Suffragette: differenze tra le versioni
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{{vedi anche|Femminismo nel Regno Unito}}
[[File:Emmeline Pankhurst Arrested 1914.jpg|thumb|left| [[Emmeline Pankhurst]] viene arrestata dopo aver protestato vicino a [[Buckingham Palace]] a Londra il 22 maggio 1907 (o 1914, data incerta).]]
[[File:Suffragette-defaced_penny.jpg|thumb|Uno dei numerosi [[penny]] contraffatto dalle
Le donne iniziarono anche nel Regno Unito con la lotta per il cambiamento all'interno della società, sin dall'inizio sostenute dal lavoro di personalità fautrici dei diritti delle donne, come [[John Stuart Mill]]. Egli propose l'idea del suffragio femminile in un programma presentato agli elettori del Regno Unito nel 1865,<ref>{{Cita libro|titolo=Women's suffrage and party politics in Britain, 1866-1914|autore=Constance Rover|url=https://books.google.it/books?id=sx0LAQAAIAAJ|editore=University of Toronto Press|città=Toronto|anno=1967|lingua=inglese|opera=Studies in political history|p=5|accesso=16 maggio 2017}}</ref> e successivamente venne affiancato da numerosi uomini e donne, pronti a lottare per la stessa causa.<ref>In parte, gli storici, analizzando quel periodo, ritennero che alcune delle azioni delle suffragette avessero danneggiato la loro causa. La questione tuttavia è controversa e priva di conferme.</ref>
Contemporaneamente a quanto avveniva in Francia, quindi, pure nel [[Regno Unito]] si pubblicarono libri a sostegno della tesi dei diritti per le donne. Nel 1792 [[Mary Wollstonecraft]] pubblicò ''A Vindication of the Right of Women'', mentre iniziavano a formarsi i primi circoli femminili. Tuttavia le richieste delle donne non ottennero risposte adeguate, sino a quando - con la riforma del 1832 e con la legge comunale Corporations Act del 1835 - alle donne venne concesso il diritto di voto, anche se era limitato alle elezioni locali, mentre per quelle nazionali non era possibile.<ref>L'enciclopedia, La biblioteca di Repubblica, vol. 8, pag 18.</ref>
Il movimento delle
Sul piano economico e sociale il notevole e crescente benessere dovuto all'[[industrializzazione]] intanto aveva cambiato radicalmente la vita delle donne. I movimenti femminili ripresero nuovo vigore quando [[Emmeline Pankhurst]] fondò nel [[1903]] l'Unione sociale e politica delle donne ([[Women's Social and Political Union|''Women's Social and Political Union'' - WSPU]]), con il preciso intento di far ottenere alle donne il [[Suffragio universale|diritto di voto]] politico, concesso solo agli uomini tranne che per le elezioni ai consigli municipali e per le elezioni di contea.
Le
Durante il periodo della prima guerra mondiale alcune di esse ricorsero alla cd. "[[penna bianca]]" per tacciare di codardia quegli uomini che rifiutavano di combattere al fronte.
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[[File:Viscountess Astor.jpg|thumb|left|320x320px| Lady [[Nancy Astor]], in un disegno di [[John Singer Sargent]], eseguito nel 1923.]]
Il movimento femminile aveva come scopo il raggiungimento di una parità rispetto agli uomini non solo dal punto di vista politico ma anche giuridico ed economico. Le donne volevano poter insegnare nelle [[istruzione secondaria|scuole superiori]], l'[[Uguaglianza sociale|uguaglianza]] dei [[diritti civili]], svolgere le stesse professioni degli uomini e soprattutto godere del diritto elettorale o di suffragio, termine dal quale deriva appunto il nome con il quale si era soliti indicare in maniera dispregiativa le partecipanti al movimento:
Le aderenti al movimento usavano diffondere le proprie idee attraverso comizi, scritte sui muri o cartelli con [[slogan]] come ad esempio "''Votes for women''" o contenenti frasi inneggianti alla promotrice della rivolta. Spesso queste manifestazioni venivano soffocate con la violenza da parte delle [[Polizia|forze dell'ordine]] e con l'arresto di molte militanti [[femminismo|femministe]].
Durante la prima guerra mondiale, con quasi tutti gli uomini validi mandati al fronte, le donne assunsero molti dei tradizionali ruoli maschili, e questo comportò una nuova considerazione delle capacità della donna. La guerra inoltre causò una spaccatura nel movimento delle
Tuttavia, nonostante le difficoltà e le divisioni, le donne, con le loro organizzazioni, riuscirono ad ottenere ciò per cui lottavano e vinsero così la loro battaglia. Nel 1918 il parlamento del Regno Unito approvò la proposta del diritto di voto limitato alle mogli dei capifamiglia con certi requisiti di età (sopra i 30 anni) che furono ammesse al voto politico. Solo più tardi, con la legge del 2 luglio 1928, il suffragio fu esteso a tutte le donne del Regno Unito.
=== L'estensione del movimento ad altri paesi ===
[[File:Suffrage parade, New York City, 1912.jpg|thumb|Un corteo di
Il movimento delle
Il primo stato statunitense a riconoscere parzialmente il suffragio femminile fu lo Stato del [[Wyoming]] nel 1869, e nello stesso anno, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], si verificarono movimenti analoghi a quelli inglesi, ma le donne riuscirono a ottenere il [[suffragio universale]] solo nel 1920, dopo la fine della prima guerra mondiale. Tra le leader del movimento statunitense deve essere ricordata [[Alice Paul]].
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