Emilio Fede: differenze tra le versioni

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|Attività3 = scrittore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
|PostNazionalità = , già direttore del [[TG1]], di [[Videonews]] e di [[Studio Aperto]], è stato quasi vent’anni al timone del [[TG4]] (dal 1º giugno 1992 al 28 marzo 2012)
|Immagine = EmilioFede2016 (cropped).png
|Didascalia = Emilio Fede nel 2016
}}
 
|PostNazionalità = , giàGià direttore del [[TG1]], di [[Videonews]] e di [[Studio Aperto]], è statonoto quasisoprattutto vent’anniper alessere stato alla timoneguida del [[TG4]] (dal 1º° giugno 1992 al 28 marzo 2012).
 
== Biografia ==
Figlio di un [[maresciallo maggiore]] della [[pubblica sicurezza]] di stanza che lavorò in [[Etiopia]] per diversi anni e di una cantante d'opera, Emilio Fede nasce il 24 giugno 1931 a [[Barcellona Pozzo di Gotto]]. Trascorse parte della giovinezza a [[San Piero Patti]], paese d'origine della famiglia, dove frequentò la scuola dell'obbligo. Dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]], si trasferì con la famiglia a [[Roma]] dove conseguì il diploma di maturità classica<ref>{{Cita web|url=https://chi-e.com/emilio-fede/|titolo=Chi è Emilio Fede|sito=Chi è...?|data=2018-06-17|accesso=2018-12-12}}</ref>.
 
== Carriera ==
=== Dalla carta stampata alla RAI ===
[[File:Emilio Fede.jpg|miniatura|Emilio Fede nel 1965|alt=|sinistra]]
Fede cominciò giovanissimo l'attività di giornalista collaborando con ''Il Momento - Mattino'' di Roma, per poi passare alla ''[[Gazzetta del Popolo]]'' di [[Torino]], di cui divenne inviato speciale. Nel 1958 incominciò a collaborare con la [[Rai]] come conduttore a contratto del programma ''Il circolo dei castori'' assieme a [[Enza Sampò]] – con la quale ebbe anche ununa breve [[flirt|relazione]]<ref>{{Cita news|autore=Aldo Cazzullo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/20/Fede_Eco_racconto_miei_amori_co_9_060220056.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141227030537/http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/20/Fede_Eco_racconto_miei_amori_co_9_060220056.shtml|titolo=Da Fede a Eco, vi racconto i miei amori e la mia Rai|pubblicazione=Corriere della Sera|data=20 febbraio 2006|accesso=26 dicembre 2014|urlmorto=sì|dataarchivio=27 dicembre 2014}}</ref> – e a [[Febo Conti]], passando così dalla carta stampata alla [[televisione]]. A partire dal 1961 il rapporto con la Rai divenne esclusivo.
 
Inviato speciale in [[Africa]] per otto anni, realizzò servizi in oltre 40 Paesi nel periodo della decolonizzazione e dell'inizio delle guerre civili. L'esperienza terminò a seguito di una malattia e di un contenzioso sulle spese di viaggio. Lavorò poi con [[Sergio Zavoli]] nella redazione della trasmissione d'inchiesta [[TV7 (programma televisivo)|''TV7'']], il settimanale di approfondimento del [[TG1]]. Uno dei suoi contributi più significativi fu un servizio sulle conseguenze sulla salute umana dell'impiego di [[ormone|ormoni]] nella crescita dei [[Bovinae|bovini]]. Dal 1976 fu per cinque anni conduttore del TG1, in particolare della prima edizione a colori il 28 febbraio del 1977, e dal 1981 lo diresse per due anni; sotto la sua direzione la testata trasmise la celebre diretta, condotta da [[Piero Badaloni]], relativa all'[[incidente di Vermicino]], durata ben 18 ore e seguita da circa 25 milioni di telespettatori, primo esempio di cronaca in tempo reale di un avvenimento fortemente negativo, e perciò di quella che negli anni fu denominata: "TV del dolore". Nel 1983<ref>[http://www.teche.rai.it/storia/varieta/varieta24.html Dal sito ''Rai Teche''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110722050713/http://www.teche.rai.it/storia/varieta/varieta24.html |data=22 luglio 2011 }}.</ref> e 1984<ref>[http://www.teche.rai.it/storia/varieta/varieta25.html Dal sito ''Rai Teche''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130925195202/http://www.teche.rai.it/storia/varieta/varieta25.html |data=25 settembre 2013 }}.</ref> condusse il programma di intrattenimento ''[[Test - Gioco per conoscersi|Test]]'', che andava in diretta concorrenza con ''[[Superflash]]'' trasmesso da [[Canale 5]]. Nel 1983 su Rai 1 andò in onda ''Obiettivo su…'', curato da Fede e da [[Sandro Baldoni]] e dedicato all'attualità; in quegli stessi anni Fede fu anche nominato vicedirettore del TG1.
 
