiglia)|dinastia torinese]] a occupare la massima carica dirigenziale del club.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Juventus/28-04-2010/juve-ritorno-antico-603797518554.shtml|titolo=Juve, ritorno all'antico. Andrea Agnelli presidente|autore=Luca Curino|data=28 aprile 2010}}</ref> Tale processo andò a completarsi nell'estate 2011 con l'arrivo in panchina delladell'ex ''bandiera'' bianconera [[Antonio Conte]],<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Juventus/31-05-2011/agnelli-punta-tutto-conte-801413642484.shtml|titolo=Ufficiale, Conte alla Juve. Il tecnico: "Ritorno a casa"|autore=Alberto Mauro|data=31 maggio 2011}}</ref> cui venne affidata una rinnovata squadra che, a pochi punti fermi del passato come Buffon in porta, [[Giorgio Chiellini]] in difesa e il capitano Del Piero di lì al passovicino dall'addio, vedeva volti nuovi come [[Andrea Pirlo]]<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/premium/plus/Calcio/Squadre/Juventus/10-05-2012/pirlo-allegri-non-mi-voleva-la-juve-ho-pianto-gioia-911191614300.shtml|titolo=Pirlo: "Allegri non mi voleva, per la Juve ho pianto di gioia"|autore=Giovanni Battista Olivero|data=11 maggio 2012}}</ref> o il giovane [[Arturo Vidal]],<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/18-04-2012/vidal-come-deschamps-lui-conte-ha-cambiato-juve-91967283377.shtml|titolo=Vidal come Deschamps, per lui Conte ha cambiato la Juve|autore=Alberto Mauro|data=18 aprile 2012}}</ref> tra i futuri cardini della riscossa juventina.
[[File:Antonio Conte - Globe Soccer Awards 2013.jpg|thumb|upright|[[Antonio Conte]], 5 scudetti da giocatore tra il 1995 e il 2003, e 3 da allenatore dal 2012 al 2014, sempre con la Juventus; un quarto titolo in panchina arriverà nel 2021, stavolta per l'Inter]]
 
Il campionato [[Serie A 2011-2012|2011-2012]] palesò fin dall'avvio la ritrovata ''verve'' della Juventus, che dopo un girone di andata da capoclassifica<ref>{{cita web|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/2012/01/21-166431/Juve+campione+d%27inverno.+Atalanta+battuta+2-0|titolo=Juve campione d'inverno. Atalanta battuta 2-0|data=21 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150111204107/http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/2012/01/21-166431/Juve+campione+d%27inverno.+Atalanta+battuta+2-0}}</ref> patì la sua unica flessione sul finire dell'inverno;<ref>{{cita web|url=http://circomassimo.corriere.it/2012/03/adesso_e_fuga.html|titolo=Adesso è fuga|autore=Massimo De Luca|data=11 marzo 2012}}</ref> tuttavia nella parte finale del campionato fu più di tutto la voglia di rivalsa dei torinesi, ormai da nove anni lontani dal tricolore, la benzina che fece piazzare il sorpasso decisivo sul Milan campione uscente,<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Palermo/07-04-2012/juve-sfrutta-occasione-vince-2-0-palermo-testa-91856116232.shtml|titolo=La Juve sfrutta l'occasione, vince 2-0 a Palermo: è prima!|autore=Riccardo Pratesi|data=7 aprile 2012}}</ref> prendendosi il titolo con la vittoria esterna sul Cagliari del 6 maggio 2012, in una partita che chiuse simbolicamente l'onda lunga di Calciopoli.<ref>{{cita web|autore=Riccardo Pratesi|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Cagliari/06-05-2012/vucinic-autogol-delirio-juve-scudetto-numero-28-bianconero-911149644930.shtml|titolo=Vucinic e autogol, delirio Juve. Per i bianconeri è il 28º scudetto|data=6 maggio 2012}}</ref> Concludendo inoltre l'intero torneo da imbattuti<ref>{{cita web|url=http://it.uefa.com/memberassociations/association=ita/news/newsid=1796369.html|titolo=Juve da record, Udinese in Champions|data=13 maggio 2012}}</ref>, la Juventus fu la terza squadra eguagliare il Perugia del 1978-1979 e il [[Milan Associazione Calcio 1991-1992|Milan]] del 1991-1992, ma la prima a conseguire il primato in un torneo a venti squadre. Dietro al duo di testa si piazzò l'Udinese trascinata da [[Antonio Di Natale]], che si confermò terza forza del campionato nei primi anni 2010.<ref>{{cita news|autore=Francesco Velluzzi|url=http://archiviostorico.gazzetta.it//2012/agosto/21/Pozzo_senza_fondo_Stavolta_Champions_ga_10_120821169.shtml|titolo=Pozzo senza fondo «Stavolta la Champions per l'Udinese è un dovere»|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=21 agosto 2012}}</ref>
 
