Vasile Moldoveanu: differenze tra le versioni

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== Carriera internazionale ==
Nel 1972 debutta come Manrico nel Trovatore, all'Opera di Ratisbona. Poi, ad Amsterdam, sarà Rodolfo nella Bohème ed il Duca di Mantova nel Rigoletto, all'Opera di Saint Gallen. Debutta poi all'Operanel di Stato di Vienna1973 come Alfredo nella Traviata nelall'Opera 1973di Stato di Vienna, dove tornerà nel 1987 con il ruolo Des Grieux nella Manon Lescaut. Nello stesso anno, 1973, debutta nel ruolo di Don Carlo, nell'opera omonima di Giuseppe Verdi, ruolo che diventerà emblematico per Vasile Moldoveanu, cantandoloche lo canterà per 75 volte nella sua carriera.
 
Nel 1974 firma un contratto di quattro anni con l'Opera di Stoccarda, a quei tempi condotta da Wolfgang Windgassen. Nel periodo successivo canterà nello stesso teatro in varie produzioni: Lucia di Lammermoor, La bohème, [[Un ballo in maschera]], La traviata. Nel 1976 gli viene proposto di cantare in Rigoletto, messa in scena da Roman Polansky, all'Opera di Monaco di Baviera. Durante gli anni iniziali, passati alle opere di Düsseldorf, Stoccarda, Monaco di Baviera, Berlino, LudwigsburgoLudwigsburg, viene scoperto da Nelly Walter, vicepresidente della Columbia Artists Management, che diventerà il manager dell'artista per undici anni e lo proporrà al Metropolitan di New York. Nel 1979 debutta al CovenCovent Garden di Londra nel Don Carlo, produzione storica di Luchino Visconti.
Nel 1977 diventa “[[Kammersänger]]” all'Opera di Stoccarda.
Il suo debutto al Metropolitan Opera avviene il 19 maggio 1977, durante una tournée della compagnia a [[Minneapolis/Minesotta]], con il ruolo di Rodolfo nella Bohème, avendo come partner di scena, nel ruolo di Mimì, [[Renata Scotto]], con la quale canterà poi in tanti altri spettacoli. Al Metropolitan Opera canterà in 105 spettacoli, più di qualsiasi altro tenore rumeno, diventerà il solista rumeno con più presenze in ruoli principali, dal dopo guerra. Come paragone, nel periodo nel quale Vasile Moldoveanu cantava al Metropolitan, 1977-1986, Luciano Pavarotti collezionava 100 presenze, Placido Domingo- 149 e José Carreras -51. Sempre 105 presenze, in un periodo simile, 10 anni, ebbe nel periodo interbellico il soprano Amelita Galli-Curci.
 
Ha cantato 10 ruoli al Metropolitan Opera, in diretta in TV, nelle opere: Don Carlo (1980-, 11 spettacoli), Il tabarro (1981 -, 12 spettacoli) e Simon Boccanegra (1984 -, 27 spettacoli). A parte questi ruoli ha cantato Arrigo nei Vespri Siciliani (4 spettacoli), Turridu nella Cavalleria rusticana (8 spettacoli), Cavaradossi in Tosca (3 spettacoli), Rodolfo in La bohème (6 spettacoli), Des Grieux in Manon Lescaut (14 spettacoli), Duca di Mantova in Rigoletto (8 spettacoli) e Pinkerton in Madama Butterfly (12 spettacoli). Con l'anno 1987, dopo un complesso intervento chirurgico, riduce la sua attività artistica sul continente americano. Le sue ultime presenze negli Stati Uniti sono al all'Opera di Denver: Calaf (Turandot) e Des Grieux (Manon Lescaut).<ref><span class="" style="font-size: 12px; letter-spacing: 0px; line-height: 17px; background-color: rgb(255, 255, 255); color: rgb(4, 51, 255);">[http://archives.metoperafamily.org/archives/scripts/cgiip.exe/WService=BibSpeed/bowse3a.w?term=Moldoveanu,%20Vasile%20%5BTenor%5D&typ=Name&x=0&xHomePath=http://archives.metoperafamily.org/archives/&xHome=http://archives.metoperafamily.org/archives/bibpro.htm The Metropolitan Opera Archives] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140202221040/http://archives.metoperafamily.org/archives/scripts/cgiip.exe/WService=BibSpeed/bowse3a.w?term=Moldoveanu,%20Vasile%20%5BTenor%5D&typ=Name&x=0&xHomePath=http://archives.metoperafamily.org/archives/&xHome=http://archives.metoperafamily.org/archives/bibpro.htm |date=2 febbraio 2014 }}</span><span class="" style="font-size: 12px; letter-spacing: 0px; line-height: 17px; background-color: rgb(255, 255, 255);">- The online archive of the Metropolitan Opera in New York, latest update - July 2013</span></ref>
 
Rientrato in Europa, continua la sua carriera a Parigi (Manon Lescaut -, 9 spettacoli nel 1991 e ancora 5 nel 1993), Monaco (I Vespri Siciliani ed Aida – nella regia di Giancarlo del Monaco), Nizza (La fanciulla del West nella regia di Petrică Ionescu), Roma (Turandot), Lisbona (Manon Lescaut), Parma (Don Carlo), Pretoria, Sudafrica (Un ballo in Maschera) ed in varie città della Germania (Stoccarda e Amburgo particolarmente). Praticamente, l'unico teatro d'opera di primo piano dove non ha cantato è stato La Scala di Milano, benché ci siano state discussioni per una recita nei Vespri Siciliani.
 
Vasile Moldoveanu aveva un timbro di voce molto piacevole, vibrante, da tenore lirico, come si è sempre autodefinito, ma con un registro acuto molto sicuro, forte, che gli ha permesso di abbordare ruoli tipici da tenore spinto (Calaf, Don Carlo, Don José, Manrico), ma anche drammatici (Radames, Dick Johnson). La sua voce, paragonata spesso a quella dei grandi tenori del passato come Giovanni Martinelli o Franco Corelli, era completata da un fisico snello ed uno sguardo ardente, caratteristiche che gli portarono particolari apprezzamenti in alcuni ruoli come Luigi di Il Tabarro. Dopo una trasmissione in TV di questo spettacolo al Metropolitan fu chiamato dai fan e dai colleghi “Luigi! Guarda Luigi!”<ref><span class="" style="text-decoration: underline ; letter-spacing: 0.0px">[https://despreopera.wordpress.com/english-versions/vasile-moldoveanu-interview/ "The opera is the mirror of a country..." - Interview with Vasile Moldoveanu]</span><span class="" style="letter-spacing: 0.0px; color: #000000"> - Interview, 23 septembrie 2012</span></ref>