Noè: differenze tra le versioni

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Noè compare per la prima volta in Genesi {{Passo biblico|Ge|5,28|libro=no}} come agricoltore e figlio di [[Lamech (padre di Noè)|Lamech]] e nipote di [[Matusalemme]]. Egli è dunque il nono nella linea generazionale dei discendenti di [[Adamo]] attraverso [[Set (Bibbia)|Set]] (la cosiddetta "Grande Genealogia dei Setiti" di Gen {{Passo biblico|Ge|5|libro=no}}). La sua storia si sviluppa nei capitoli 6, 7, 8 e 9 della Genesi.
 
Secondo la narrazione biblica, Dio è intenzionato ad inviare il [[diluvio universale]] perché la Terra è piena di violenza degli uomini, secondo gli scritti di Maria Valtorta dettati da Gesù e da lei trascritti, la discendenza di Caino denominati 'figli degli uomini' era precipitata in un abisso di depravazione e cecità spirituale incontrollata, tanto da arrivare a ibridarsi con le scimmie, che sarebbero tra gli animali, quelli più lussuriosi, questa depravazione bestiale stava per contaminare in modo irrimediabile anche la discendenza dei figli di Dio, cominciata con Set, Dio, per impedire che anche la discendenza di Set fosse irrimediabilmente deturpata dal peccato, decise di ripulire la umanità corrotta con il Diluvio simbolo di purificazione battesimale.{{Passo biblico|Ge|6,13|libro=no}} e avverte Noè di preparare un'[[Arca di Noè|Arca]] dove mettere in salvo se stesso e la sua famiglia,{{Passo biblico|Ge|6,14|libro=no}} per garantire all'Umanità la propria esistenza sulla Terra. Secondo molti studiosi il racconto biblico sarebbe nato dall'intreccio di due diverse tradizioni (quella «sacerdotale» (P) e quella «iahvista» (J)) e in merito agli animali ospitati nell'arca riporta due differenti versioni: "per P, tutta la creazione è buona (Gen1) e le distinzioni tra puro e impuro saranno date solo al Sinai. Quindi Noè prende due di ogni animale «secondo la sua specie» [...] mentre in J Noè prende sette paia di animali puri e due animali impuri"<ref group=Nota>Come precisato dagli studiosi del cattolico ''Nuovo Grande Commentario Biblico'' concordemente a quelli dell'interconfessionale ''[[Bibbia TOB]]'', di seguito citati, e allo storico [[Bart Ehrman]] che sottolinea come "nel racconto del diluvio universale di Gen 6-9 ci sono molte contraddizioni. Una delle più evidenti è che in 6,19 Dio dice a Noè di portare con sé nell'arca una coppia di animali «di ogni specie», mentre in 7,2 gli dice di prendere sette coppie di ogni «animale puro» e due degli altri animali". ({{Cita|Brown, 2004|pp. 18-19}}; {{cita|Ehrman|p. 87}}.</ref> e questa discordanza può essere spiegata considerando che "per il racconto «sacerdotale» (6,19-20) si trattava solo di assicurare la sopravvivenza della specie, bastava quindi un paio di animali; per il racconto «iahvista» occorrono più coppie di animali puri, poiché alcuni saranno offerti a Dio in sacrificio (cf 8,20-21)"<ref group=Nota>Come sottolineano gli esegeti dell'interconfessionale ''[[Bibbia TOB]]''; anche quelli del cattolico ''Nuovo Grande Commentario Biblico'' concordano che "J d'altra parte stabilirà in 7,2 sette paia di animali puri e due paia di impuri, presumibilmente in previsione del sacrificio postdiluviano di 8,20 (J)". ({{Cita|''Bibbia TOB''|p. 55}}; {{Cita|Brown, 2004| pp. 18-19}}).</ref>.
 
Il racconto biblico, come evidenziano anche gli studiosi della Bibbia [[Versioni della Bibbia#Italiano|Edizioni Paoline]], è "frutto dell'intarsio tra due tradizioni, quella [[Tradizione jahvista|Jahvista]] [J] molto vivace e quella Sacerdotale [P] più rigorosa, ma anche più fredda. Questo innesto è venato qua e là da incongruenze"<ref group=Nota>Confermano gli esegeti dell'interconfessionale ''[[Bibbia TOB]]'' che "il diluvio, di cui si conoscevano narrazioni extrabibliche (specialmente quella babilonese contenuta nell'epopea di Gilgamesh), è anche rievocato dalle due tradizioni «iahvista» e «sacerdotale» con qualche ritocco letterario e dal proprio punto di vista. Si nota, per esempio, una doppia menzione dell’obbedienza di Noè (6,22; 7,5), del suo ingresso dentro l'arca (7,7. 13), delle coppie di animali presi con sé (6,19; 7,2)...". (''La Bibbia'', Edizioni Paoline, 1991, p. 17, ISBN 88-215-1068-9; {{Cita|''Bibbia TOB''|p. 53}}).</ref>; ad esempio, come evidenziano gli esegeti dell'interconfessionale [[Bibbia TOB]], "secondo la narrazione «sacerdotale», il Diluvio durò un anno e dieci giorni (un intero anno secondo la versione greca); secondo quella «iahvista», sarebbe invece durato solo quaranta giorni, preceduto da una settimana e seguito da altre tre"<ref group=Nota>Anche gli studiosi della Bibbia [[Versioni della Bibbia#Italiano|Edizioni Paoline]] confermano che "in Gn7,12 Jahvista il diluvio dura quaranta giorni, in 8,13 (Sacerdotale) si suggerisce la durata di un anno". ({{Cita|''Bibbia TOB''|p. 56}}; La Bibbia, Edizioni Paoline, 1991, p. 17, ISBN 88-215-1068-9).</ref>; inoltre, "per P le acque sopra e sotto la terra, rinchiuse là all'inizio (1,6-10), fecero irruzione sulla terra (7,11), mentre in J le acque del diluvio furono le piogge ininterrotte per 40 giorni e notti (7,12)"<ref group=Nota>Gli studiosi del cattolico ''Nuovo Grande Commentario Biblico'' e quelli della ''[[Bibbia TOB]]'' precisano che già secondo 1,7 si immaginava che la terra e l'aria fossero tra due masse d'acqua" e come "l'immagine proviene dal linguaggio mitico fenicio.({{Cita|Brown, 2004| p. 18}}; ({{Cita|''Bibbia TOB''|p. 55}}).</ref>.