Il rapporto con la Rai terminò nel 1987, a seguito di un processo per [[gioco d'azzardo]] finito con l'assoluzione<ref>{{Cita libro|Gigi|Marzullo|Bellidinotte: guerrieri moderni & cavalieri d'altri tempi|1999|Guida Editori|p=138|isbn= 8871883047}}</ref> e, {{cn|come lui stesso poi dichiarò}}, per il cambiamento degli accordi politici sulle poltrone RAI: {{chiarire|il passaggio della direzione del TG1 dal [[Partito Socialista Italiano]], all'epoca riferimento politico di Fede, alla [[Democrazia Cristiana]], nell'ambito dei riequilibri politici e di potere relativi al nascituro [[Governo Fanfani VI]]|la direzione del TG1 è stata affidata ad un giornalista in quota DC sia prima che dopo il 1987}}<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/03/06/alla-rai-arrivano-28-nomine-anche-comunisti.html|titolo=ALLA RAI ARRIVANO 28 NOMINE ANCHE I COMUNISTI DICONO SI'|pubblicazione=la Repubblica|giorno=6|mese=marzo|anno=1987}}</ref>.
 
=== Il passaggio alla Fininvest-Mediaset e la direzione del TG4 ===
Fede riprese il suo cammino professionale accettando l'offerta di [[Rete A]], emittente nata nel [[1983]], dove va a fondare e dirigere il [[TgA]], il primo telegiornale nazionale privato della televisione italiana, la cui prima edizione vaandò in onda lunedì 7 settembre 1987<ref>{{Cita news|autore=Mariella Tanzarella|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/09/06/da-domani-in-diretta-il-tga-di.html|titolo=DA DOMANI IN DIRETTA IL TGA DI PERUZZO|pubblicazione=la Repubblica|giorno=6|mese=settembre|anno=1987}}</ref>. Nel 1989 passa alla [[Fininvest]] di [[Silvio Berlusconi]], dapprima come direttore di [[Videonews]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/11/01/emilio-fede-il-nuovo-direttore-delle.html|titolo=E' EMILIO FEDE IL NUOVO DIRETTORE DELLE NEWS FININVEST|pubblicazione=la Repubblica|giorno=1º|mese=novembre|anno=1989}}</ref>, poi di [[Studio Aperto]], notiziario di [[Italia 1]], che il 16 gennaio 1991 fu il primo telegiornale in Italia ad annunciare in diretta l'inizio dell'operazione [[Desert Storm]] durante la [[Guerra del Golfo]], proprio nel giorno della sua prima messa in onda. Studio Aperto èfu anche il primo telegiornale a informare della cattura dei due ufficiali dell'Aeronautica italiana [[Gianmarco Bellini]] e [[Maurizio Cocciolone]].
 
