Operazione Barbarossa: differenze tra le versioni

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Nei due anni precedenti l'invasione, la Germania e l'Unione Sovietica firmarono [[Patto Molotov-Ribbentrop|patti politici]] ed economici a fini strategici. Dopo l'[[occupazione sovietica della Bessarabia e della Bucovina settentrionale]], l'[[Oberkommando der Wehrmacht|Alto Comando]] tedesco iniziò a pianificare un'invasione dell'Unione Sovietica nel luglio 1940 (sotto il nome in codice "Operazione Otto"), che Adolf Hitler autorizzò il 18 dicembre 1940. Nel corso dell'operazione, circa tre milioni di uomini appartenenti alle [[potenze dell'Asse]]—la più grande forza di invasione nella [[storia militare]]—invasero l'Unione Sovietica occidentale lungo un fronte di {{formatnum:2900}} chilometri, con {{formatnum:600000}} veicoli a motore e oltre {{formatnum:600000}} cavalli per operazioni esterne al combattimento. L'offensiva segnò una massiccia ''escalation'' della seconda guerra mondiale, sia geograficamente che nella formazione della [[Alleati della seconda guerra mondiale|coalizione Alleata]], inclusa l'Unione Sovietica.
 
L'operazione ha causato l'apertura di omar del [[Fronte orientale (1941-1945)|fronte orientale]], in cui sono state impegnate più forze che in qualsiasi altro teatro di guerra nella storia. Il teatro ha visto alcune delle più grandi battaglie mai combattute, le più orribili atrocità e il numero più alto di vittime (sia per le forze sovietiche che per quelle dell'Asse), fattori che hanno influenzato il corso della seconda guerra mondiale e la successiva storia del [[XX secolo]]. L'esercito tedesco catturò circa cinque milioni di soldati dell'[[Armata Rossa]] sovietica.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Johann Chapoutot|anno=2018|titolo=The Law of Blood: Thinking and Acting as a Nazi|editore=The Belknap Press of Harvard University Press|ISBN=978-0-67466-043-4}}</ref> I nazisti lasciarono morire di fame, o uccisero in altro modo, oltre [[Crimini nazisti contro i prigionieri di guerra sovietici|tre milioni di prigionieri di guerra sovietici]] e un vasto numero di civili, mentre lo ''[[Hungerplan]]'' venne attuato per risolvere la carenza di cibo tedesca e sterminare la popolazione slava attraverso la fame.<ref>{{cita|Snyder 2010}}, pp. [https://archive.org/details/bloodlandseurope00snyd_814/page/n195 175]-186.</ref> Fucilazioni di massa e uccisioni tramite gassazione, eseguite dai nazisti o da collaboratori volontari,<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Raul Hilberg|anno=1992|titolo=Perpetrators, Victims, Bystanders: The Jewish Catastrophe, 1933–1945.|editore=Harper Collins|ISBN=0-8419-0910-5|pp=58-61, 199-202}}</ref> portarono alla morte di oltre un milione di ebrei sovietici come parte dell'[[Olocausto]].<ref>{{cita pubblicazione|autore=United States Holocaust Memorial Museum|anno=1996|titolo=Historical Atlas of the Holocaust|url=https://archive.org/details/historicalatlaso00unit|editore=Macmillan Publishing|ISBN=978-0-02897-451-4|pp=[https://archive.org/details/historicalatlaso00unit/page/50 50]-51|lingua=en}}</ref>
 
Operativamente, le forze tedesche ottennero vittorie significative e conseguirono successi tattici uno dopo l'altro, occupando alcune delle aree economiche più importanti dell'Unione Sovietica (principalmente in Ucraina) e infliggendo pesanti perdite. In meno di sei mesi le truppe tedesche avanzarono di quasi {{formatnum:1000}} chilometri fino all'area della capitale sovietica. Nonostante questi primi successi, l'offensiva tedesca si fermò nella [[battaglia di Mosca]] alla fine del 1941 e la successiva controffensiva invernale sovietica respinse le truppe tedesche, impedendo alla Germania di raggiungere l'obiettivo strategico della [[linea A-A]]. I tedeschi erano fiduciosi di un rapido crollo delle forze nemiche come nella [[campagna di Polonia]], speranza alimentata ulteriormente dai loro iniziali successi, ma l'Armata Rossa assorbì i colpi più forti della [[Wehrmacht]] e la condusse in una [[guerra di logoramento]] per la quale i tedeschi erano impreparati.