Alessandro Natta: differenze tra le versioni

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==Biografia==
"''[[Illuminismo|Illuminista]], [[giacobino]] e [[Comunismo|comunista]]''" per sua stessa definizione<ref>''[https://www.repubblica.it/online/politica/natta/natta/natta.html È morto Alessandro Natta]''</ref>, nacque nella città [[Liguria|ligure]] di [[Oneglia]], sestogenito di una famiglia borghese di commercianti, di tradizioni cattoliche e socialiste (un suo cugino fu [[Mario Jsmaele Castellano]], [[Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino|arcivescovo di Siena]]). Conseguita la [[liceo classico|maturità classica]], si iscrisse dapprima a Lettere per poi frequentare la [[Scuola Normale Superiore di Pisa]]<ref name="Treccani">Fonte: ''Treccani.it L'Enciclopedia Italiana'', riferimenti in Collegamenti esterni.</ref> insieme al futuro Presidente della Repubblica Italiana [[Carlo Azeglio Ciampi]], laureandosi nel 1940 a pieni voti.<ref>{{cita web | url = https://www.mentelocale.it/genova/eventi/82732-giornata-di-studi-su-alessandro-natta-a-tursi-lezione-di-storia-e-di-vita.htm | titolo = Giornata di studi su Alessandro Natta a Tursi: Lezione di storia e di vita | data = 24 maggio 2018 | città = Genova | sito = mentelocale.it | urlarchivio = https://archive.today/20190816154613/https://www.mentelocale.it/genova/eventi/82732-giornata-di-studi-su-alessandro-natta-a-tursi-lezione-di-storia-e-di-vita.htm | dataarchivio = 16 agosto 2019 | urlmorto = no | accesso = 16 agosto 2019 }}</ref> Proprio a [[Pisa]] ebbe inizio la sua militanza antifascista, sotto l'influsso - più che del [[comunismo]] - della cultura [[socialismo liberale|liberal-socialista]] di [[Guido Calogero|Calogero]] e [[Aldo Capitini|Capitini]]. Fu membro dei [[Gruppi Universitari Fascisti]] (GUF) di Pisa e scrisse alcuni articoletti culturali nella rivista ''Il Campano'', edita da questo movimento fino al [[1943]].
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]] venne inviato in [[Grecia]], nel [[Dodecaneso italiano]], e nel caos dell'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre 1943]], partecipò a [[Rodi]] alla difesa dell'[[aeroporto di Gadurrà]] attaccato dai tedeschi<ref name="Treccani"/>. Imprigionato, rifiutò di collaborare con tedeschi e [[Repubblica Sociale Italiana|repubblichini]] e subì l'[[Internamento dei militari italiani nella seconda guerra mondiale|internamento]]<ref name="Treccani"/> in un campo di prigionia nella stessa Rodi<ref>Nella scheda dell{{'}}''Enciclopedia Italiana'' (vedi Collegamenti esterni, viene internato in Germania: "Ferito, fu deportato in Germania".</ref>. Fu poi trasferito a Lero sul [[Oria (piroscafo)|piroscafo Oria]], che poi, durante un altro trasferimento di internati militari italiani il 12 febbraio 1944 subì uno dei più sanguinosi naufragi del Mediterraneo. Natta, pur non coinvolto direttamente, nel suo libro "L'altra resistenza" ci lascia una testimonianza sconvolgente delle condizioni in cui avvenivano questi trasporti.
 
===Ingresso nel PCI===
Natta rientra in Italia solo nell'agosto del [[1945]] e successivamente racconterà queste vicende, sue e degli altri internati italiani nei [[lager]] tedeschi, nel volume autobiografico ''L'altra Resistenza''. Iscrittosi nello stesso anno al [[Partito Comunista Italiano]] di Imperia<ref name="Treccani"/>, vi si dedica a tempo pieno. Un impegno che lo vedrà successivamente consigliere comunale, segretario di federazione eed infine tra i protagonisti della vita del partito entrando a farefar parte dei massimi organismi assieme a [[Luigi Longo]]. Eletto deputato con il [[Fronte Democratico Popolare]] alle [[elezioni politiche in Italia del 1948|elezioni politiche del 1948]], sarà riconfermato per dieci10 legislature consecutive.
 