Dal 20 settembre del 1990, tutti i giovedì, in seconda serata su [[Rete 4]], conduce il rotocalco settimanale d'attualità ''Cronaca'', supplemento d'informazione da lui curato per gli appassionati di cronaca-spettacolo<ref>{{Cita news|autore=Mariella Tanzarella|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/20/parte-cronaca-una-prova-del-tg-di.html|titolo=Parte 'Cronaca' una prova del tg di Emilio Fede|pubblicazione=La Repubblica|data=20 settembre 1990|accesso=26 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141227031406/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/20/parte-cronaca-una-prova-del-tg-di.html|dataarchivio=27 dicembre 2014|urlmorto=no}}</ref>, con un'audience attestata intorno al milione e 300.000 spettatori<ref>''Zoom su Emilio Fede, inventore della formula dell'eterna popolarità'', L'Europeo, n.527, 28 dicembre 1990.</ref>.
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Nel 1992 venne nominato alla direzione del [[TG4]], il nuovo telegiornale di [[Rete 4]]<ref>{{Cita news|autore=Mariella Tanzarella|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/05/30/nasce-il-tg4-il-comando-fede.html|titolo=NASCE IL TG4, IL COMANDO A FEDE|pubblicazione=la Repubblica|data=30 maggio 1992}}</ref>, sostituendo [[Edvige Bernasconi]], pur rimanendo formalmente direttore di Studio Aperto fino al 1993.
 
Dal 28 novembre 1997<ref>{{Cita news|autore=Aldo Grasso|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/14/Emilio_Freud_cerca_inconscio_co_0_97121414015.shtml|titolo=Emilio Freud cerca l'inconscio|pubblicazione=Corriere della Sera|data=14 dicembre 1997|accesso=26 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141227031348/http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/14/Emilio_Freud_cerca_inconscio_co_0_97121414015.shtml|dataarchivio=27 dicembre 2014|urlmorto=no}}</ref> e poi nel 1999<ref>{{Cita news|autore=Maria Volpe|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/marzo/12/Fede_basta_politici_ora_scopro_co_0_990312074.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141227031122/http://archiviostorico.corriere.it/1999/marzo/12/Fede_basta_politici_ora_scopro_co_0_990312074.shtml|titolo=Fede: basta politici, ora scopro i segreti delle donne|pubblicazione=Corriere della Sera|data=12 marzo 1999|p=37|accesso=26 dicembre 2014|urlmorto=sì|dataarchivio=27 dicembre 2014}}</ref> conduce su Rete 4 il ciclo ''Le grandi interviste'', interviste-ritratto di mezz'ora a personaggi come: [[Agnelli (famiglia)|Clara Agnelli Nuvoletti]], [[Massimo D'Alema]], [[Umberto Bossi]], [[Simona Ventura]], Rosa Bossi Berlusconi,e [[Pippo Baudo]]. Il 25 febbraio 1998 ha condotto in prima serata su Canale 5 il falso televisivo ''[[Indagine sulla canzone truccata]]'', dove ha raccontato il finto arresto di [[Iva Zanicchi]]<ref>{{Cita news|autore=Rossella Malaspina|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/febbraio/26/Scherzo_Canale_arrestata_Zanicchi_ga_0_98022610052.shtml?refresh_ce-cp|titolo=Scherzo a Canale 5: arrestata la Zanicchi|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=26|mese=febbraio|anno=1998|pagina=|accesso=3 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160921031957/http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/febbraio/26/Scherzo_Canale_arrestata_Zanicchi_ga_0_98022610052.shtml?refresh_ce-cp|dataarchivio=21 settembre 2016|urlmorto=no}}</ref>.
 
Dal 2000 cura ''[[Sipario del TG4|Sipario]]'', il rotocalco rosa del TG4 di sua concezione, in onda tutti i giorni in coda al telegiornale di Rete 4, ed affida la conduzione della rubrica dedicata alle previsioni del tempo ''Meteo 4'' ad alcune annunciatrici di bella presenza senza una competenza specifica nel campo meteorologico, da lui selezionate personalmente, che vengono battezzate con il neologismo "meteorine". Dal 2008 sperimenta l'edizione notturna ''Sipario notte''.
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L'8 febbraio 2005 ha condotto eccezionalmente, insieme ad [[Ezio Greggio]], una puntata di ''[[Striscia la notizia]]'' (programma che lo prende continuamente di mira, trasmettendo i filmati dei fuori-onda in cui sgrida ed inveisce impulsivamente e a più riprese contro i colleghi della redazione del TG4) al posto di [[Enzo Iacchetti]], impossibilitato a causa dell'influenza.
 
