Stati con armi nucleari: differenze tra le versioni

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Il programma nucleare cinese fu avviato alla metà degli [[Anni 1950|anni cinquanta]] in collaborazione con i sovietici, ma a partire dal 1960, con l'[[Crisi sino-sovietica|acuirsi delle tensioni]] tra i due paesi, questo proseguì in maniera autonoma, concentrandosi sulla rapida realizzazione di una forza deterrente da opporre ad URSS e Stati Uniti<ref name=Hutchinson-pp126-128>{{Cita|Hutchinson 2003|pp. 126-128|Hutchinson2003}}.</ref>. Il primo test nucleare cinese (noto semplicemente come "[[596 (test nucleare)|596]]") fu eseguito il 16 ottobre 1964 nel poligono di [[Lop Nur]], nella zona nord-occidentale del paese, con un ordigno a fissione d'uranio che generò una potenza di 22 chilotoni; lo sviluppo del programma proseguì spedito, e già il 17 giugno 1967 fu testato sempre a Lop Nur il primo congegno all'idrogeno da 3,3 megatoni ("[[Test numero 6]]"), appena 32 mesi dopo il primo test nucleare (il più breve passaggio bomba a fissione - bomba a fusione mai registrato)<ref>John Wilson Lewis; Xue Litai, ''China Builds the Bomb'', Stanford University Press, Stanford, 1988. ISBN 0-8047-1452-5.</ref>. Sembra ormai certo che l'arsenale nucleare cinese comprenda anche bombe al neutrone, sebbene nessun congegno di questo tipo sia mai stato testato<ref name=Neutron-bomb />. L'arsenale cinese ha raggiunto il suo picco nel 2001 con 540 testate operative<ref name=Hutchinson-pp126-128 />, cifra poi scesa a circa 240 nel giugno 2011 e rimasta inalterata alla fine del 2012; a causa dell'elevato grado di riservatezza circa il programma nucleare militare cinese, le stime sul numero di testate operative variano molto, andando da un minimo di 100 ad un massimo di 400<ref>{{cita web |lingua=en |url=http://www.cdi.org/issues/nukef&f/database/nukearsenals.cfm |titolo=The World's Nuclear Arsenals |sito=cdi.org |accesso=31 marzo 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070104084829/http://www.cdi.org/issues/nukef%26f/database/nukearsenals.cfm |dataarchivio=4 gennaio 2007 }}</ref><ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Kristensen |nome=Hans M.|coautori=Robert S. Norris|url=https://journals.sagepub.com/doi/pdf/10.1177/0096340211426630|titolo=Chinese nuclear forces, 2011|rivista=Bulletin of the Atomic Scientists|volume=67|numero=6|pp=81-87|anno=2011|doi=10.1177/0096340211426630}}</ref>
 
La [[Cina]] è l'unica tra le nazioni firmatarie del TNP ad aver esplicitamente aderito alla politica del "[[non primo uso]]", dichiarando ufficialmente che non userà mai le armi nucleari contro qualsiasi altro Stato a meno di non essere attaccata con le medesime<ref>{{cita web |lingua=en |url=http://nuclearthreatinitiative.org/db/china/nfuorg.htm |titolo=No-First-Use (NFU) |sito=nuclearthreatinitiative.org |accesso=20 settembre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100125101108/http://nuclearthreatinitiative.org/db/china/nfuorg.htm |dataarchivio=25 gennaio 2010 }}</ref>; analogamente, la Cina segue ufficialmente la dottrina del "[[minimo deterrente]]", realizzando un arsenale nucleare finalizzato esclusivamente a fare da deterrente credibile contro un attacco nemico<ref>Robert S Ross, ''Navigating the Taiwan Strait: Deterrence, Escalation Dominance, and U.S.-China Relations'', International Security 27, no. 2, 2002, p. 56.</ref>. La Cina non ha mai aderito al PTBT, continuando con i test atmosferici fino al 16 ottobre 1980, ma in seguito ha firmato ma non ratificato il CTBT il 24 settembre 1996; in totale i cinesi hanno eseguito 45 esperimenti nucleari di cui 23 in atmosfera<ref name=Hutchinson-pp126-128 />.
 
=== Stati non aderenti al TNP ===