Aeroporto di Genova-Sestri: differenze tra le versioni

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L'aeroporto è il più grande della [[Liguria]], con circa 1,5 milioni di passeggeri all'anno, e collega [[Genova]] coi numerosi scali nazionali e i principali scali europei d'interscambio intercontinentale.<ref>{{cita web|url=http://www.airport.genova.it/v2/index.php?option=com_content&view=article&id=173&Itemid=163&lang=it|titolo=Destinazioni dei voli in partenza|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161202100952/http://www.airport.genova.it/v2/index.php?option=com_content&view=article&id=173&Itemid=163&lang=it}}</ref>
[[File:Aeroporto di Genova.jpg|thumb|L'area esterna dell'aeroporto inaugurato il 10 Mag.maggio 1986]]
 
== Storia e caratteristiche ==
Iniziato nel [[1954]] e inaugurato nel [[1962]], in principio era dotato di una piattaforma d'atterraggio da 2.285 metri (oggi la pista è lunga 30003.000 metri) e di un'aerostazione provvisoria costituita da alcuni prefabbricati. La struttura temporanea sopravvisse fino al [[1986]], quando fu inaugurata la nuova e definitiva aerostazione.
 
L'area aeroportuale si sviluppa su una [[penisola]] artificiale realizzata col riempimento di un tratto di mare: la sua realizzazione ha richiesto 8 anni di lavori e lo sbancamento della vicina collina di monte Croce, dove oggi sta sorgendo il parco scientifico e tecnologico degli [[Erzelli]]. Il riempimento delle aree a mare venne realizzato dalla ditta [[Berta Autotrasporti]] di [[Cornigliano]], che si avvalse di automezzi militari come Mack M123, [[AEC Matador]], e[[Diamond T tank transporter]], acquistati dall'[[EsercitoUnited States Army|esercito americano]] e dall'[[EsercitoBritish Army|esercito inglese]] e poi riconvertiti a uso civile.
 
L'esigenza di averedotarsi di un aeroporto era già ampiamente avvertibile, per [[Genova]], a partire dal [[1920]]. La città primeggiava, dal punto di vista industriale, portuale e turistico già in quegli anni, ma l'opera non venne mai realizzata per ragioni tecniche e finanziarie. La difficoltà principale consisteva sostanzialmente nel trovare spazi adeguati in un territorio così scevro di zone pianeggianti e così costretto fra le montagne e il mare, caratteristiche che ne avrebbero reso esorbitanti i costi di realizzazione.
 
Fra il [[1926]] e il [[1933]] venne realizzato un [[idroscalo]] nel bacino portuale della [[Lanterna di Genova]]. Ricavato su uno specchio acqueo di 20.000&nbsp;mq, presentava una darsena, tre scivoli, due hangar, un edificio per gli uffici e un'aerostazione.
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Successivamente, fra il [[1937]] e il [[1938]], dopo diverse proposte e trattative, vennero inviati gli studi per la realizzazione di un aeroporto vero e proprio al "Progetto di Porto Aeronautico di Genova Sestri" presso l'"Ufficio Tecnico del Consorzio del Porto di Genova" (CAP). Gli elaborati prevedevano la realizzazione, sulle aree parzialmente occupate nel dopoguerra dagli stabilimenti [[Oscar Sinigaglia]] dell'[[Italsider]], di un complesso sul mare formato da tre piste di atterraggio, un ampio bacino a uso idroscalo e da un porto petroli in aggiunta ai cantieri navali preesistenti.
 
Tuttavia, nemmenoNemmeno questa soluzione sarà però mai realizzata: i lavori, iniziati nel [[1938]] grazie ai finanziamenti del [[Governo]], dei principali enti pubblici e di privati cittadini, subirono un'interruzione nel [[1943]] a causa degli eventi bellici. None non vennero mai ripresi, nemmeno alla fine delle ostilità, per mancanza di finanziamenti.
 
