Chiesa di Santa Felicita (Firenze): differenze tra le versioni

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Come fondazione si tratta di una delle più antiche chiese della città, risalendo addirittura all'epoca romana, quando sorse nel luogo di un oratorio di pianta basilicale posto presso il cimitero paleocristiano. I resti delle sue tombe "[[tomba alla cappuccina|alla cappuccina]]" sono ancora visibili sotto il pavimento della chiesa attuale. La quota così bassa, dovuta al restringimento artificiale dell'alveo dell'Arno, fa dire ad alcuni che si tratta di antiche [[catacombe]] cristiane. Dello stesso cimitero la chiesa conserva alcune lapidi scritte, perlopiù, in greco: già nel [[II secolo]] infatti nella zona risiedevano alcuni mercanti siriani che portarono il culto cristiano in città.
 
La prima chiesa era probabilmente di notevoli dimensioni e risaliva al periodo fra la fine del [[IV secolo|IV]] e l'inizio del [[V secolo]], dedicata ad una [[Sante Perpetua e Felicita|santa]], martirizzata a [[Cartagine]] all'epoca dell'imperatore [[Marco Aurelio]]. Alla fine degli [[anni 1940]] una campagnacampagnia di scavi della soprintendenza nella chiesa e nella piazza di Santa Felicita, fece emergere la basilica e le sepolture paleocristiane, con interessanti epigrafi funerarie attestanti la presenza di una comunità cristiana di lingua greca e di provenienza siriana<ref>{{cita|G. Maetzke}}.</ref>.
 
Le uniche tracce visibili di quel periodo si trovano nel chiostro e vicino all'ingresso della canonica, dove nel Settecento furono sistemati materiali lapidari romani e paleocristiani (accanto ad altri tardo medievali).