Ugo Foscolo: differenze tra le versioni

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=== Origini familiari ===
{{citazione|Salve Zacinto! all'antenoree prode, / de' santi Lari Idei ultimo albergo / e de' miei padri, darò i carmi e l'ossa, / e a te il pensier: ché piamente a queste / Dee non favella chi la patria oblia.|Ugo Foscolo, ''Le Grazie'', Inno I, vv. 108-111}}
Foscolo nacque a [[Zante]] (nota anche come ''Zacinto'', cui dedicherà uno dei suoi più celebri sonetti), isola dell'[[Isole Ionie|arcipelago ionio]] da diversi secoli [[Isole Ionie sotto il dominio veneziano|possedimento]] della [[Repubblica di Venezia]], il 6 febbraio del [[1778]], figlio di Andrea Foscolo ([[Corfù (città)|Corfù]], 1754 - [[Spalato]], 13 ottobre 1788), [[Medico di bordo|medico di vascello]] di origini [[venezia]]ne, e della [[Greci|greca]] Diamantina Spathis (o Spathys; settembre 1747 - 28 aprile 1817), che si erano sposati a Zante il 5 maggio 17771797 secondo il rito [[Chiesa cattolica|cattolico]]. Era il primogenito di quattro fratelli; lo seguirono la sorella Rubina (dal nome della nonna materna; 21 dicembre 1779 - 1867) e i due fratelli morti suicidi [[Giovanni Foscolo|Gian Dionisio]] (detto Giovanni o Giovanni Dionigi; Zante, 27 febbraio 1781 - Venezia, 8 dicembre 1801) e [[Giulio Foscolo|Costantino Angelo]] (detto Giulio; Spalato, 7 dicembre 1787 - [[Ungheria]] 1838).<ref name=treccani/><ref>G. Nicoletti, ''Foscolo'', Roma 2006, p. 21</ref>
 
Venne chiamato Niccolò come il nonno paterno - anch'egli medico -, ma preferì lui stesso soprannominarsi Ugo sin dalla giovinezza. Pare che questo fosse il nome del leggendario capostipite della sua famiglia, membro della ''[[gens Aurelia]]'', trasferitosi da [[Roma]] nella [[laguna Veneta]], al tempo delle [[invasioni barbariche]], per fondare [[Rialto (Venezia)|Rialto]];<ref name=treccani/> in realtà non è certo se i Foscolo discendessero, come dichiaravano, da un ramo decaduto dell'[[Foscolo (famiglia)|omonima casata]] di sangue [[patriziato veneziano|patrizio]].<ref name=treccani/><ref>{{cita|Pecchio|pp. 10-12}}.</ref> Altri affermano che il nome fu un omaggio a [[Ugo di Basseville]], diplomatico e [[Rivoluzione francese|rivoluzionario francese]] assassinato dalla folla a [[Roma]] nel 1793 per il suo ostentato [[anticlericalismo]] e ammirato da Foscolo assieme a [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] durante il periodo "[[Repubbliche sorelle|giacobino]]" italiano (1796-1799).<ref>{{cita web|url=http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/letteratura-italiana/lottocento_/a2_ugo_foscolo/La-vita-e-le-opere.htm|titolo=Foscolo: vita e opere|accesso=6 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171214040732/http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/letteratura-italiana/lottocento_/a2_ugo_foscolo/La-vita-e-le-opere.html}}</ref>