La Juventus bissò il successo nel [[Serie A 2012-2013|torneo seguente]], questa volta con maggiore autorevolezza.; Ladopo Juventus,aver cheaccolto nell'estate 2012 aveva accolto l{{'}}''enfant prodige'' [[Paul Pogba]],<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/sport/calcio/serie-a/2012-2013/notizie/juventus-2013-scudetto-sconcerti_4b77fb58-b333-11e2-b198-926b52542ff3.shtml|titolo=Vidal, Pogba, difesa e ricambi efficaci. Così la Juve di Conte ha costruito il bis|autore=Mario Sconcerti|data=5 maggio 2013|urlarchivio=https://archive.today/20130702154520/http://www.corriere.it/sport/calcio/serie-a/2012-2013/notizie/juventus-2013-scudetto-sconcerti_4b77fb58-b333-11e2-b198-926b52542ff3.shtml|dataarchivio=2 luglio 2013|accesso=18 maggio 2015|urlmorto=no}}</ref> la società bianconera si portò in testa già nelle prime giornate rintuzzando antagoniste come il discontinuo Napoli, sospinto dalle reti di [[Edinson Cavani]], oltre all'effimera Inter del giovane dell'allenatore [[Andrea Stramaccioni]], il più giovane del campionato, promosso alla guida della prima squadra nerazzurra nella stagione precedente dopo averne allenato la ''Primavera''. La Juventus mantenne un distacco rassicurante per tutto il campionato e il secondo scudetto consecutivo si concretizzò senza eccessivi patemi il 5 maggio 2013 con una vittoria di rigore allo [[Juventus Stadium|Stadium]] di Torino sul {{Calcio Palermo|N}}.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2013/05/05/news/juventus_palermo-58109326/|titolo=Juventus-Palermo 1-0, Vidal firma il gol scudetto|autore=Jacopo Manfredi|data=5 maggio 2013}}</ref>
 
La squadra ancora allenata da Conte fece suo il terzo scudetto consecutivo nella stagione [[Serie A 2013-2014|2013-2014]], quando respinse la concorrenza con una netta supremazia. Solo la Roma guidata dadal tecnico francese [[Rudi Garcia]] seppe porre un iniziale contrasto alla Juventus, inanellando il primato di vittorie nei primi dieci turni,<ref>{{cita web|url=https://it.eurosport.yahoo.com/notizie/serie-roma-storia-10-vittorie-fila-213947446--sow.html|titolo=Roma nella storia: 10 vittorie di fila|autore=Andrea Tabacco|data=31 ottobre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131103022400/http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/serie-roma-storia-10-vittorie-fila-213947446--sow.html}}</ref> ma ciò non bastò a fermare la rincorsa dei campioni in carica, chei quali, ulteriormente rinforzatisi coi gol di [[Carlos Tévez]]<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/juventus/2014/05/03/news/speciale_scudetto_tevez-85144337/|titolo=Tevez, la differenza tra vincere e dominare|autore=Emanuele Gamba|data=4 maggio 2014}}</ref><ref>{{cita news|titolo=È lo scudetto di Carlitos Tevez|pubblicazione=Guerin Sportivo|autore=Roberto Beccantini|data=giugno 2014|pp=20-21}}</ref>, a fine novembre presero la testa della classifica, legittimandola poi nel vittorioso scontro diretto d'inizio 2014 che di fatto fu l'inizio di una lunga corsa solitaria. Il successivo 4 maggio senza neanche scendere in campo per via di una concomitante sconfitta della Roma a Catania la Juventus fece suo il trentesimo scudetto<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2014/05/04/news/la_juve_campione_d_italia_lo_scudetto_arriva_in_tv-85220109/|titolo=La Juve è campione d'Italia. Lo scudetto arriva in tv|autore=Timothy Ormezzano|data=4 maggio 2014}}</ref> — prima squadra a raggiungere la terza stella. A riprova di un cammino enorme a fine stagione la Juventus distanziò di 17 punti la Roma e di 24 il Napoli di [[Rafael Benítez]], mentre tra i vari primati stabiliti spiccarono i 102 punti in classifica, tripla cifra mai toccata prima nei campionati italiani, nonché sesto punteggio a livello europeo.