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=== V secolo a.C. ===
[[File:Linguistic_Landscape_of_Central_Italy.png|thumb|Lingue italiche dell'Italia centrale all'inizio del V secolo a.C.]]
Agli albori dell'età repubblicana iniziò anche quel grande movimento [[Colonia latina|colonizzatore]] del popolo romano-latino, che, spesso sotto altre forme, ma con finalità non troppo dissimili, accompagnò l'espansione di Roma fino a tarda età imperiale. La spinta iniziale fu dovuta con ogni probabilità al sostenuto tasso d'accrescimento della popolazione del Latium Vetus in epoca etrusca, che comportò un forte surplus demografico non assorbibile in ambito regionale, che si concentrava nel migliore guado del fiume Tevere la Roma monarchica.
 
I primi centri in cui vennero dedotte colonie latine furono [[Cori|Cora]] ([[501 a.C.]]) e [[Segni (Italia)|Signia]] ([[495 a.C.]]), cittadine di più antica ed incerta origine. Entrambe erano poste in zona di occupazione volsca. Seguì un anno più tardi [[Velletri|Velitrae]], anche essa contesa ai volsci ([[494 a.C.]]), come [[Antium|Anzio]], la cui colonizzazione ([[467 a.C.]]) fu effimera, perché una decina d'anni più tardi tornava in possesso dei suoi precedenti abitatori volsci. La crisi politica, economica e demografica del V secolo impedì nuovi stanziamenti fino al 416 a.C. quando venne dedotta una colonia a [[Labico|Labici]], in un territorio però già saldamente latino.