Frattanto, i sopraggiunti straordinari progressi conseguiti in aeronautica, suggerirono di rivedere anche quest'ultimo progetto.
 
Per un certo periodo venne presa in considerazione l'idea di costruire l'aeroporto sulla terraferma, a monte di Arenzano o nei limitrofidintorni di Chiavari, soluzione ben più economica rispetto a quella di riprendere i lavori sul mare, ritenuta troppo costosa.
 
Dal [[1948]] in poi il [[Consorzio Autonomo del Porto]] (CAP) fece eseguire studi che portarono a ottenere molte nuove soluzioni, ma solo nel [[1951]] il Consiglio Superiore e il Consiglio Generale dei Lavori Pubblici ne approvarono l'ultima presentata.
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[[File:Gino Giannetti - Aerop. Genova.jpg|thumb|Monumento ''Navigare, volare, sognare'' di Gino Giannetti (1992)]]
Lo scalo come si presenta oggi fu inaugurato il 10 maggio 1986 dall'allora primo[[Presidente Ministrodel Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] [[Bettino Craxi]], con la partecipazione didel cantante [[James Brown]] e ledelle ballerine [[Bluebell Girls|Bluebell]] di Parigi. Fu il primo scalo italiano a utilizzare i ''[[Manicotti d'imbarco|finger]]'', i pontili per l'imbarco diretto, la pista portata a 3025 mt.metri e la possibilità di attracco per 5 aerei.
[[File:Ansaldo S.V.A. 5 del 1917.jpg|thumb|Aereo ''[[Ansaldo S.V.A.]]'' 5 del 1917 esposto verso il piano arrivi<ref>{{cita web|url=https://www.fondazioneansaldo.it/index.php/lo-sva-6-racconti-per-il-centenario-del-raid-roma-tokio-di-arturo-ferrarin-2/481-sva-5-un-semi-originale-pronto-al-decollo|titolo=Un semi-originale pronto al decollo|autore=Alessandro Lombardo}}</ref>]]
 
L'aeroporto genovese svolge spesso un ruolo di supporto per gli aeroporti del [[Italia settentrionale|nord Italia]] quando questi sono chiusi per avverse condizioni meteorologiche, come [[nebbia]] o neve, e riveste un ruolo importante per il supporto fornito alle strutture e al personale del porto mercantile, nonché alle industrie manifatturiere e alle strutture fieristiche che accolgono eventi quali il [[salone nautico di Genova]], [[Euroflora]], Energethica, ArteGenova, Fiera Primavera, Natalidea, Festival della Scienza; è anche un cruciale tassello intermodale per il settore delle crociere e il turismo in genere (charter e low cost).
 
Tuttavia ilIl suo traffico, sia in termini di viaggiatori sia di voli, al momento è tuttavia contenuto, in relazione alla vicinanza di altri aeroporti come [[Aeroporto di Milano-Linate|Milano-Linate]], [[Milano-Malpensa]], [[Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio|Bergamo-Orio al Serio]], [[Aeroporto di Torino-Caselle|Torino-Caselle]], [[Aeroporto di Nizza Costa Azzurra|Nizza Costa Azzurra]] e [[Aeroporto di Pisa-San Giusto|Pisa-San Giusto]], maggiormente attrezzati con compagnie ''major'' e ''low cost'' e con maggiore offerta di collegamenti diretti passeggeri e cargo. L'aeroporto ha comunque episodi di addensamento del traffico: una delle sue doti è certamente la sua posizione costiera, pressoché esente da nebbia durante tutto l'arco dell'anno, anche se soffre molto d'autunno e d'inverno per il forte vento. A causa di tali caratteristiche, come già accennato, viene spesso impiegato come [[aeroporto alternato]] per i voli diretti a scali meno favoriti per questo fattore, come quelli precedentemente citati.
 
