Emilio Fede: differenze tra le versioni

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|Attività3 = scrittore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
|PostNazionalità = , già direttore del [[TG1]] (dal 29 maggio 1981 all'8 agosto 1982), di [[Videonews]] (dal 31 ottobre 1989 al 10 settembre 1991), di [[Studio Aperto]] (dal 16 gennaio 1991 al 2 novembre 1993) e del [[TG4]] (dal 1º giugno 1992 al 28 marzo 2012)
|Immagine = EmilioFede2016 (cropped).png
|Didascalia = Emilio Fede nel 2016
}}
 
|PostNazionalità = , giàGià direttore del [[TG1]] (dal 29 maggio 1981 all'8 agosto 1982), di [[Videonews]] (dal 31 ottobre 1989 al 10 settembre 1991),e di [[Studio Aperto]] (dalè 16noto gennaiosoprattutto 1991per alessere 2stato novembrealla 1993) eguida del [[TG4]] (dal 1º° giugno 1992 al 28 marzo 2012).
 
== Biografia ==
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Inviato speciale in [[Africa]] per otto anni, realizzò servizi in oltre 40 Paesi nel periodo della decolonizzazione e dell'inizio delle guerre civili. L'esperienza terminò a seguito di una malattia e di un contenzioso sulle spese di viaggio. Lavorò poi con [[Sergio Zavoli]] nella redazione della trasmissione d'inchiesta [[TV7 (programma televisivo)|''TV7'']], il settimanale di approfondimento del [[TG1]]. Uno dei suoi contributi più significativi fu un servizio sulle conseguenze sulla salute umana dell'impiego di [[ormone|ormoni]] nella crescita dei [[Bovinae|bovini]]. Dal 1976 fu per cinque anni conduttore del TG1, in particolare della prima edizione a colori il 28 febbraio del 1977, e dal 1981 lo diresse per due anni; sotto la sua direzione la testata trasmise la celebre diretta, condotta da [[Piero Badaloni]], relativa all'[[incidente di Vermicino]], durata ben 18 ore e seguita da circa 25 milioni di telespettatori, primo esempio di cronaca in tempo reale di un avvenimento fortemente negativo, e perciò di quella che negli anni fu denominata: "TV del dolore". Nel 1983<ref>[http://www.teche.rai.it/storia/varieta/varieta24.html Dal sito ''Rai Teche''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110722050713/http://www.teche.rai.it/storia/varieta/varieta24.html |data=22 luglio 2011 }}.</ref> e 1984<ref>[http://www.teche.rai.it/storia/varieta/varieta25.html Dal sito ''Rai Teche''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130925195202/http://www.teche.rai.it/storia/varieta/varieta25.html |data=25 settembre 2013 }}.</ref> condusse il programma di intrattenimento ''[[Test - Gioco per conoscersi|Test]]'', che andava in diretta concorrenza con ''[[Superflash]]'' trasmesso da [[Canale 5]]. Nel 1983 su Rai 1 andò in onda ''Obiettivo su…'', curato da Fede e da [[Sandro Baldoni]] e dedicato all'attualità; in quegli stessi anni Fede fu anche nominato vicedirettore del TG1.
 
Il rapporto con la Rai terminò nel 1987, a seguito di un processo per [[gioco d'azzardo]] finito con l'assoluzione<ref>{{Cita libro|Gigi|Marzullo|Bellidinotte: guerrieri moderni & cavalieri d'altri tempi|1999|Guida Editori|p=138|isbn= 8871883047}}</ref> e, {{cn|come lui stesso poi dichiarò}}, per il cambiamento degli accordi politici sulle poltrone RAI: {{chiarire|il passaggio della direzione del TG1 dal [[Partito Socialista Italiano]], all'epoca riferimento politico di Fede, alla [[Democrazia Cristiana]], nell'ambito dei riequilibri politici e di potere relativi al nascituro [[Governo Fanfani VI]]|la direzione del TG1 è stata affidata ad un giornalista in quota DC sia prima che dopo il 1987}}<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/03/06/alla-rai-arrivano-28-nomine-anche-comunisti.html|titolo=ALLA RAI ARRIVANO 28 NOMINE ANCHE I COMUNISTI DICONO SI'|pubblicazione=la Repubblica|giorno=6|mese=marzo|anno=1987}}</ref>.
 