Dal 16 febbraio 2009 dirige su Rete 4 tre prime serate speciali con ''Password - Il mondo in casa'', programma di attualità in diretta da studio con ospiti in collegamento e inviati sul territorio. Fu preso di mira per uno scherzo di Scherzi a parte.
 
=== L’addio al TG4 ===
Il 28 marzo 2012, a seguito di una trattativa con [[Mediaset]] non andata a buon fine, la società solleva Emilio Fede dalla direzione del TG4<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/03/29/visualizza_new.html_158600983.html|titolo=Emilio Fede licenziato da Mediaset|data=29 marzo 2012|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026100329/http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/03/29/visualizza_new.html_158600983.html|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2012/03/28/news/fede_lascia_mediaset_nuovo_direttore_al_tg4-32370081/?ref=HRER3-1|titolo=Fede-Mediaset, divorzio clamoroso "Licenziato". Nuovo direttore al Tg4|data=28 marzo 2012|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026094611/http://www.repubblica.it/politica/2012/03/28/news/fede_lascia_mediaset_nuovo_direttore_al_tg4-32370081/?ref=HRER3-1|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref>. L'azienda di [[Cologno Monzese]] afferma in un comunicato che non è stato possibile arrivare a una risoluzione del rapporto in modo consensuale; altresì specifica che l'ex direttore lascia anche Mediaset. Alla direzione del TG4 gli subentra [[Giovanni Toti]], già direttore di Studio Aperto, che da quel momento dirigerà entrambi i notiziari per circa due anni<ref>{{Cita web|url=http://www.ilgiornaledelfriuli.net/cron/emilio-fede-lascia-mediaset-giovanni-toti-e-il-nuovo-direttore-del-tg4/|titolo=Emilio Fede lascia Mediaset, Giovanni Toti è il nuovo direttore del TG4|data=29 marzo 2012|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924033632/http://www.ilgiornaledelfriuli.net/cron/emilio-fede-lascia-mediaset-giovanni-toti-e-il-nuovo-direttore-del-tg4/|dataarchivio=24 settembre 2015|urlmorto=sì}}</ref>. Il giorno seguente, dopo aver dichiarato di essersi chiarito con l'azienda, Fede firma le dimissioni dal TG4 dichiarando di proseguire nella trattativa per nuove trasmissioni, mantenendo una carica all'interno di Mediaset<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2012/03/28/visualizza_new.html_158596206.html|titolo=Toti: mio tg non berlusconiano, via anche le meteorine|data=30 marzo 2012|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026094642/http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2012/03/28/visualizza_new.html_158596206.html|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/29/lultimo-giorno-emilio-fede-addio-bensi-arrivederci/201062/|titolo=L'ultimo giorno di Emilio Fede al Tg4: “Ma non è un addio, bensì un arrivederci”|data=29 marzo 2012|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141106031848/http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/29/lultimo-giorno-emilio-fede-addio-bensi-arrivederci/201062/|dataarchivio=6 novembre 2014|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/politica/12_marzo_29/fede-editoriale-addio_50e8c6b0-79c5-11e1-a69d-1adb0cf51649.shtml|titolo=Fede firma le dimissioni: lascia il Tg4. Poi il saluto: «È solo un arrivederci»|data=29 marzo 2012|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026101003/http://www.corriere.it/politica/12_marzo_29/fede-editoriale-addio_50e8c6b0-79c5-11e1-a69d-1adb0cf51649.shtml|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref>.
 
