Sillogismo: differenze tra le versioni

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Il '''sillogismo''' (dal [[lingua greca antica|greco]] συλλογισμός, ''syllogismòs'', formato da σύν, ''syn'', "insieme", e λογισμός, ''logismòs'', "calcolo": quindi, "ragionamento concatenato") è un tipo di [[ragionamento]] [[dimostrazione|dimostrativo]] che fu teorizzato per la prima volta da [[Aristotele]], il quale, partendo dai tipi di termine "maggiore" (che funge da [[predicato]] nella conclusione), "medio" e "minore" (che funge da [[Soggetto (linguistica)|soggetto]] nella conclusione) classificati in base al rapporto contenente-contenuto, giunge ad una conclusione collegando i suddetti termini attraverso brevi enunciati (premesse).
 
La filosofia scolastica ha formalizzato che se almeno una delle due premesse è falsa, la proposizione conseguente è falsa. Se le premesse sono entrambe vere, invece, la conclusione non può essere falsa. Come mostrano i paradossi logici, che restano il principale limite di una [[logica formale]], ovvero di una logica che prescinde dal contenuto dei singoli soggetti e predicati inseriti al posto delle lettere, se almeno una delle premesse è falsa, la conclusione può essere vera, perché da una falsità può seguire qualsiasi cosa - e dunque anche la verità. Pertanto, il sillogismo è uno strumento necessario, ma di per sé non sufficiente per arrivare alla verità esatta.
 
== Aristotele ==