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.uefa.com/memberassociations/association=ita/news/newsid=2106751.html#juventus+bring+century|titolo=Juventus bring up century, Parma back in Europe|data=18 maggio 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=http://it.uefa.com/memberassociations/association=sco/news/newsid=2107969.html|titolo=Il Club dei 100|data=19 maggio 2014}}</ref> Questa stagione segnò anche la fine della quasi ventennale era [[Massimo Moratti|morattiana]] all'Inter.
[[File:Gianluigi Buffon (31784615942).jpg|thumb|left|Il portiere [[Gianluigi Buffon]] è il più ''scudettato'' nella storia del calcio italiano con 10 campionati, tutti vinti in maglia juventina, oltreché ''bandiera'' dei bianconeri dominatori della Serie A negli anni 2010]]
 
I successi della Juventus proseguirono anche nell'annata [[Serie A 2014-2015|2014-2015]], con la squadra che non risentì dell'improvviso cambio di allenatore nel mezzo del ritiro estivo col passaggio dal dimissionario Conte ad Allegri,<ref>{{cita web|url=http://www.panorama.it/sport/calcio/allegri-scudetto-juventus-rivincita-tifosi/|titolo=La rivincita di Allegri: dagli insulti all'amore dei tifosi della Juve|autore=Giovanni Capuano|data=2 maggio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/speciale/juvescudetto2015/2015/articoli/1064233/la-scalata-di-allegri-l-ex-indesiderato.shtml|titolo=La scalata di Allegri, l'ex indesiderato|autore=Alessandro Franchetti|data=14 maggio 2015}}</ref> riuscendo a staccare a gennaio la più diretta inseguitrice, ancora una volta la Roma,<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/juventus/2015/01/18/news/juventus-verona_4-0_la_signora_cala_il_poker_roma_a_5-105244231/|titolo=Juventus-Verona 4-0: i bianconeri allungano a +5 sulla Roma|autore=Antonio Farinola|data=18 gennaio 2015}}</ref> per poi involarsi agevolmente nella tornata conclusiva verso la conquista del quarto titolo nazionale di fila, arrivato con quattro turni di anticipo<ref>{{cita web|url=http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2015/05/02/11357792/storica-juventus-scudetto-mai-cos%C3%AC-in-anticipo-allegri-nel-gotha-|titolo=Storica Juventus: Scudetto mai così in anticipo, Allegri nel gotha allenatori|data=4 maggio 2015}}</ref> a Marassi contro la Sampdoria.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Sampdoria/02-05-2015/sampdoria-juventus-0-1-vidal-festa-scudetto-signora-cala-poker-110659394213.shtml|titolo=Sampdoria-Juventus 0-1: Vidal, è festa scudetto. La Signora cala il poker|autore=Stefano Cantalupi|data=2 maggio 2015}}</ref> Lontano dalle posizioni di vertice fu invecee da dimenticare lafurono le stagionestagioni delle altre due storiche protagoniste della Serie A, Inter e Milan, rimaste entrambe escluse dall'Europa: una disfatta che non avveniva da quasi sessant'anni e per la prima volta dall'istituzione delle competizioni UEFA.<ref>{{cita web|url=http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2015/05/23/12017402/sessantanni-dopo-%C3%A8-successo-ancora-inter-e-milan-fuori|titolo=Sessant'anni dopo è successo ancora: Inter e Milan fuori dall'Europa|data=23 maggio 2015}}</ref>
 
