Their Satanic Majesties Request: differenze tra le versioni

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Pubblicato nel dicembre 1967, generalmente il disco venne recensito dalla critica come un pretenzioso e maldestro tentativo di scopiazzare i [[The Beatles|Beatles]] psichedelici di ''[[Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band]]'' e i [[Pink Floyd]] di ''[[The Piper at the Gates of Dawn]]'' (usciti entrambi nel 1967).<ref>Steve Appleford, ''La storia dietro ogni canzone dei Rolling Stones'', Tarab Edizioni, Firenze, 1998, pag. 67-68, ISBN 88-86675-57-7</ref><ref>{{cita libro|titolo=Listening to the Future: The Time of Progressive Rock, 1968-1978|url=https://archive.org/details/listeningtofutur0000mart|autore=Bill Martin|editore=Open Court Publishing|anno=1998|pagine=43}}</ref> All'epoca, l'album fu il primo (e unico) disco prodotto dagli stessi Stones. La produzione, in particolare, venne fortemente criticata dal critico [[Jon Landau]] nel quinto numero della neonata rivista ''[[Rolling Stone]]''<ref>[https://beatpatrol.wordpress.com/2008/09/23/the-rolling-stones-their-satanic-majesties-request-1967/ The Rolling Stones – “Their Satanic Majesties Request” (1967) « The Beat Patrol<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, e gli Stones si affrettarono a chiamare [[Jimmy Miller]] per produrre il loro album successivo. L'adesione al movimento [[flower power]] fu particolarmente evidente con la partecipazione di [[Brian Jones]] al ''[[Festival di Monterey]]'' (''Monterey pop'') in qualità di ospite e presentatore di [[Jimi Hendrix]], mentre da parte di Jagger e Richards fu breve e momentaneo, già nel 1968 gli Stones sarebbero tornati alle atmosfere [[blues]] che meglio si confacevano loro. A rimarcare la scarsa originalità dell'album ci pensò l'intervista rilasciata da [[John Lennon]] nel 1970 alla rivista ''Rolling Stone'', nel corso della quale Lennon rilasciò le seguenti affermazioni: «''Satanic Majesties'' era ''Pepper''». «''[[We Love You (The Rolling Stones)|We Love You]]''... era come ''[[All You Need Is Love]]''».<ref>{{Cita libro |cognome=Wenner |nome=Jann |wkautore=Jann Wenner |titolo=Lennon Remembers |editore=Rolling Stone Press |anno=2000 |pagine=67 |isbn=1-85984-376-X }}</ref>
 
Frase qust'ultima priva di alcun riscontro reale. We Love You è una canzone rock scura e travolgente, ipnotica a tratti. All You Need Is Love è una canzone pop leggera e orecchiabile.
 
Nonostante le pessime critiche dell'epoca, la reputazione dell'album è cresciuta nel corso degli anni. Canzoni come ''Citadel'', ''[[She's a Rainbow]]'' e ''[[2000 Light Years from Home]]'' sono state reinterpretate da numerosi giovani gruppi rock. In particolare il movimento punk dimostrò di apprezzare molto il disco, ergendolo a vero capolavoro della [[psichedelia]] inglese.<ref>Steve Appleford, ''La storia dietro ogni canzone dei Rolling Stones'', Tarab Edizioni, Firenze, 1998, pag. 70, ISBN 88-86675-57-7</ref>