Stretto assertore della "[[via italiana al [[socialismo]]", sarà vicino aad [[Enrico Berlinguer]] fino aad entrare nell'ufficio di segreteria. Nel [[1966]], insieme a [[Donato Scutari]], partecipa a [[Sofia]], in [[Bulgaria]], alla Conferenza di tutti i dirigenti e Segretari dei Partiti comunisti del mondo, dove riesce a farefar passare la linea di non scomunicare il [[Partito Comunista Cinese]]. Nel [[1969]] fu lui a tenere la relazione per l'espulsione del gruppo dide ''[[il manifesto]]''.
 
===Segretario generale del partito comunista===
Il 26 giugno [[1984]], scomparso prematuramente Berlinguer, Natta diventa nuovo [[Segretario generale]] del [[Partito Comunista Italiano|PCI]]<ref name="Treccani"/><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/06/27/natta-segretario-con-227-voti-undici-astenuti.html ''Natta segretario con 227 voti e undici astenuti''] articolo di Alberto Stabile, ''la Repubblica'', 27 giugno 1984.</ref> e, pur nella continuità con il predecessore, cercherà di stemperare i toni della polemica apertasi con il [[PCUS]] [[Mosca (Russia)|moscovita]]. Sarà addirittura protagonista di un viaggio nella capitale dell'allora [[Unione Sovietica]] organizzato da [[Armando Cossutta]], che genererà furiose polemiche all'interno del partito.
 
[[File:NATTA811.jpg|thumb|upright=1.3|Alessandro Natta alla manifestazione del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] a [[piazza del Popolo (Roma)|piazza del Popolo]] a [[Roma]] contro la [[US Navy|flotta USA]] in [[Oman]], 17 ottobre 1987]]
 
Al congresso di [[Firenze]] del [[1986]] viene confermato segretario. Guida il partito alle [[Elezioni politiche in Italia del 1987|elezioni politiche del 1987]] con un programma denominato "Alternativa democratica", ma il risultato delle urne non è favorevole al PCI. Il 30 aprile [[1988]] è colpito da un [[infarto]] mentre partecipa aad un evento politico a Gubbio<ref>{{Cita news|autore=|titolo=Infarto per Natta. La grande paura.|pubblicazione=La Repubblica|data=1º maggio 1988|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/05/01/infarto-per-natta-la-grande-paura.html}}</ref>. Dopo le sue dimissioni, il 21 giugno, la carica passa ad [[Achille Occhetto]]<ref>{{Cita news|autore=|titolo=Botteghe Oscure. Occhetto Day|pubblicazione=La Repubblica|data=19 giugno 1988|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/19/botteghe-oscure-occhetto-day.html?ref=search}}</ref>, esponente della generazione dei "cinquantenni" con i quali il [[Partito Comunista Italiano]] concluderà la propria vicenda storica. Riguardo al modo in cui Occhetto venne decretato segretario, Natta espresse alcune critiche contenute in una lettera che egli stesso inviò ai membri del Partito, nella quale denunciava un comportamento non leale nei suoi confronti<ref>[https://candidonews.wordpress.com/2012/10/18/quando-dalema-rottamo-natta-e-occhetto-da-pubblico/ Quando D'Alema rottamò Natta e Occhetto, da ‘Pubblico’]</ref>.
 
=== Gli ultimi anni ===
Natta è con il "Fronte del no", insieme a Cossutta, quando Occhetto propone - nella storica [[svolta della Bolognina]] - il cambio del nome: egli è firmatario, con [[Aldo Tortorella]] e [[Pietro Ingrao]], della mozione 2, che si propone di rinnovare la cultura politica del partito senza abbandonare il [[marxismo]].
 