=== Il passaggio alla Fininvest-Mediaset e la direzione del TG4 ===
Fede riprese il suo cammino professionale accettando l'offerta di [[Rete A]], emittente nata nel [[1983]], dove va a fondare e dirigere il [[TgA]], il primo telegiornale nazionale privato della televisione italiana, la cui prima edizione va in onda lunedì 7 settembre 1987<ref>{{Cita news|autore=Mariella Tanzarella|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/09/06/da-domani-in-diretta-il-tga-di.html|titolo=DA DOMANI IN DIRETTA IL TGA DI PERUZZO|pubblicazione=la Repubblica|giorno=6|mese=settembre|anno=1987}}</ref>. Nel 1989 passa alla [[Fininvest]] di [[Silvio Berlusconi]], dapprima come direttore di [[Videonews]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/11/01/emilio-fede-il-nuovo-direttore-delle.html|titolo=E' EMILIO FEDE IL NUOVO DIRETTORE DELLE NEWS FININVEST|pubblicazione=la Repubblica|giorno=1º|mese=novembre|anno=1989}}</ref>, poi di [[Studio Aperto]], notiziario di [[Italia 1]], che il 16 gennaio 1991 fu il primo telegiornale in Italia ad annunciare in diretta l'inizio dell'operazione [[Desert Storm]] durante la [[Guerra del Golfo]], proprio nel giorno della sua prima messa in onda. Studio Aperto è anche il primo telegiornale a informare della cattura dei due ufficiali dell'Aeronautica italiana [[Gianmarco Bellini]] e [[Maurizio Cocciolone]].
 
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=== L’addio al TG4 ===
Il 28 marzo 2012, a seguito di una trattativa con [[Mediaset]] non andata a buon fine, la società solleva Emilio Fede dalla direzione del TG4<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/03/29/visualizza_new.html_158600983.html|titolo=Emilio Fede licenziato da Mediaset|data=29 marzo 2012|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026100329/http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/03/29/visualizza_new.html_158600983.html|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2012/03/28/news/fede_lascia_mediaset_nuovo_direttore_al_tg4-32370081/?ref=HRER3-1|titolo=Fede-Mediaset, divorzio clamoroso "Licenziato". Nuovo direttore al Tg4|data=28 marzo 2012|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026094611/http://www.repubblica.it/politica/2012/03/28/news/fede_lascia_mediaset_nuovo_direttore_al_tg4-32370081/?ref=HRER3-1|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref>. L'azienda di [[Cologno Monzese]] afferma in un comunicato che non è stato possibile arrivare a una risoluzione del rapporto in modo consensuale; altresì specifica che l'ex direttore lascia anche Mediaset. Alla direzione del TG4 gli subentra [[Giovanni Toti]], già direttore di Studio Aperto, che da quel momento dirigerà entrambi i notiziari per circa due anni<ref>{{Cita web|url=http://www.ilgiornaledelfriuli.net/cron/emilio-fede-lascia-mediaset-giovanni-toti-e-il-nuovo-direttore-del-tg4/|titolo=Emilio Fede lascia Mediaset, Giovanni Toti è il nuovo direttore del TG4|data=29 marzo 2012|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924033632/http://www.ilgiornaledelfriuli.net/cron/emilio-fede-lascia-mediaset-giovanni-toti-e-il-nuovo-direttore-del-tg4/|dataarchivio=24 settembre 2015|urlmorto=sì}}</ref>. Il giorno seguente, dopo aver dichiarato di essersi chiarito con l'azienda, Fede firma le dimissioni dal TG4 dichiarando di proseguire nella trattativa per nuove trasmissioni, mantenendo una carica all'interno di Mediaset<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2012/03/28/visualizza_new.html_158596206.html|titolo=Toti: mio tg non berlusconiano, via anche le meteorine|data=30 marzo 2012|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026094642/http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2012/03/28/visualizza_new.html_158596206.html|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/29/lultimo-giorno-emilio-fede-addio-bensi-arrivederci/201062/|titolo=L'ultimo giorno di Emilio Fede al Tg4: “Ma non è un addio, bensì un arrivederci”|data=29 marzo 2012|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141106031848/http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/29/lultimo-giorno-emilio-fede-addio-bensi-arrivederci/201062/|dataarchivio=6 novembre 2014|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/politica/12_marzo_29/fede-editoriale-addio_50e8c6b0-79c5-11e1-a69d-1adb0cf51649.shtml|titolo=Fede firma le dimissioni: lascia il Tg4. Poi il saluto: «È solo un arrivederci»|data=29 marzo 2012|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026101003/http://www.corriere.it/politica/12_marzo_29/fede-editoriale-addio_50e8c6b0-79c5-11e1-a69d-1adb0cf51649.shtml|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref>.
 