A partire dal 2009, nel corso degli anni, diverse compagnie aeree low-cost hanno attivato voli nazionali e internazionali, in buona parte poi interrotti: fra queste [[Blue Panorama#Voli di linea blu-express|Blu Express]] (marchio low cost di [[Blue Panorama]]), [[Air Italy]] [[ItAli Airlines]], [[My Jet]], [[Darwin Airline]]; [[Lufthansa]] ha potenziato i propri collegamenti operati da [[Air Dolomiti]] tra [[Genova]] e [[Monaco di Baviera]]. [[Ryanair]], dopo aver offerto collegamenti nazionali e internazionali, al 2019 mantiene solo quelli per Londra e Bari.
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== La costruzione ==
Realizzare un aeroporto in mare aperto non era una soluzione strana o propria solo di Genova. Fra gli esempi più cospicui possiamo ricordare le infrastrutture di Idlewind a [[New York]] oppure quelle di [[Nizza]], [[Venezia]], [[Gibilterra]]. MaÈ èperò [[Hong Kong]] a vantare il maggior numero di analogie con l'Aeroporto di Genova Sestri.
 
Tuttavia, inIn nessuno dei casi esposti sopra, però, l'idea ha mai avuto una radicazione così spinta e una concretizzazione così ampia come a [[Genova]], beneficiaria di un moderno aeroporto terrestre totalmente costruito in mare aperto e cosìed esposto a violente mareggiate.
 
Opera ciclopica, assume dimensioni infinitamente più rilevanti se si tiene conto del periodo in cui siaè stata realizzata.
 
Costruttore dell'infrastruttura fu G.L.F. - [[Grandi Lavori Fincosit]], che poté lavorare giorno e notte per anni quasi ininterrottamente.
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Determinante, per la realizzazione dell'aeroporto, fu il contributo offerto dalla ditta [[Berta Autotrasporti]] di [[Cornigliano]], appaltatrice delle opere di riempimento delle aree a mare necessarie all'edificazione dell'infrastruttura. La società, forte dell'esperienza dell'aver realizzato pochi anni prima il rinterro necessario alla creazione delle aree su cui è sorta la società [[Ilva]], si occuperà di estendere quest'ultimo anche verso [[Ovest]], andando a realizzare il waterfront di Ponente, naturale prosecuzione di quello già realizzato a Levante.
 
La costruzione dell'aeroporto è stata resa possibile dall'impiego di automezzi ribaltabili autonomamente e idraulicamente, al fine di poter trasportare e riversare in mare 8,4 milioni di mc.metri cubi di materiali di risulta. Allo scopo, Berta Autotrasporti ha impiegato centinaia di automezzi, fra i quali si ricordano quelli acquistati dall'[[EsercitoUnited States Army|esercito americano]] e dall'[[EsercitoBritish Army|esercito inglesebritannico]] in virtù della loro robustezza, potenza e motilità, caratteristiche che li rendevano unici nel poter sostenere operazioni così gravose.
 
Le opere vennero suddivise in tre fasi successive:
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Il primo cassone fu approfondato in posizione il [[20 settembre]] [[1956]], l'ultimo il [[14 gennaio]] [[1961]].
 
Per la realizzazione della [[Digadiga foranea]] sono stati impiegate 975.000 tonnellate di pietrame di imbasamento, 200.000 metri cubi di [[Calcestruzzo armato]], 120.000 di [[calcestruzzo]] semplice. Il suo costo fu di 2 milioni di [[Lire]] dell'epoca per metro lineare.
 
Le pareti laterali dell'involucro di contenimento del terrapieno presentavano, all'epoca della costruzione, uno sviluppo complessivo di circa 5&nbsp;km. Il loro sistema costruttivo è del tutto similare a quello della [[Diga foranea]] a meno delle diverse dimensioni dei cassoni. In questo caso la loro altezza varia tra i 10 ed i 12 metri mentre la larghezza si attesta a 6 m.