Etimologia del nome Italia: differenze tra le versioni

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Aggiunto un riferimento a Quintiliano, che nell'Institutio Oratoria afferma chiaramente che la prima sillaba di Italia fosse corta nell'uso comune ed allungata in poesia per ragioni metriche. Linkato l'Oxford Latin Dictionary con il passo di Quintiliano.
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[[File:RomanItaly.svg|thumb|upright=1.4|Evoluzione dell'estensione geografica del territorio che, ''[[de iure]]'', costituiva l'[[Italia]] durante l'età romana. Di fatto, tutte le terre a sud delle [[Alpi]] venivano chiamate ''Italia'' dalla [[battaglia di Clastidium]] del 222 a.C.<ref name=":1">Storia Mondiale dell'Italia, Andrea Giardina, ''205 a.C.: Terra Italia''</ref>]]
 
L{{'}}'''etimologia del nome [[Italia]]''' è stata oggetto di ricostruzioni non soltanto da parte di [[linguisti]], ma anche di [[storici]], tradizionalmente attenti alla questione; non sempre, tuttavia, ci si trova di fronte ad [[Etimologia|etimologie]] in senso stretto, bensì ad ipotesi che poggiano su considerazioni estranee alla ricostruzione specificatamente [[linguistica]] del nome, e che con il tempo hanno formato un ricco ''corpus'' di soluzioni<ref name="Manco">Alberto Manco, ''Italia. Disegno storico-linguistico'', 2009, Napoli, L'Orientale, ISBN 978-88-95044-62-0.</ref>, tra le quali sono numerose quelle che si riferiscono a tradizioni a carattere più mitologico che storico (come ad esempio l'esistenza di un [[re]] di nome [[Italo (mitologia)|Italo]]).
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È, altresì, ipotizzato, tuttavia non in contrasto con quanto detto, che tale popolo degli Itali adorasse il simulacro di un [[Vitello|Toro]] (''vitulus'', in latino e "vitlu", in umbro). Secondo tale ipotesi il nome significherebbe quindi “abitanti della terra dei vitelli”.<ref name=":0" />
 
Il nome “Italia” potrebbe derivare dal greco ''Aithàleia'' (Αιθαλεια), che sta per “ardente, fumosa”, la cui radice ben descrive una terra con imponenti manifestazioni vulcaniche, l’Etna e le Eolie, ben visibili dai siti di approdo dei primi migranti dal Mediterraneo orientale.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Giacomo Tripodi|autore2=Felice Vinci|titolo=Tracce di una arcaica geografia descrittiva in alcuni toponimi mediterranei|rivista=Atti Accademia Peloritana dei Pericolanti, Messina|volume=86, 309-317. 2010}}</ref> Strabone<ref>[[Strabone]], ''Geografia'', VI, 10</ref> cita questa radice nel nome del fiume Νέαιδος, oggi il [[Neto]], che si traduce in “navi bruciate”, a sostegno del mito che racconta come le donne dei migranti, giunte alla foce del fiume, impedissero ai loro uomini di riprendere il mare bruciando le navi. Anche Linosa, isola vulcanica, nel nome ''Aethusa'' riportato nelle carte del ‘500, mostra la stessa radice. Con molta probabilità le coste più meridionali della Calabria, nel 3° o 4° millennio a.C. molto più verdi di oggi, hanno ospitato i primi bovini podolici importati dal Ponto Eusino. La memoria dei grandi vitelli bianchi potrebbe spiegare la connessione con ''vituli'', voce latina per tori, ma la “i” iniziale di “vituli” è breve, non lunga come in “Italia”, e ciò secondo alcuni<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Giacomo Tripodi|titolo=Considerazioni sull'origine del toponimo Bovasìa, in Aspromonte|rivista=Rogerius (NS)|volume=135-139. 2017}}</ref> sostiene indirettamente l’ipotesi della derivazione da Aithàleia. [[Marco Fabio Quintiliano|Quintiliano]] tuttavia sostiene nell'[[Institutio oratoria|Institutio Oratoria]] (1.5.18) che la prima sillaba fosse corta nell'uso comune ed allungata in poesia per ragioni metriche<ref name=":1" />.
 
Certo è che il nome ''Italia'' doveva inizialmente limitarsi a quell'estrema parte della Penisola.