Pietro Badoglio: differenze tra le versioni

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|PostNazionalità = , [[maresciallo d'Italia]], [[Senatori della XXIV legislatura del Regno d'Italia|senatore]] e [[Capo del governo primo ministro segretario di Stato|capo del governo]] dal 25 luglio [[1943]] all'8 giugno [[1944]]. Fu nominato ''[[motu proprio]]'' dal re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] ''[[Sabotino|Marchese del Sabotino]]'' e ''[[Duca di Addis Abeba]]''<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/editoriali/23_settembre_05/importanzite-pietro-badoglio-56430f9e-4c22-11ee-8f58-ffd638c75fa2.shtml|autore= Gian Antonio Stella|titolo=L'"importanzite" di Pietro Badoglio|sito=corriere.it|data=6 settembre 2023|accesso=6 settembre 2023}}</ref>
 
}}c
 
Dopo la deposizione di [[Benito Mussolini|Mussolini]] guidò un governo militare durante la [[seconda guerra mondiale]], che condusse il paese all'[[armistizio di Cassibile|armistizio dell'8 settembre 1943]]. Venne poi inserito nella lista dei [[crimine di guerra|criminali di guerra]] dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]], su richiesta dell'[[Etiopia]], per l'uso di [[armi chimiche]] sui soldati e sulla popolazione civile, ma non venne mai processato.