Neanche un corposo cambio della rosa nell'estate 2015 riuscì a intaccare il dominio della Juventus in questa fase della Serie A, che con l'addio a vari punti fermi degli anni precedenti<ref name="Crico">{{cita web|url=http://contropiede.ilgiornale.it/il-rischio-calcolato-della-juventus/|titolo=Il rischio calcolato della Juventus|autore=Giorgio Crico|data=18 dicembre 2015}}</ref> lafu portòprotagonista adi un avvio molto sottotono nel campionato [[Serie A 2015-2016|2015-2016]], relegandola a sorpresa fino all'autunno financo ai margini della zona retrocessione<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/28-10-2015/juve-ciao-scudetto-ottobre-nessun-leader-pochi-gol-mandzukic-130693134658.shtml|titolo=Juve, ciao scudetto a ottobre. Nessun leader e pochi gol. E Mandzukic...|data=28 ottobre 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.panorama.it/sport/calcio/sassuolo-juventus-1-0-risultato-addio-scudetto/|titolo=La resa della Juventus: addio scudetto|autore=Giovanni Capuano|data=28 ottobre 2015}}</ref> e lasciando temporaneamente la ribalta della lotta scudetto a discontinue rivali<ref>{{cita web|autore=Maurizio Crosetti|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/2015/09/28/news/campionato_aperto_juventus_torino-123840302/|titolo=La Juve è in crisi: il campionato diventa più bello|data=28 settembre 2015}}</ref> quali la Fiorentina di [[Paulo Sousa]], il Napoli di [[Maurizio Sarri]] e Inter e Roma, tornate dopo qualche stagione in mano rispettivamente a Mancini e Spalletti. Ciononostante, una volta trovati nuovi equilibri,<ref name="Crico" /><ref>{{cita web|url=http://www.ultimouomo.com/la-rincorsa-della-juventus/|titolo=La rincorsa della Juventus|autore=Fabio Barcellona|data=24 dicembre 2015}}</ref> la Juventus — retta dalla solidità del trio difensivo [[Andrea Barzagli|Barzagli]]-[[Leonardo Bonucci|Bonucci]]-Chiellini<ref>{{cita web|url=https://it.sports.yahoo.com/notizie/buffon-barzagli-bonucci-chiellini-i-colossi-075335522.html|titolo=Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini: i colossi bianconeri che si fanno spazio tra la leggenda|data=29 febbraio 2016}}</ref>, che permise al portiere e capitano Buffon di stabilire con 974' il primato d'imbattibilità della Serie A<ref>{{cita web|url=http://www.legaseriea.it/it/sala-stampa/notizie/info/record-di-imbattibilita-per-buffon-974|titolo=Record di imbattibilità per Buffon: 974'|data=20 marzo 2016|accesso=31 ottobre 2016|dataarchivio=2 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170802205651/http://www.legaseriea.it/it/sala-stampa/notizie/info/record-di-imbattibilita-per-buffon-974|urlmorto=sì}}</ref>, superando [[Sebastiano Rossi]], e nelle cui file emerse presto il talento del giovane argentino [[Paulo Dybala]]<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2016/01/18/news/dibala_higuain_juventus_napoli_scudetto-131518903/|titolo=Sfida scudetto a ritmo di tango: è Higuain contro Dybala|autore=Andrea Sorrentino|data=18 gennaio 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/speciale/juvescudetto2016/juve-campione-d-italia-la-stella-e-dybala_1095184-201602a.shtml|titolo=Juve campione d'Italia, la stella è Dybala|autore=Cesare Zanotto|data=25 aprile 2016}}</ref> — fu artefice di una impronosticabile rimonta, riassunta in un filotto di 24 vittorie su 25 partite che annullò uno svantaggio di -11 dalla vetta,<ref name="Ormezzano">{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/2016/04/24/news/speciale_scudetto_juventus_numeri_record-138376202/|titolo=Dall'imbattibilità alla rimonta: una stagione da record|autore=Timothy Ormezzano|data=25 aprile 2016}}</ref><ref name="Mauro">{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/25-04-2016/juve-scudetto-thrilling-crisi-iniziale-record-vittorie-150364807222.shtml|titolo=Juventus, uno