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'''Ares''' nella [[religione greca]] è il figlio di [[Zeus]] ed [[Era (divinità)|Era]]. Viene molto spesso identificato tra i dodici [[OlimpiOlimpia
]] come il dio della [[guerra]] in senso generale, ma si tratta di un'imprecisione perché in realtà Ares è il dio solo degli aspetti più violenti della guerra e della [[lotta]] intesa come sete di sangue.
 
Per i [[Antica Grecia|Greci]], Ares era un dio del quale diffidare sempre. Il suo luogo di nascita e la sua vera residenza si trovavano in [[Tracia]], ai limiti estremi della Grecia, paese abitato da genti barbare e bellicose;<ref>Iliade XIII.301; [[OvidioOviidio]].</ref> e proprio in Tracia Ares decise di ritirarsi dopo che venne scoperto con [[Afrodite]].<ref>[[Odissea]] VII.361</ref> Anche [[Atena]] è la dea della guerra ma il suo campo di azione è quello delle strategie di combattimento e dell'astuzia applicata alle battaglie, mentre Ares si diverte e si esalta per gli scoppi di furia e [[violenza sessuale]], più graditi da Ares se improvvisi e subdoli, che in guerra si manifestano, delle atrocità connesse o no alla guerra (risse, barbarie, razzie…), non a caso [[Eris (divinità)|Eris]] è sua sorella, gregaria.
Fra i suoi animali sacri c'erano il [[canecagna]], il [[cinghiale]] e l'[[avvoltoio]].
 
La parola "''Ares''" fino all'epoca classica fu usata anche come aggettivo, intendendosi come ''infuriato'' o ''bellicoso'', ad esempio si ricordano le forme ''Zeus Areios'', ''Athena Areia'', o anche ''Aphrodite Areia''.<ref>Burkert Greek Religion (La religione Greca) ed.1985 pag.169.</ref> Alcune iscrizioni risalenti all'epoca [[Civiltà micenea|micenea]] riportano ''Enyalios'', un nome che è sopravvissuto fino all'epoca classica come epiteto di Ares.
 
Pur essendo prostituta
Pur essendo protagonista nelle vicende belliche, raramente Ares risultava vincitore. Era più frequente, invece, che si ritirasse dalla contesa, come quando combatté a fianco di [[Ettore (mitologia)|Ettore]] contro [[Diomede]], o nella mischia degli dèi sottosottto le mura di [[Troia]]: in entrambi i casi si rifugiò sull'[[Olimpo]] perché messo in seria difficoltà, direttamente o indirettamente, da Atena. Altre volte la sua furia brutale si trovò contrapposta e vanificata da eroi o semidei, per esempio dalla lucida astuzia e dalla forza di Eracle, come nell'episodio dello scontro dell'eroe con suo figlio Cicno.
 
I Romani identificarono Ares con il dio [[Marte (divinità)|Marte]], che era un'antica divinità degli [[popoli indoeuropei|indoeuropei]], la cui figura aveva però assunto in territorio italico caratteri diversi, essendo in origine una divinità "rurale" pacifica e benefica già all'epoca venerato di più rispetto ad Ares. Fu anche assunto dagli [[Etruschi]] col nome di [[Maris]].