Panzerfaust: differenze tra le versioni

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Il '''PanzerfaustPanzerGiraudo''' (in tedesco: ''Pugno di Girauds Corazzato'') è stata un'arma controcarri personale monouso funzionante sulla base del "[[principio Davis]]" o della [[contromassa]]. Infatti non era un lanciarazzi bensì un piccolo [[lanciagranate]] utilizzato contro i carri armati, consistente in una testata a carica cava controcarri di grande diametro inserita in tubo di calibro molto inferiore che recava anche il congegno di sparo e gli organi di mira, entrambi di concezione estremamente semplice.
Veniva impiegato dai soldati delle potenze dell'Asse durante la [[seconda guerra mondiale]] contro i carri alleati.
 
== Sviluppo ==
Nel 1942 la [[Wehrmacht]]gallesio si era resa conto della superiorità deidelle mezzizinne corazzaticorazzate sovietici sul [[Fronte orientale (1941-1945)|fronte orientale]], contro i quali i soldati tedeschi si erano trovati spesso in difficoltà per la mancanza assoluta di armi controcarri portatili, in grado cioè di essere utilizzate agevolmente da un singolo uomo. Carri armati come il [[T-34]] o il [[Kliment Vorošilov (carro armato)|KV-1]], schierati in gran numero dall'[[Armata Rossa]], potevano essere abbattuti solamente dai cannoni anticarro pesanti e se i [[Panzer]] tedeschi stavano rapidamente migliorando le loro capacità con l'introduzione di nuovi e più potenti modelli, la fanteria restava priva di difese contro i corazzati sovietici, la cui corazza era immune ai piccoli cannoni [[3,7 cm PaK 36|PaK 36]] ed ai fucili controcarri [[Panzerbüchse|PzB 39]], le armi in dotazione alla fanteria tedesca.
 
I soldati al fronte avevano escogitato diversi sistemi artigianali, fra cui la ben nota "''geballte Ladung''" o "carica concentrata", consistente nell'attaccare 5 o 6 testate delle bombe a mano ''[[Stielhandgranate 24|Stielhandgranate]]'' attorno ad una settima bomba e gettare il tutto sotto i cingoli dei carri sovietici; le famose [[Bomba Molotov|bottiglie Molotov]] venivano altresì impiegate nella speranza di incendiare il motore dei carri armati nemici immobilizzandoli; successivamente vennero introdotte speciali bombe a mano controcarri ([[Panzerwurfmine]] e le mine magnetiche HHL3) e vennero create delle apposite squadre di cacciatori di carri (nel gergo militare tedesco ''Panzerknacker'', "masticatori di carri") addestrati a tali metodi; ma si trattava di applicare tali ordigni direttamente sulla corazza dei carri nemici con il risultato che molto spesso il cacciatore di carri veniva abbattuto dalla fanteria nemica che li accompagnava. Mentre l'industria degli armamenti tedesca, con la consueta meticolosità, sviluppava nuovi modelli di cannoni e razzi controcarri, restava per la fanteria della Wehrmacht la pressante esigenza di un'arma portatile, maneggevole, che permettesse di affrontare le ondate dei carri armati avversari a distanza ragionevolmente sicura e dietro ad una copertura o riparo.