scudetto thrilling: dalla crisi iniziale al record di vittorie|autore=Alberto Mauro|data=25 aprile 2016}}</ref> e che dopo avere «smentito un secolo di statistiche»<ref>{{cita web|url=http://circomassimo.corriere.it/2016/04/24/lo-scudetto-piu-bello-e-impossibile/|titolo=Lo scudetto più bello e "impossibile"|autore=Massimo De Luca|data=24 aprile 2016}}</ref> portò la squadra, il 25 aprile 2016 (dopo l'esito dello scontro tra le inseguitrici Napoli e Roma), a riconfermarsi per la quinta volta consecutiva campione d'Italia:<ref name="Ormezzano"/><ref name="Mauro"/> dopo ottantuno anni la Juventus bissò il suo «Quinquennio d'oro», divenendo la prima squadra nella storia del calcio italiano a mettere assieme due diversi lustri di scudetti.<ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/25/juventus-campione-ditalia-per-la-quinta-volta-consecutiva-solo-due-precedente-sempre-la-signora-e-il-grande-torino/2662936/|titolo=Juventus campione d'Italia per la quinta volta consecutiva. Solo due precedenti: sempre la Signora e il Grande Torino|autore=Andrea Tundo|data=25 aprile 2016}}</ref> Dovettero ancora accontentarsi delle piazze d'onore il Napoli, che pure si era issato a campione d'inverno (e a cui non bastarono i 36 gol didell'argentino [[Gonzalo Higuaín]], capace dopo sessantasei anni di battere il precedente primato di reti, nell'era del girone unico, di Nordahl<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Napoli/14-05-2016/higuain-napoli-storia-36-gol-nordahl-record-primato-capocannonieri-seriea-150656157818.shtml|titolo=Higuain, record di gol: sono 36, superato Nordahl|data=14 maggio 2016}}</ref>), e la Roma, le due più accreditate rivali della Juventus a metà del decennio.
[[File:Icc-4 43826041582 o (50121485051).jpg|thumb|Dopo lo scudetto del 2011 vinto al Milan, [[Massimiliano Allegri]] approda alla Juventus, dove tra il 2015 e il 2019 diventa l'unico tecnico, nella storia del calcio italiano, capace di inanellare 5 titoli nazionali consecutivi]]
 
Nella stagione [[Serie A 2016-2017|2016-2017]] la Juventus proseguì la sua striscia tricolore, vincendo il campionato davanti a giallorossi e azzurri, questi ultimi orfani del capocannoniere della stagione precedente, Higuaín, passato proprio ai bianconeri: per i torinesi si trattò del sesto titolo consecutivo, un primato nella storia della Serie A.<ref>{{cita web|autore=Fabio Balaudo|url=http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2472324.html#dal+2012+2017+juve+legge|titolo=Dal 2012 al 2017: la Juve e la legge(nda) del 6|data=22 maggio 2017}}</ref> Il record venne ulteriormente migliorato nella stagione [[Serie A 2017-2018|2017-2018]], quando i bianconeri conquistarono il settimo scudetto di fila,<ref>{{cita web|autore=Fabio Balaudo|url=https://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2558860.html|titolo=Settebello Juve: le cifre di un dominio totale|data=13 maggio 2018}}</ref> in un campionato caratterizzato dal dualismo con un Napoli cui non bastò segnare il nuovo primato di punti per la seconda classificata (91). Questa stagione segnò inoltre l'introduzione della tecnologia [[Video Assistant Referee|VAR]]<ref>{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2017/08/21/serie-a-prima-giornata-var/|titolo=Com’è andato il primo turno di Serie A con il VAR|data=21 agosto 2017}}</ref> ein assistenza all'operato arbitrale, il ritorno di quattro squadre italiane in Champions League,<ref>{{cita web|autore=Giovanni Capuano|url=https://www.panorama.it/sport/calcio/champions-league-cosa-cambia-2018-format-italia/|titolo=La riforma della Champions League: ecco cosa cambia dal 2018|data=11 agosto 2017}}</ref> oltrechée la fine della trentennale era [[Silvio Berlusconi|berlusconiana]] al Milan.