Quando sulle ceneri del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] nasce il [[Partito Democratico della Sinistra]], Natta non vi rimane, ma non aderisce nemmeno al [[Partito della Rifondazione Comunista]]<ref name="Treccani"/>, non ravvisando grosse prospettive nella nuova formazione politica creata da Cossutta, [[Sergio Garavini]], [[Lucio Libertini]] eed altri. Nel [[1991]] abbandona formalmente la politica attiva con una lettera al quotidiano ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]''<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/04/23/addio-di-natta-in-una-lettera.html |titolo=''L'addio di Natta in una lettera alla Iotti'', quotidiano ''la Repubblica'' 23 aprile 1991. |accesso=5 gennaio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304131238/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/04/23/addio-di-natta-in-una-lettera.html |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/05/16/natta-lascia-con-un-monito-difendete-il.html |titolo=''Natta lancia un monito "Difendete il Parlamento"'', quotidiano ''la Repubblica'', 16 maggio 1991. |accesso=5 gennaio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304105847/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/05/16/natta-lascia-con-un-monito-difendete-il.html |urlmorto=no }}</ref> nella quale, oltre aad esprimere sfiducia verso tutta la classe politica del paese, respinge il progetto di [[repubblica presidenziale]] perseguito in quegli anni da [[Bettino Craxi]]. Contestualmente Natta lascia anche il seggio alla Camera<ref>{{Cita web |url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/10/03/natta-lascia-la-camera.html |titolo=NATTA LASCIA LA CAMERA, quotidiano ''la Repubblica'', 3 ottobre 1991.|accesso=8 settembre 2021|}}</ref>.
 
Nel [[1996]] esprime la sua soddisfazione per l'ingresso (con il [[Governo Prodi I|primo Governo Prodi]]) di [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] e [[Partito della Rifondazione Comunista|Rifondazione Comunista]] nell'area di governo, mentre criticherà la scelta di [[Fausto Bertinotti]], segretario del [[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]], di togliergli la fiducia nel [[1998]].
 
Il 23 maggio [[2001]] muore aad [[Imperia]], sua città natale.
 
Il 18 gennaio [[2009]], in occasione del novantunesimo anniversario dalla sua nascita, la città di Imperia gli ha dedicato alla memoria il [[molo]] lungo di Oneglia, dove Natta amava passeggiare dopo essersi ritirato a vita privata. Inaugurato sempre alla sua memoria, un [[altorilievo]] bronzeo opera dello scultore [[piemonte]]se [[Riccardo Cordero]]<ref>{{Cita web|url=http://www.riviera24.it/articoli/2009/01/18/53560/con-un-altorilievo-e-lintitolazione-della-passeggiata-imperia-ricorda-alessandro-natta|titolo=Con un altorilievo e l'intitolazione della passeggiata, Imperia ricorda Alessandro Natta|autore=Francesco Li Noce|data=18 gennaio 2009|accesso=6 agosto 2020|urlarchivio=https://archive.today/20130413075414/http://www.riviera24.it/articoli/2009/01/18/53560/con-un-altorilievo-e-lintitolazione-della-passeggiata-imperia-ricorda-alessandro-natta}}</ref>.
 
===Ateismo===
L'[[ateo|ateismo]] di Alessandro Natta è documentalmente provato da più fonti. Tra queste si ricordano il libro ''I tre tempi del Presente'', [[Edizioni Paoline]], 13 marzo 1989, scritto a quattro mani con ilcol vaticanista del quotidiano ''[[l'Unità]]''' [[Alceste Santini]]; il libro ''Alessandro Natta il semplice frate'' di [[Daniele La Corte]], Privitera editore, pg.201. Questo volume è stato presentato lunedì 3 dicembre 2001 presso la sede dell'[[Ordine dei Giornalisti]], a [[Genova]].
 
Il quotidiano ''PISANotizie'', il 26 maggio [[2012]], a cura di Mauro Stampacchia, dedica ampio spazio all'evento culturale ''Alessandro Natta, un normalista'', tenutosi nella sala Azzurra della [[Scuola Normale Superiore di Pisa]] dove, per l'occasione, è stata presentata anche l'edizione dei discorsi parlamentari del segretario del PCI dopo la morte di Berlinguer. In tale contesto, l'[[ateismo]] di Natta è stato rimarcato, tra gli altri intellettuali del PCI, dal dirigente [[Aldo Tortorella]].
 
== Opere ==
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* {{Collegamenti esterni}}
* [http://archiviostorico.corriere.it/2000/maggio/08/Natta_cosi_sinistra_rovina_co_0_0005087353.shtml ''Natta: così la sinistra va in rovina. «Serve una nuova grande forza di ispirazione socialista. Basta con il leaderismo»''] intervista a Natta di Ottavio Rossani, ''Corriere della Sera'', 8 maggio 2000, p.&nbsp;4, Archivio storico. <small>URL visitato il 13 agosto 2012</small>
 
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{{EuroparlamentareItaliano
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