Longobardi: differenze tra le versioni

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[[File:Alboin's Italy.svg|thumb|I domini longobardi (in azzurro) dopo la morte di [[Alboino]] ([[572]]) e le conquiste di [[Faroaldo I|Faroaldo]] e [[Zottone]] nel centro e nel sud della penisola ([[575]] circa)<ref name="CapoLVI">{{cita|Capo|p. LVI}}.</ref>.]]
 
La prima città a cadere nelle mani di Alboino fu [[Cividale del Friuli]] (allora "Forum Iulii"); poi cedettero, in rapida successione, [[Aquileia]], [[Vicenza]], [[Verona]], [[Brescia]] e quasi tutte le altre città dell'Italia nordorientale<ref>{{cita|Diacono|[[s:la:Historia Langobardorum - Liber II|II, 14]]}}.</ref>. Venne fondato il Ducato del Friuli ed affidato a Gisulfo I.<ref>{{Cita web|url=https://www.biosost.com/index.php/storia/storia-del-friuli-venezia-giulia-e-dell-istria/storia-del-friuli/475-1492/231-friuli33|titolo=I Longobardi in Italia: un regno di identità diverse}}</ref> Nel settembre [[569]] aprirono le porte agli invasori [[Milano]] e [[Lucca]] e nel [[572]], dopo tre anni di [[assedio]], cadde [[Assedio di Pavia (569-572)|anche Pavia]]; Alboino ne fece la [[capitale (città)|capitale]] del suo regno<ref>{{cita|Diacono|[[s:la:Historia Langobardorum - Liber II|II, 25-26]]}}.</ref>. Negli [[Periodo dei Duchi|anni successivi]] i Longobardi proseguirono la loro conquista discendendo la penisola fino all'Italia centro–meridionale, dove [[Faroaldo I|Faroaldo]] e [[Zottone]], forse con l'acquiescenza di Bisanzio, conquistarono gli [[Appennini]] centrali e meridionali, divenendo rispettivamente i primi duchi di [[Ducato di Spoleto|Spoleto]] e di [[Ducato di Benevento|Benevento]]<ref>{{cita|Jarnut|p. 34}}.</ref>. I Bizantini conservarono alcune zone costiere dell'Italia continentale: l'[[Esarcato d'Italia|Esarcato]] (la [[Romagna]], con capitale [[Ravenna]]), la [[Pentapoli bizantina|Pentapoli]] (comprendenti i territori costieri delle cinque città di [[Ancona]], [[Pesaro]], [[Fano]], [[Senigallia]] e [[Rimini]]) e gran parte del [[Lazio]] (inclusa [[Roma]]) e dell'Italia meridionale (le città della costa [[Campania|campana]], [[Salerno]] esclusa, la [[Puglia]] e la [[Calabria]])<ref name="CapoLVI" />.
 
Inizialmente il dominio longobardo fu molto duro, animato da spirito di conquista e saccheggio: un atteggiamento ben diverso, quindi, da quello comunemente adottato dai barbari ''[[Socii e foederati|foederati]]'', per più lungo tempo esposti all'influenza latina<ref name="Jarnut31" />. Se nei primi tempi si registrarono numerose violenze, già verso la fine del [[VI secolo]] l'atteggiamento dei Longobardi si addolcì<ref name="Jarnut33">{{cita|Jarnut|p. 33}}.</ref>, anche in seguito all'avvio del processo di conversione dall'[[arianesimo]] al credo [[Concilio di Nicea I|niceno]] della [[Chiesa cattolica|Chiesa di Roma]]<ref>{{cita|Cardini e Montesano|p. 81}}.</ref>.