Alex Zanardi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Knoxbot (discussione | contributi)
m clean up, replaced: Stati UnitiStati Uniti
Etichetta: Annullato
Riga 199:
Uscito demotivato dall'esperienza in [[Formula 1]], Zanardi si allontanò momentaneamente dal mondo dell'automobilismo.<ref name="Zanardif1r"/> Nel luglio del 2000 tornò, però, negli Stati Uniti per sostenere dei test con il team di Mo Nunn, suo ingegnere all'epoca dei titoli conquistati nella [[Champ Car|CART]] e ora proprietario di una scuderia nello stesso campionato,<ref name="Zanardif1r"/> che lo ingaggiò per la stagione 2001. Lo stesso anno prese parte al [[Rally di Monza]], unica competizione a cui partecipò durante il 2000.<ref name="Zanardif1r"/>
 
Fin dall'inizio del campionato, però, si evidenziarono diversi problemi, tra cui le difficoltà di Zanardi a trovare un buon assetto per le qualifiche e l'inesperienza del team.<ref>{{cita|Zanardi, Gasparini|p. 314}}.</ref> Inoltre errori di strategia della squadra o inconvenienti tecnici gli impedirono più volte di salire sul podio,<ref name="Zanardif1r"/> tanto che il suo miglior risultato fu un quarto posto a [[Toronto]]. La squadra, però, stava acquisendo fiducia grazie ai progressi della monoposto, e il 15 settembre 2001 Zanardi si presentò motivato all'appuntamento europeo del [[EuroSpeedway Lausitz|Lausitzring]].<ref>{{cita|Zanardi, Gasparini|p. 332}}.</ref> Le qualifiche non vennero disputate a seguito di un violento acquazzone e la griglia fu determinata in base alla posizione in campionato.<ref>{{cita news|autore=Cesare Maria Mannucci|titolo=L'obiettivo ora sono le Olimpiadi|pubblicazione=Autosprint|numero=37|data=13 settembre 2011|p=41}}</ref> Nonostante partisse ventiduesimo riuscì a recuperare posizione su posizione, portandosi al primo posto. A tredici giri dalla fine, dopo aver compiuto la sua ultima sosta, uscendo dai box, dopo aver tolto il [[limitatore di giri]], Zanardi perse improvvisamente il controllo della vettura (pare per la presenza di acqua e olio sulla traiettoria di uscita)<ref>{{cita|Zanardi, Gasparini|p. 339}}.</ref> che, dopo un [[testacoda]], si intraversò lungo la pista, mentre sulla stessa linea sopraggiungevano ad alta velocità [[{{ill|Patrick Carpentier]]|en}} e [[Alex Tagliani]]. Il primo riuscì a evitare lo scontro, il secondo no e l'impatto fu violentissimo: la vettura di Tagliani colpì perpendicolarmente la vettura del pilota bolognese all'altezza del muso, dove erano alloggiate le gambe, spezzando in due la Reynard [[Honda]].
 
Prontamente raggiunto dai soccorsi, Zanardi apparve subito in condizioni disperate: lo schianto aveva provocato, di fatto, l'istantanea [[amputazione]] di entrambi gli [[arti inferiori]] (il destro al ginocchio ed il sinistro a metà coscia) e il pilota rischiò di morire dissanguato.<ref name="Zanardif1r"/><ref name=":0" /> Per salvargli la vita, Steve Olvey, capo dello staff medico della CART, effettuò un [[Fasciatura|bendaggio compressivo]] dell'[[arteria femorale]] destra, mentre alla coscia sinistra fu necessario ricorrere a un [[Laccio emostatico|tornichetto]] per tentare di fermare la grave emorragia.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/observer/osm/story/0,6903,766954,00.html|titolo=Zanardi the brave {{!}} Sport {{!}} The Observer|autore=William Nack|sito=[[The Guardian]]|data=4 agosto 2002|accesso=2023-11-11}}</ref> Dopo aver ricevuto l'[[estrema unzione]] dal [[cappellano]] della serie automobilistica,<ref name="Zanardif1r"/> venne caricato sull'[[elicottero]] e condotto all'[[ospedale]] di [[Berlino]], dove arrivò in condizione di [[shock emorragico]] con un valore di [[emoglobina]] di circa 3-4 gr/dl, e fu mantenuto in [[coma farmacologico]] per circa quattro giorni dopo avere eseguito una revisione chirurgica di entrambi i monconi degli arti e rimosso anche il ginocchio destro, irrimediabilmente compromesso.<ref name=":0" /><ref>{{cita|Zanardi, Gasparini|pp. 343-347}}.</ref> Dopo sei settimane di ricovero e una quindicina di operazioni subite Zanardi poté lasciare l'ospedale per cominciare il processo di riabilitazione, nel quale ebbe un ruolo fondamentale [[Claudio Costa (medico)|Claudio Costa]], medico del [[motomondiale]].<ref name="Zanardif1r"/>