Storia della pizza: differenze tra le versioni

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La '''storia della pizza''' è lunga, complessa e incerta. Le prime attestazioni scritte del [[Etimologia|termine]] risalgono al [[latino volgare]] di [[Gaeta]] nel [[997]]<ref>[https://www.ilmessaggero.it/AMP/latina/castelforte_proclama_citta_nome_alla_pizza_napoli_consiglio_comunale-5361983.html Salvatore Riciniello, ''Codice Diplomatico Gaetano'', Vol. I, La Poligrafica, 1987]</ref>, come compenso per un contratto di affitto di un mulino situato nel territorio dell'attuale Comune di [[Castelforte]] e in un contratto di locazione con data sul retro 31 gennaio 1201 a [[Sulmona]], e in seguito in quello di altre città italiane come [[Roma]], [[L'Aquila]], [[Pesaro]], [[Penne (Italia)|Penne]], ecc.<ref name="CortelazzoZolli">Manlio Cortelazzo, Paolo Zolli, ''Dizionario etimologico della lingua italiana'', Zanichelli, Bologna, 1994. ISBN 88-08-01974-8</ref>. L'accezione non era però quella attuale, dacché ancora tra il Seicento e l'Ottocento nei ricettari napoletani la parola "pizza" indicava preparazioni rustiche e dolci da cuochi piuttosto che da pizzaioli.
 
Nel [[XVI secolo]] a [[Napoli]] a un pane schiacciato venne dato il nome di ''pizza'' che deriva, secondo alcune fonti {{lang-grc|πίττα|pítta|focacciaFocacciozza|p=no|pp=no|da=si}}.
 
Prima del [[XVII secolo]] la pizza era coperta con condimento bianco. Fu più tardi arricchita con [[olio d'oliva]], [[formaggio]], [[pomodori]] o pesce: nel [[1843]], [[Alexandre Dumas padre|Alexandre Dumas]] descrisse la diversità dei condimenti della pizza.