=== Dopo il TG4 ===
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== Vita privata ==
Nel 1965 Emilio Fede, sposò la giornalista e futura senatrice [[Diana de Feo]] (figlia dello scrittore [[Italo de Feo]]), conosciuta in Rai. Il matrimonio èsarebbe durato sinofino alla morte didella leistessa De Feo, avvenuta il 23 giugno 2021, dopo una lunga malattia. La coppia ebbe due figlie: Sveva e Simona.<ref>{{Cita web|url=https://www.donnapop.it/2023/06/15/sveva-simona-figlie-emilio-fede/|titolo=Sveva e Simona Fede, chi sono le figlie di Emilio Fede? Età, marito, madre, lavoro, curiosità|autore=Maria Carmela Furfaro|sito=DonnaPOP|data=2023-06-15|lingua=it-IT|accesso=2023-06-20}}</ref>
 
== Controversie ==
 
[[File: Emilio Fede 2010.jpg |miniatura|Emilio Fede nel 2010|alt=|sinistra]]
 
=== Accuse di faziosità ===
Il modo di fornire informazione con il TG4 di Fede, notevolmente sbilanciato a favore di Silvio Berlusconi secondo i dati dell'osservatorio di Pavia<ref>{{Cita web|url=http://www.agcom.it/par_condicio/02_2006/tgtutte.pdf|titolo=Dati di febbraio 2006 del pluralismo politico in televisione dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni|editore=agcom.it|data=28 febbraio 2006|accesso=26 ottobre 2014|urlmorto=sì}}</ref>, lo ha esposto a critiche sulla qualità del suo prodotto giornalistico<ref>{{Cita web|url=http://www.difesadellinformazione.com/ultime_notizie/81/informazione-e-tg4-analisi-giuridica-della-conduzione-di-emilio-fede/|titolo=Informazione e tg4: analisi giuridica della conduzione di Emilio Fede|accesso=19 febbraio 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.odg.mi.it/node/31301|titolo=Perché il Tg4 viola la par condicio {{!}} Ordine dei Giornalisti|accesso=19 febbraio 2018|dataarchivio=11 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171011021655/http://www.odg.mi.it/node/31301|urlmorto=sì}}</ref> e a interventi dell'[[Autorità per le garanzie nelle comunicazioni]] (AGCOM) a partire dal 1998. Il convinto sostegno politico a Berlusconi, mai negato da Fede, è testimoniato anche da quanto accadde dopo le [[Elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni politiche del 1994]], quando annunciò la vittoria dell'allora leader di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] con elogi e opinioni parziali.<ref>{{Cita news|autore=Antonio Dipollina|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/03/29/fede-sparge-lacrime-in-diretta.html|titolo=E FEDE SPARGE LACRIME IN DIRETTA|pubblicazione=la Repubblica|giorno=29|mese=marzo|anno=1994}}</ref> Parte del suo discorso agiografico è stato anche documentato nel film ''[[Aprile (film)|Aprile]]'' di [[Nanni Moretti]].<ref>{{Cita libro|autore1=Ewa Mazierska|autore2=Laura Rascaroli|titolo=Il cinema di Nanni Moretti: sogni e diari|anno=2006|editore=Gremese Editore|ISBN=8884404185|pagina=111}}</ref>