 
Il decennio si chiuse con altri due successi della Juventus, che portarono la striscia di scudetti consecutivi a nove: nella stagione [[Serie A 2018-2019|2018-2019]] i bianconeri vinsero, ancora davanti al Napoli, un campionato mai messo in discussione,<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Fiorentina/20-04-2019/seriea-juve-fiorentina-2-1-festa-bianconera-ottavo-scudetto-fila-330925182038.shtml|titolo=Serie A, Juve-Fiorentina 2-1: festa bianconera, ottavo scudetto di fila|data=20 aprile 2019}}</ref> permettendo ad Allegri di diventare il primo allenatore nella storia del campionato italiano a vincere 5 scudetti di fila; nella stagione [[Serie A 2019-2020|2019-2020]] il successo arrivò davanti all'Inter, al termine di un campionato combattuto che vide i torinesi lottare con gli stessi meneghini e la Lazio.<ref>{{Cita web|autore=Valerio Minutiello|url=https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/2020/07/26-72184646/juve_campione_ditalia_nono_scudetto_consecutivo/|titolo=Juve campione d'Italia: nono scudetto consecutivo|data=26 luglio 2020}}</ref> La stagione passò alla storia anche per laessere stata quella dello scoppio della [[Pandemia di COVID-19 del 2020 in Italia|pandemia di COVID-19]], che costrinse il campionato a fermarsi per tre mesi e concludersi in piena estate (l'unico torneo sospeso in precedenza era quello del [[Prima Categoria 1914-1915|1914-1915]], interrotto dalla [[prima guerra mondiale|Grande Guerra]]), periodo in cui gli orari delle partite vennero rimodulati per evitare alle squadre di dover giocare con un clima eccessivamente caldo.<ref>{{cita web|autore=Simone Pace|url=https://www.eurosport.it/calcio/serie-a/2019-2020/serie-a-sospesa-i-precedenti-dalla-prima-guerra-mondiale-al-coronavirus_sto7699090/story.shtml|titolo=Dalla Prima guerra mondiale al Coronavirus: il campionato sospeso è un evento epocale|data=9 marzo 2020}}</ref> Il nono campionato di fila della Juventus fu anche il primo persotto la guida di Sarri, scelto dalla Juventus per sostituire Allegri dopo i trascorsi napoletani.<ref>{{cita web|autore=Marco Gaetani|url=https://www.repubblica.it/dossier/sport/scudetto-juventus-2020/2020/07/26/news/i_due_record_di_sarri_a_61_anni_e_sei_mesi_scalza_liedholm_e_boskov-262679758/|titolo=I due record di Sarri: a 61 anni e sei mesi scalza Liedholm e Boskov|data=26 luglio 2020}}</ref>
 
=== Anni 2020 ===
==== Il ritorno al successo delle milanesi ====
La stagione [[Serie A 2020-2021|2020-2021]], che aprì il nuovo decennio, ancora condizionato dalla pandemia di COVID-19, vide abdicare dopo nove anni la Juventus, asotto vantaggiola dell'Interguida dopotecnica novedi anniun [[Andrea Pirlo]] alla sua prima esperienza sulla panchina di successiuna prima squadra, a vantaggio dell'Inter. Guidati in panchina dall'ex allenatore bianconero Conte, i meneghini vinsero il 19º scudetto della loro storia, a undici anni dal [[Serie A 2009-2010|precedente]]: i nerazzurri dominarono un torneo conteso solo per metà stagione dai rivali cittadini del Milan,<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/sport/21_aprile_12/inter-sconcerti-nerazzurri-senza-rivali-milan-non-pronto-inseguire-quarto-posto-non-fa-crescere-a-d06210b2-9b04-11eb-8a47-2df09471dee5.shtml|titolo=Inter, Sconcerti: nerazzurri senza rivali, Milan non pronto. Inseguire il quarto posto non fa crescere la A|data=12 aprile 2021}}</ref> e si laurearono campioni con quattro giornate d'anticipo.