=== Dopo il TG4 ===
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Tra il 2013 e il 2014 è direttore editoriale del quotidiano ''[[La Discussione]]'', in passato già organo della [[Democrazia Cristiana per le Autonomie]]<ref>{{Cita web|url=http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1264242/Emilio-Fede---Presto-direttore-de-La-Discussione-.html|titolo=Emilio Fede: "Presto direttore de La Discussione"|accesso=8 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161221003314/http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1264242/Emilio-Fede---Presto-direttore-de-La-Discussione-.html|dataarchivio=21 dicembre 2016|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.iltempo.it/politica/2016/06/16/news/il-cerchio-magico-ha-soffocato-silvio-la-pascale-pentito-di-averla-aiutata-1012928/|titolo="Il cerchio magico ha soffocato Silvio La Pascale? Pentito di averla aiutata"|accesso=8 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161221160925/http://www.iltempo.it/politica/2016/06/16/news/il-cerchio-magico-ha-soffocato-silvio-la-pascale-pentito-di-averla-aiutata-1012928/|dataarchivio=21 dicembre 2016|urlmorto=sì}} Vi si legge: «Per un anno e mezzo ho diretto La Discussione».</ref>, movimento politico di centro-destra di [[Gianfranco Rotondi]], esistito dal 2005 al 2009, quando è confluito ne [[Il Popolo della Libertà]].
 
In questo periodo gli viene diagnosticato un [[Tumore del pancreas|tumore al pancreas]] e i medici gli danno ancora 6sei mesi di vita, ma le analisi erano errate<ref>{{Cita web|url=http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11620489/Emilio-Fede-e-la-diagnosi-sbagliata.html|titolo=Emilio Fede e la diagnosi sbagliata sul cancro|data=23 maggio 2014|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026102618/http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11620489/Emilio-Fede-e-la-diagnosi-sbagliata.html|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref>.
 
Il 30 ottobre 2014 Mediaset gli comunica la rescissione unilaterale, a partire dal giorno successivo, del contratto in scadenza a giugno. Fede guadagnava 27.000 euro al mese, oltre a beneficiare di una casa a [[Milano 2]] a carico dell'azienda, di due autisti, di una segretaria e di un ufficio<ref>{{Cita web |url=http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11716911/Fede-licenziato-ancora-da-Mediaset-.html |titolo=Fede licenziato ancora da Mediaset: addio a casa e super contratto da 27mila euro al mese |accesso=27 maggio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171020034015/http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11716911/Fede-licenziato-ancora-da-Mediaset-.html |dataarchivio=20 ottobre 2017 |urlmorto=no }}</ref>. A dicembre fa ricorso al tribunale civile di Milano per chiedere a Mediaset il reintegro e il pagamento di 8.411.000 euro come risarcimento. [[Reti Televisive Italiane|RTI]] motiva la scelta sottolineando che Fede è indagato per associazione a delinquere a scopo di diffamazione per il presunto ricatto nei confronti dei vertici Mediaset con un fotomontaggio a luci rosse.
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Il 9 aprile 2015 il Tribunale civile di [[Milano]] respinge la sua richiesta di risarcimento e gli impone di versare a Mediaset circa 10.000 euro per le spese di causa<ref name="liberoquotidiano.it">{{Cita web |url=http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11736045/Fede-licenziato-chiede-a-Mediaset-8.html |titolo=Fede licenziato chiede a Mediaset 8 milioni e mezzo |accesso=27 maggio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304070737/http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11736045/Fede-licenziato-chiede-a-Mediaset-8.html |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlmorto=no }}</ref>.
 
Da giugno 2022 torna in tv come ospite fisso nel talk show ''Punti di Vista'' condotto da Kevin Dellino su Cusano Italia TV, emittente televisiva dell'omonima università Cusano di Roma. E sempre con Kevin Dellino torna a scrivere una rubrica, ''Parole di Fede'', sul settimanale [[Visto (settimanale)|''Visto'']] diretto da Carlo Faricciotti.
 
