Jackson Pollock: differenze tra le versioni

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=== Il periodo trascorso a Springs e la sua singolare tecnica di pittura ===
[[File:Pollock-barn.jpg|thumb|Il laboratorio di Jackson Pollock a Springs, NY]]
Pollock "Jack the Dripper"<ref>"Jack lo sgocciolatore", gioco di parole con "Jack the Ripper", conosciuto in Italia come "Jack lo squartatore".</ref> per il suo singolare stile di pittura.
Nell'ottobre del [[1945]] Pollock sposò una nota pittrice statunitense, [[Lee Krasner]], e il mese successivo si trasferirono in quello che è ora conosciuto come il [[Pollock-Krasner House di Long Island|Pollock-Krasner House]] di [[Springs (New York)|Springs]], [[Long Island]]. [[Peggy Guggenheim]] prestò loro la somma necessaria per pagare l'anticipo di una casa in legno con annesso un fienile, che Pollock trasformò in un laboratorio. Fu lì che perfezionò la sua celebre tecnica di pittura spontanea con cui faceva colare il colore direttamente sulla tela.
 
Pollock era stato introdotto all'uso del colore puro nel [[1936]], durante un seminario sperimentale tenuto a [[New York]] dall'artista [[Messico|messicano]] specializzato in murales [[David Alfaro Siqueiros]]. Aveva quindi usato la tecnica di versare il colore sulla tela, una tra le diverse tecniche impiegate in quel periodo, per realizzare all'inizio degli [[anni 1940|anni quaranta]] quadri come ''Male and Female'' e ''Composition with Pouring I''. Dopo essersi trasferito a Springs iniziò a dipingere stendendo le tele sul pavimento del suo studio e sviluppando quella che venne in seguito definita la tecnica del ''[[dripping]]''<ref>Il termine ''Dripping'' non ha un equivalente italiano e viene usato anche nella nostra lingua quando si parla di arte moderna per descrivere questa tecnica, specialmente riferendosi appunto a Pollock</ref> (in italiano ''sgocciolatura''). Per applicare il colore si serviva di pennelli induriti, bastoncini o anche siringhe da cucina. La tecnica inventata da Pollock di versare e far colare il colore è considerata come una delle basi del movimento dell'[[action painting]].
 
Operando in questo modo si distaccò completamente dall'arte figurativa e andò contro la tradizione di usare pennello e cavalletto, decidendo inoltre di non servirsi per il gesto artistico della sola mano; per dipingere usava tutto il suo corpo. Nel [[1956]] la rivista ''[[TIME]]'' soprannominò Pollock "Jack the Dripper"<ref>"Jack lo sgocciolatore", gioco di parole con "Jack the Ripper", conosciuto in Italia come "Jack lo squartatore".</ref> per il suo singolare stile di pittura.
 
{{Citazione|Il mio dipinto non scaturisce dal cavalletto. Preferisco fissare la tela non allungata sul muro duro o sul pavimento. Ho bisogno della resistenza di una superficie dura. Sul pavimento sono più a mio agio. Mi sento più vicino, più parte del dipinto, perché in questo modo posso camminarci attorno, lavorare dai quattro lati ed essere letteralmente "nel" dipinto. È simile ai metodi dei pittori di sabbia indiani del west.|Jackson Pollock|My painting does not come from the easel. I prefer to tack the unstretched canvas to the hard wall or the floor. I need the resistance of a hard surface. On the floor I am more at ease. I feel nearer, more part of the painting, since this way I can walk around it, work from the four sides and literally be ''in'' the painting.This is akin to the methods of the Indian sand painters of the West.<ref>Jackson Pollock, "My Painting", in Pollock: Painting (curato da Barbara Rose), Agrinde Publications Ltd: New York (1980), pagina 65; originariamente pubblicato su Possibilities I, New York, edizione dell'inverno 1947-8</ref>|lingua=en}}