Lorenzo de' Medici: differenze tra le versioni

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Furono stabiliti dei contatti con i principali esponenti del fronte antimediceo interno a Firenze, tra i quali spiccavano l'antica e ricchissima famiglia magnatizia dei [[Pazzi]]<ref name=":8">{{Cita web|url = http://www.palazzo-medici.it/mediateca/it/Scheda_Congiura_dei_Pazzi|titolo = 1478 - Congiura dei Pazzi aggiungi alla cartella|accesso = 24 agosto 2015|editore = Palazzo Medici Riccardi|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150924063625/http://www.palazzo-medici.it/mediateca/it/Scheda_Congiura_dei_Pazzi|dataarchivio = 24 settembre 2015}}</ref><ref>{{Cita|Guicciardini|p. 117}}.</ref><ref>{{Cita|Roscoe''a''|p. 64, vol.2}}.</ref>, intimorita dal crescente potere di Lorenzo e dal sovvertimento di alcune strutture repubblicane<ref name="3738cesat" />. Il processo che dall'inasprimento dei rapporti tra Signoria e Papato portò alla congiura richiese quattro anni. Ciò si spiega con il contemporaneo evolversi della situazione politica italiana; infatti, fu soltanto dopo la morte violenta del duca di Milano [[Galeazzo Maria Sforza]] (26 dicembre 1476)<ref>{{Cita|Roscoe''a''|pp. 58-60, vol.2}}.</ref>, con cui Lorenzo aveva sempre mantenuto ottimi rapporti<ref>{{Cita web|url=http://www.palazzo-medici.it/mediateca/it/Scheda_1471_-_Visita_di_Galeazzo_Maria_Sforza_e_di_Bona_di_Savoia&id_cronologia_contenuto=2|titolo=1471 - Visita di Galeazzo Maria Sforza e di Bona di Savoia|editore=Palazzo Medici Riccardi|accesso=27 agosto 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924063614/http://www.palazzo-medici.it/mediateca/it/Scheda_1471_-_Visita_di_Galeazzo_Maria_Sforza_e_di_Bona_di_Savoia%26id_cronologia_contenuto%3D2|dataarchivio=24 settembre 2015|urlmorto=sì}} Il duca di Milano era giunto in visita a Firenze con la moglie [[Bona di Savoia]] e due sue figlie per ricambiare i soggiorni che il Medici aveva trascorso a Milano pochi anni addietro ({{Cita|Young|p. 170}}).</ref>, e lo scoppio della conseguente guerra civile tra la reggente Bona di Savoia e i cognati, che i congiurati si decisero ad agire allo scoperto. Essi intendevano approfittare del temporaneo indebolimento dei Medici, rimasti privi dei mezzi militari degli alleati che avevano sostenuto il loro potere negli anni passati<ref name=":6" /><ref name=":7" />.
 
===== Attentato del 26 aprileAprile =====
[[File:Leonardo da Vinci - Hanging of Bernardo Baroncelli 1479.jpg|thumb|321x321px|Il corpo di [[Bernardo Bandini Baroncelli|Bernardo Baroncelli]], ritratto da un giovanissimo [[Leonardo da Vinci]] al momento dell'impiccagione|alt=]]
Un primo tentativo di eliminazione fisica dei due giovani Medici fu fatto il giorno 25 aprile, quando [[Jacopo de' Pazzi]] pensò di avvelenare le pietanze riservate a Lorenzo e Giuliano. Quest'ultimo, però, ebbe un'indisposizione che non gli permise di partecipare al ricevimento, costringendo così i congiurati ad agire in modo diverso<ref name=":8" /><ref name="3839cesat">{{Cita|Cesati|pp. 38-39}}.</ref><ref name=":9">{{Cita|Machiavelli|p. 385}}.</ref>. L'occasione si ripresentò il giorno successivo, cioè il 26 aprile [[1478]]<ref name=":9" />. Mentre stavano ascoltando la [[messa]] in [[Cattedrale di Santa Maria del Fiore|Santa Maria del Fiore]], al momento dell'elevazione dell'[[Ostia (liturgia)|ostia consacrata]] i due fratelli furono aggrediti: Giuliano fu colpito a morte dai sicari [[Bernardo Bandini Baroncelli]] e [[Francesco de' Pazzi]]<ref>{{Cita|Machiavelli|p. 386}}.</ref><ref>{{Cita|Roscoe''a''|p. 72, vol.2}}.</ref>, mentre Lorenzo, ferito in modo lieve dal sacerdote volterrano [[Antonio Maffei da Volterra|Antonio Maffei]]<ref>{{Cita|Roscoe''a''|pp. 68/72, vol.2}}.</ref>, si salvò riparandosi in [[sagrestia]], aiutato da alcuni amici, tra cui il [[Agnolo Poliziano|Poliziano]]<ref name=":8" /><ref name=":11">{{Cita|Bosisio|p. 366}}.</ref> e [[Francesco Nori (banchiere)|Francesco Nori]], che interpose il suo corpo al pugnale del sicario, salvandogli la vita.