Astrologia: differenze tra le versioni

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I decani erano un sistema di misurazione del tempo secondo le [[costellazioni]] ed erano guidati da Sothis o [[Sirio]]. I moti dei decani nel cielo sono poi stati utilizzati per suddividere la notte in ore; il sorgere di una costellazione poco prima dell'[[alba]] (il suo sorgere o [[levata eliaca]]) veniva così considerata l'ultima ora prima del giorno: nel corso dell'anno ogni costellazione appariva appena prima dell'alba per dieci giorni. Quando divennero parte integrante dell'astrologia nell'età ellenistica, ogni decade venne associata con circa dieci gradi zodiacali; vari testi risalenti al II secolo a.C. pervenutici sono relativi alle posizioni dei pianeti nei segni zodiacali al momento del sorgere di alcuni decani, in particolare il succitato Sirio<ref>{{Cita|Barton|p. 20}}.</ref>.
 
Particolarmente importante per lo sviluppo dell'astrologia oroscopica è stato l'astrologo e astronomo [[Claudio Tolomeo]] che visse proprio ad [[Alessandria d'Egitto]]; con la sua opera intitolata ''[[Tetrabiblos]]'' ha posto le basi della tradizione astrologica occidentale e, come fonte di riferimento durante i secoli seguenti, si dice che "''ha goduto quasi dell'autorità di una bibbia per gli studiosi di astrologia per più di mille anni"''<ref>{{cita|Robbins|'Introduction' p. xii}}.</ref><ref>{{cita web|url=https://biblicalone.com/what-does-the-bible-say-about-zodiac-signs/|titolo=What Does the Bible Say About Zodiac Signs|autore=David Tremblay|editore=Biblical One|lingua=en|anno=2023|accesso=13 novembre 2023}}</ref>. Questo è stato inoltre uno dei primissimi testi astrologici fatti circolare nell'[[Europa medievale]], dopo essere stato tradotto dall'arabo al [[Lingua latina|latino]] da [[Platone Tiburtino]] in Spagna nel 1138<ref>{{Cita|Robbins}}; {{Cita|Thorndike}}.</ref>. Il [[Tetrabiblos|Tetrabibilos]] è collegato all'[[Almagesto]] di Claudio Tolomeo, l'autore distingue già in antichità i diversi campi dell'astronomia e dell'astrologia. L'astronomia è identificata come ''[[Mathematiké sýntaxis|mathematiké]]'' e intende distinguersi dall'astrologia oroscopica in quanto analisi contemplativa delle leggi eterne e sistemiche che regolano i movimenti degli astri, i quali a loro volta fornirebbero attraverso i transiti celesti la base all'esame degli avvenimenti che si verificano sulla terra: l'almagesto è in un certo senso l'antica astronomia di oggi, il tetrabiblos invece rappresenterebbe la base antica dell'astrologia occidentale praticata oggi, nelle sue varie tradizioni e correnti<ref>{{Cita libro|autore=Simonetta Feraboli|titolo=Introduzione a Claudio Tolomeo, Le previsioni astrologiche (Tetrabiblos), Fondazione Lorenzo Valla|anno=1985|pp=XI-XII}}</ref>.
 
Secondo [[Firmico Materno]] (IV secolo) il sistema dell'astrologia oroscopica risalirebbe ad un faraone egizio di nome [[Nekaub]] ed al suo sommo sacerdote Petosiris<ref>{{Cita|Firmicus|(III.4) 'Proemium'}}.</ref>. I testi dell'[[ermetismo (filosofia)]] sono stati anch'essi raccolti e conservati in questo stesso lasso di tempo e [[Clemente Alessandrino]], scrivendo a riguardo dell'epoca dell'[[antica Roma]], sottolinea il grado in cui gli astrologi si attendevano di aver la dovuta conoscenza dei testi nella sua descrizione dei riti sacri egizi: "Questo è principalmente dimostrato dal loro sacro cerimoniale. Per primo giunge il cantore, recante alcuni dei simboli della musica. Perché dicono che egli deve imparare due dei libri di [[Ermete Trismegisto]], quelli in cui sono contenuti gli inni degli dei, in secondo luogo le regole previste per la vita del re. E dopo avanza l'astrologo, con un misuratore del tempo in mano, e una palma, i simboli dell'astrologia. Deve avere i libri astrologici di Ermete, che sono in numero di quattro, sempre in bocca."<ref>{{Cita|Roberts|p. 488}}.</ref>