Messa tridentina: differenze tra le versioni

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Nella [[Liturgia (religione)|liturgia]] [[Chiesa cattolica|cattolica]], la '''Messa Tridentina''' o '''Vetus Ordo''' è quella forma della [[Eucaristia|celebrazione eucaristica]] del [[rito romano]] che segue il [[Messale Romano]] promulgato da [[papa Pio V]] nel [[1570]] a richiesta del [[Concilio di Trento]], che trasmette la liturgia in uso a Roma, il cui nucleo risale al [[III secolo|III]]-[[IV secolo]]. Fu mantenuta, con modifiche minori, nelle edizioni successive del Messale Romano fino a quella promulgata da [[papa Giovanni XXIII]] nel 1962, precedente alla revisione ordinata dal [[Concilio Vaticano II]]. Per secoli<ref>"... dopo il Concilio di Trento, anche san Pio V abrogò tutti i riti che non potessero vantare una comprovata antichità, stabilendo per tutta la Chiesa latina un unico Missale Romanum. Per quattro secoli questo Missale Romanum promulgato da san Pio V è stato così la principale espressione della lex orandi del Rito Romano, svolgendo una funzione di unificazione nella Chiesa" ([https://www.vatican.va/content/francesco/it/letters/2021/documents/20210716-lettera-vescovi-liturgia.html Lettera del Santo Padre Francesco ai Vescovi di tutto il mondo per presentare il motu proprio "Traditionis custodes" sull'uso della liturgia romana anteriore alla riforma del 1970]).</ref> fu la forma della liturgia eucaristica della maggior parte della [[Chiesa latina]] fino alla pubblicazione dell'edizione del Messale promulgata da [[papa Paolo VI]] nel [[1969]] a seguito del Concilio Vaticano II.<ref>Tutte le edizioni del Messale dal 1570 al 1962, pur introducendo alcune modifiche, contenevano il testo della [[Bolla pontificia|bolla]] ''[[Quo primum tempore]]'' con la quale Pio V promulgò la prima edizione e recavano come titolo ''Missale Romanum ex decreto Sacrosancti Concilii Tridentini restitutum'', mentre le edizioni successive al 1969 hanno per titolo ''Missale Romanum ex decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum''.</ref>
 
Considerata ''forma extraordinaria'' del rito romano dal motu proprio ''[[Summorum Pontificum]]'' di [[papaPapa Benedetto XVI]] del [[2007]], l{{'}}''usus antiquior'' del rito romano ha avuto una nuova diffusione fino al [[2021]], quando il motu proprio ''[[Traditionis custodes]]'' di [[papa Francesco]] ha reso l'uso del Messale del [[1962]] soggetto alla supervisione del vescovo diocesano e ha sancito che il Messale riformato dopo il Concilio Vaticano II è «l'unica espressione della lex orandi del Rito romano».
 
La Santa Sede permette ad alcuni istituti di adoperare l'edizione del 1962 del Messale Romano, e il vescovo diocesano può permettere il suo uso nella propria diocesi. Così generalmente per "messa tridentina" si intende la specifica forma di questo Messale Romano. Per intendere più generalmente il rito romano prima della sua riforma è frequente l'espressione ''usus antiquior'' e in italiano "rito romano antico".