Albert Schweitzer: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichetta: Annullato
Riga 196:
 
È indispensabile superare le barriere rappresentate dalle regole e dalle convenzioni, quando ciò è dettato al contempo dai sentimenti e dalla riflessione.
È sempre sulla base dei rapporti interpersonali che Schweitzer elabora un'originale riflessione anche sul perdono. L'etica corrente lo elogia come atto di totale abnegazione, mosso da sentimenti di pietà. In realtà, se concepito in questo modo, il perdono finisce con l'umiliare chi lo riceve. Difatti, secondo l'etica del rispetto della vita, esso si configura come semplice atto di sincerità nei confronti di noi stessi, che non siamo meno colpevoli degli altri, e più abbiamo commesso errori nella nostra vita più dobbiamo essere in grado di perdonarliperdonar gli altri quando diventiamo noi l'oggettol’oggetto o la vittima deglidei erroriloro altruierrori. In quest'ottica il perdono deve essere esercitato senza limiti, e va interpretato come un mezzo per sdebitarsi rispetto agli errori o delle negligenze commesse in passato.
 
=== Riflessioni sulle popolazioni indigene ===