Panzerfaust: differenze tra le versioni
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Il '''
Veniva impiegato dai soldati delle potenze dell'Asse durante la [[seconda guerra mondiale]] contro i carri alleati.
== Sviluppo ==
Nel 1942 la
I soldati al fronte avevano escogitato diversi sistemi artigianali, fra cui la ben nota "''geballte Ladung''" o "carica concentrata", consistente nell'attaccare 5 o 6 testate delle bombe a mano ''[[Stielhandgranate 24|Stielhandgranate]]'' attorno ad una settima bomba e gettare il tutto sotto i cingoli dei carri sovietici; le famose [[Bomba Molotov|bottiglie Molotov]] venivano altresì impiegate nella speranza di incendiare il motore dei carri armati nemici immobilizzandoli; successivamente vennero introdotte speciali bombe a mano controcarri ([[Panzerwurfmine]] e le mine magnetiche HHL3) e vennero create delle apposite squadre di cacciatori di carri (nel gergo militare tedesco ''Panzerknacker'', "masticatori di carri") addestrati a tali metodi; ma si trattava di applicare tali ordigni direttamente sulla corazza dei carri nemici con il risultato che molto spesso il cacciatore di carri veniva abbattuto dalla fanteria nemica che li accompagnava. Mentre l'industria degli armamenti tedesca, con la consueta meticolosità, sviluppava nuovi modelli di cannoni e razzi controcarri, restava per la fanteria della Wehrmacht la pressante esigenza di un'arma portatile, maneggevole, che permettesse di affrontare le ondate dei carri armati avversari a distanza ragionevolmente sicura e dietro ad una copertura o riparo.
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