Piero Calamandrei: differenze tra le versioni

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Il suo discorso al ''III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale'', Roma, 11 febbraio 1950, in difesa della scuola pubblica, e in particolare la parte «Facciamo l'ipotesi»,<ref>[[s:Facciamo l'ipotesi|Il discorso su Wikisource]].</ref> è stato spesso citato nel [[2008]] contro le politiche in materia d'istruzione del [[Governo Berlusconi IV|governo Berlusconi]] e del ministro [[Mariastella Gelmini]].<ref>''il manifesto'', 24 ottobre 2008; Piergiorgio Odifreddi, ''Così la scuola diventa un affare privato'', ''L'espresso'', anno LIV, n. 44, 6 novembre 2008.</ref> Il discorso è stato ripreso anche da [[Tullio De Mauro]], in un suo articolo.<ref>{{Cita web|url=http://www.legambiente.eu/associazione/rassegnaStampa/articolo.php?id=5611|titolo=Scuola pubblica addio: la storia si ripete 60 anni dopo|autore=[[Tullio De Mauro]]|sito=[[l'Unità]]|data=3 dicembre 2008|accesso=8 gennaio 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220108182947/https://archivio.unita.news/assets/main/2008/12/03/page_022.pdf|dataarchivio=8 gennaio 2022|urlmorto=si}}</ref>
 
"La libertà è come l'aria: ci si accorge id quanto vale quando comincia a mancare".
=== Il ruolo di giurista ===
 
''.Piero Calamandrei.''
 
=== Il ruolo di giurista ===
 
Della sua vasta produzione giuridica, è da ricordare soprattutto l{{'}}''Introduzione allo studio delle misure cautelari'' del 1936 una trattazione all'avanguardia, che farà compiere un vero e proprio balzo in avanti alla scienza processuale italiana. Gli spunti di questo lavoro sono interamente confluiti nel libro quarto del codice di procedura civile del [[1942]], e segnatamente nel capo terzo (articoli da 670 a 702 del vecchio testo). La giurisprudenza e le novelle successive all'entrata in vigore del codice ricalcheranno fedelmente il percorso tracciato da Calamandrei, secondo cui "compito della scienza
del diritto è quello di suggerire nuove prospettive avendo la