<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/sport/21_maggio_02/inter-vince-scudetto-campione-d-italia-la-diciannovesima-volta-d91f4722-ab28-11eb-a155-ccb2f12f7395.shtml|titolo=L’Inter vince lo scudetto: è campione d’Italia per la diciannovesima volta|data=2 maggio 2021}}</ref> Per Conte, al secondo anno sulla panchina interista, si trattò del quarto scudetto da allenatore,<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/2021/05/02-81316088/scudetto_all_inter_conte_mette_fine_al_dominio_juve|titolo=Scudetto all'Inter, Conte mette fine al dominio Juve|data=2 maggio 2021}}</ref> mentre la famiglia Zhang divenne la prima proprietà straniera a vincere il campionato in Italia.<ref>{{cita web|url=https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2021/05/02/suning-inter-scudetto-futuro|titolo=Inter, Suning 1^ proprietà straniera a vincere lo scudetto in Italia: e ora che succede?|data=2 maggio 2021}}</ref> A completare il podio furono il Milan, arrivato a 12 punti dall'Inter ma tornato in Champions League dopo una lunga assenza,<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Atalanta/23-05-2021/diavolo-paradiso-milan-sbanca-bergamo-ritrova-champions-4101275234795.shtml|titolo=Diavolo in paradiso: il Milan sbanca Bergamo e ritrova la Champions|data=23 maggio 2021}}</ref> e l'Atalanta, alla terza qualificazione consecutiva alla massima competizione europea.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2021/05/15/news/genoa-atalanta_3-4_bergamaschi_in_champions_per_il_terzo_anno_di_fila-301171166/|titolo=Genoa-Atalanta 3-4: bergamaschi in Champions per il terzo anno di fila|data=15 maggio 2021}}</ref> Il quarto posto, e l'ultimo posto utile allaper la Champions League, fu appannaggio di una Juventus<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/23-05-2021/bologna-juve-1-4-gol-chiesa-rabiot-doppietta-morata-poi-orsolini-4101273921530.shtml|titolo=La Juve passeggia a Bologna e ringrazia il Verona: è Champions!|data=23 maggio 2021}}</ref> ormai avviata ad affrontare, nelle stagioni seguenti, la fine di un ciclo della propria storia, sia sul piano sportivo sia su quello societario.<ref>{{cita web|autore=Francesco Paolo Giordano|url=https://www.rivistaundici.com/2022/11/29/andrea-agnelli-juventus-dimissioni/|titolo=Glorie, vittorie ed errori di Andrea Agnelli|data=2022-11-29}}</ref>
 
Nella stagione [[Serie A 2021-2022|2021-2022]] si assistette a un passaggio di testimone tra le due squadre meneghine, con il Milan che, al termine di un acceso duello risoltosi solo all'ultima giornata, si prese la rivincita sui rivali cittadini guidati da [[Simone Inzaghi]]: per i rossoneri si trattò del 19º scudetto della loro storia, a undici anni di distanza dal [[Serie A 2010-2011|precedente]],<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/sport/calcio/serie-a/diretta-live/22_maggio_22/sassuolo-milan-formazioni-news-risultato-c5c8d740-d94b-11ec-ace9-a49b5c59373f.shtml|titolo=Sassuolo-Milan, 0-3: gol di Giroud e Kessie, Diavolo campione d'Italia|data=22 maggio 2022}}</ref> mentre per il tecnico [[Stefano Pioli]] fu il primo successo in assoluto.<ref>{{Cita web|url=https://sport.sky.it/calcio/serie-a/pioli-scudetto-milan-allenatori-ritardatari|titolo=Pioli vince lo scudetto con il Milan 16 anni dopo l'esordio: gli allenatori 'ritardatari'|data=22 maggio 2022}}</ref> A qualificarsi in Champions League con le due milanesi furono Napoli e Juventus, mentre tra le retrocesse in [[Serie B]] vi fu il [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]], caduto in cadetteria dopo quindici stagioni nella massima serie.<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Champions-League/01-05-2022/champions-juve-napoli-qualificate-matematicamente-440301955589.shtml|titolo=È già finita la volata Champions: Juve e Napoli qualificate aritmeticamente|data=1º maggio 2022}}</ref>
 
