Giovanni Boccaccio: differenze tra le versioni

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[[File:CasaBoccaccio.jpg|miniatura|sinistra|Casa natale di Boccaccio, Certaldo]]
 
Giovanni Boccaccio nacque tra il giugno e il luglio del [[1313]] da una relazione extraconiugale<ref>Il primo a sottolineare l'illegittimità dei natali di Giovanni Boccaccio fu [[Filippo Villani]], come ebbe a ricordare {{Cita|Contini|p. 698}}</ref> del mercante [[Boccaccio di Chellino|Boccaccino di Chellino]] con una donna di umilissima famiglia di Certaldo, presso Firenze<ref>{{Cita|Bonghi|titolo=Biografia di Giovanni Boccaccio}}.</ref><ref name="Brn1">{{Cita|Branca 1977|p. 6}}.</ref>. Non si conosce quale sia stato esattamente il luogo in cui è nato, se [[Firenze]] o [[Certaldo]]: [[Vittore Branca]] sostiene che, quando Boccaccio si firma "''Johannes de Certaldo''", ciò indichi che Certaldo sia la patria della famiglia, ma non il luogo fisico di nascita<ref name="Brn1" /><ref>{{Cita|Branca 1986|p. 345}}.</ref>. Il fatto di essere un figlio illegittimo dovette pesare notevolmente sulla psiche del Boccaccio, in quanto nelle opere in volgare costruì una sorta di biografia mitica, idealizzata, facendo credere di essere figlio di una donna membro della famiglia dei [[Capetingi]] e prendendo in tal modo spunto dai viaggi mercantili che il padre, mercante molto ricco, compiva a [[Parigi]]<ref name=":0">{{Cita|Nocita|titolo = Certaldo o Firenze?}}.</ref><ref>{{Cita|Branca 1977|p. 8}}{{citazione| Egli aveva forse voluto sfruttare così la notorietà delle dimore parigine del padre per decorare di colori fascinosi lo squallido mattino di sua vita, proprio mentre l'ambizione di affermarsi e brillare letterariamente e mondanamente alla Corte di Napoli}}</ref><ref>{{Cita|Chines|p. 144}}.</ref>. Riconosciuto in tenera età dal padre, Giovanni fu accolto, verso il 1320<ref>{{Cita|Decameron|p. 42 dell'Introduzione}}.</ref>, nella casa paterna sita nel quartiere di San Piero Maggiore<ref name=":0" />. Grazie ai buoni uffici del padre compì i primi studi presso la scuoletta di Giovanni Mazzuoli da Strada, padre di [[Zanobi da Strada|Zanobi]]<ref name=":0" /><ref>{{Cita|Albanese}}.</ref>. Durante la giovinezza, Boccaccio imparò quindi i primi rudimenti del [[lingua latina|latino]] e delle [[arti liberali]], oltre ad apprendere la ''[[Divina Commedia]]'' di [[Dante Alighieri]], in quanto il padre si era sposato con la nobildonna Margherita de' Mardoli, imparentata con la famiglia [[Portinari (famiglia)|Portinari]]<ref>Più che Margherita, fu probabilmente la madre di lei, Lippa de' Mardoli, coetanea di Dante e di Beatrice, a raccontare al giovane Boccaccio della loro vicenda. Si veda: {{Cita|Branca 1977|p. 11}}{{citazione|...la matrigna era imparentata con la famiglia di Beatrice, e proprio la madre di lei Lippa de' Mardoli fu, con ogni probabilità, la "fededegna persona" che "per consanguinità strettissima a lei" molto parlò al Boccaccio di Beatrice e di Dante stesso.}}</ref>.
 
=== L'adolescenza napoletana (1327-1340) ===