=== CarrieraPolitica politica ===
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 1979]] e alle [[Elezioni europee del 1984 in Italia|Elezioni europee del 1984]] si candida tra le file del [[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]]. In entrambe le occasioni non viene eletto (nella seconda ottenne 1.901 preferenze nella circoscrizione nord-occidentale e 5.303 nella circoscrizione centrale)<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/candidati.php?tpel=E&dtel=17/06/1984&tpa=Y&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=1&levsut1=1&ne1=1&es0=S&es1=S&ms=S&ne=1&nlg=6&ts=C&ccp=364 Europee 17/06/1984 Area ITALIA + ESTERO Circoscrizione ITALIA NORD-OCCIDENTALE]</ref>.
 
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== Vita privata ==
Nel 1965 Emilio Fede, sposò la giornalista e futura senatrice [[Diana de Feo]] (figlia dello scrittore [[Italo de Feo]]), conosciuta in Rai. Il matrimonio èsarebbe durato sinofino alla morte didella leistessa De Feo, avvenuta il 23 giugno 2021, dopo una lunga malattia. La coppia ebbe due figlie: Sveva e Simona.<ref>{{Cita web|url=https://www.donnapop.it/2023/06/15/sveva-simona-figlie-emilio-fede/|titolo=Sveva e Simona Fede, chi sono le figlie di Emilio Fede? Età, marito, madre, lavoro, curiosità|autore=Maria Carmela Furfaro|sito=DonnaPOP|data=2023-06-15|lingua=it-IT|accesso=2023-06-20}}</ref>
 
== Controversie ==
 
[[File: Emilio Fede 2010.jpg |miniatura|Emilio Fede nel 2010|alt=|sinistra]]
 
=== Accuse di faziosità ===
Il modo di fornire informazione con il TG4 di Fede, notevolmente sbilanciato a favore di Silvio Berlusconi secondo i dati dell'osservatorio di Pavia<ref>{{Cita web|url=http://www.agcom.it/par_condicio/02_2006/tgtutte.pdf|titolo=Dati di febbraio 2006 del pluralismo politico in televisione dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni|editore=agcom.it|data=28 febbraio 2006|accesso=26 ottobre 2014|urlmorto=sì}}</ref>, lo ha esposto a critiche sulla qualità del suo prodotto giornalistico<ref>{{Cita web|url=http://www.difesadellinformazione.com/ultime_notizie/81/informazione-e-tg4-analisi-giuridica-della-conduzione-di-emilio-fede/|titolo=Informazione e tg4: analisi giuridica della conduzione di Emilio Fede|accesso=19 febbraio 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.odg.mi.it/node/31301|titolo=Perché il Tg4 viola la par condicio {{!}} Ordine dei Giornalisti|accesso=19 febbraio 2018|dataarchivio=11 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171011021655/http://www.odg.mi.it/node/31301|urlmorto=sì}}</ref> e a interventi dell'[[Autorità per le garanzie nelle comunicazioni]] (AGCOM) a partire dal 1998. Il convinto sostegno politico a Berlusconi, mai negato da Fede, è testimoniato anche da quanto accadde dopo le [[Elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni politiche del 1994]], quando annunciò la vittoria dell'allora leader di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] con elogi e opinioni parziali.<ref>{{Cita news|autore=Antonio Dipollina|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/03/29/fede-sparge-lacrime-in-diretta.html|titolo=E FEDE SPARGE LACRIME IN DIRETTA|pubblicazione=la Repubblica|giorno=29|mese=marzo|anno=1994}}</ref> Parte del suo discorso agiografico è stato anche documentato nel film ''[[Aprile (film)|Aprile]]'' di [[Nanni Moretti]].<ref>{{Cita libro|autore1=Ewa Mazierska|autore2=Laura Rascaroli|titolo=Il cinema di Nanni Moretti: sogni e diari|anno=2006|editore=Gremese Editore|ISBN=8884404185|pagina=111}}</ref>