==== Il terzo scudetto del Napoli ====
L'edizione [[Serie A 2022-2023|2022-2023]], segnata a livello di calendario da un'insolita pausa bimestrale sul finire dell'anno solare, per lasciare spazio al [[Campionato mondiale di calcio 2022|mondiale qatariota]]<ref>{{cita web|url=https://www.legaseriea.it/en/media/serie-a/le-date-della-stagione-22-23-6ji84hn|titolo=Sarà un'annata lunghissima ed emozionante quella che ci aspetta a partire da fine luglio con i preliminari di Coppa Italia Frecciarossa|data=2022-07-01}}</ref>, vide il ritorno al successo del Napoli, a trentatré anni dalla [[Serie A 1989-1990|precedente affermazione]]: i partenopei, sospinti dal capocannoniere, il nigeriano [[Victor Osimhen|Osimhen]], e dalla rivelazione [[Khvicha Kvaratskhelia|KvaratskheliaK'varatskhelia]],<ref>{{cita web|autore=Salvatore Malfitano|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Napoli/storie/04-05-2023/scudetto-napoli-schede-27-giocatori-utilizzati-spalletti-4601352691636/|titolo=Da Meret a Simeone, chi sono i 27 eroi di Spalletti: i numeri e le storie|data=2023-05-04}}</ref> dominarono il campionato mantenendo la vetta pressoché dalla prima all'ultima giornata, ed incamerando il terzo titolo della loro storia con cinque turni di anticipo.<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Napoli/04-05-2023/scudetto-napoli-campione-d-italia-la-terza-volta-4601354295987.shtml|titolo=Napoli, finalmente festa: campione d'Italia per la terza volta!|data=4 maggio 2023}}</ref> Per l'allenatore Spalletti, al secondo anno sulla panchina azzurra, si trattò del primo scudetto,<ref>{{Cita web|url=https://gianlucadimarzio.com/it/napoli-spalletti-record-scudetto-serie-a-news-2023|titolo=Napoli, Luciano Spalletti è l'allenatore più anziano di sempre a vincere lo Scudetto|data=5 maggio 2023}}</ref> che nelo fecerese inoltreanche il tecnico più vecchioanziano a vincerlo per la prima volta;<ref>{{cita web|url=https://www.ilmattino.it/schede/luciano_spalletti_scudetto_napoli-7364740.html|titolo=Luciano Spalletti, l'allenatore più anziano a vincere lo scudetto|data=2023-05-04}}</ref> un primato strappato a Sarri, nell'occasione arrivato proprio alle spalle dei campani con la sua Lazio, da lui riportata in Champions League dopo tre anni di assenza.<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Lazio/22-05-2023/lazio-riecco-champions-tre-anni-4601708670337.shtml|titolo=Lazio, con il -10 alla Juve riecco la Champions: Sarri ha avuto il suo "miracolo"|data=22 maggio 2023}}</ref> A completare il quadro delle qualificate alla massima competizione confederale furono le milanesi, in parte distratte da un percorso continentale che le vide mettere in scena un ''euroderby'' in semifinale di Champions League.<ref>{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2023/05/10/derby-milan-inter-semifinale-champions-league/|titolo=A Milano inizia la settimana del derby|data=2023-05-10}}</ref> Da segnalare anche la retrocessione della Sampdoria, dopo undici anni di militanza consecutiva in massima serie.<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Udinese/08-05-2023/udinese-samp-2-0-pereyra-masina-blucerchiati-matematicamente-b-4601490666849.shtml|titolo=Pereyra e Masina regalano i tre punti all'Udinese: la Samp retrocede in Serie B|data=8 maggio 2023}}</ref>
 
== Note ==